Sulla chiusura ISAE e trasferimento di “funzioni” e personale al MEF, di Fernando Di Nicola*
La manovra varata dal Governo per contenere la spesa pubblica e correggere i saldi di finanza pubblica prevede, “Al fine di razionalizzare e semplificare le funzioni di analisi e studio in materia di politica economica”, la chiusura dell’ISAE (Istituto di studi ed analisi economica1), con trasferimento delle “funzioni” e del personale al Ministero dell’economia e delle finanze. Successivi decreti di natura non regolamentare (non soggetti ad ulteriore valutazione da parte del Parlamento) fisserebbero le “risorse umane, strumentali e finanziarie riallocate presso il Ministero nonché, limitatamente ai ricercatori e ai tecnologi, anche presso gli enti e le istituzioni di ricerca”. Gli stessi decreti fisserebbero una “tabella di corrispondenza” tra le qualifiche di provenienza (tra le quali spiccano quelle di ricercatore nei vari livelli) e quelle di destinazione (Ministero). Conviene innanzitutto interrogarsi sull’utilità, per il Governo come per la collettività, dell’esistenza di valutazioni e previsioni indipendenti e di natura scientifica nel campo della politica economica. Audizioni parlamentari e valutazioni su specifici argomenti o su provvedimenti governativi, previsioni macro e microeconomiche, progettazione di interventi di politica economica e …