"Spunta il taglio di 10 province", di Gianni Trovati
Nella sua versione finale quella su regioni ed enti locali diventa una super-manovra, che chiede risparmi in due anni per 13 miliardi e impone una drastica razionalizzazione degli enti territoriali, in cui spunta anche l’abolizione (alla fine del mandato degli amministratori attuali) di 10 province non di confine che contano meno di 220mila abitanti. Il governo locale, insomma, è chiamato a portare in dote metà del valore della manovra correttiva, e il grosso (come anticipato sul Sole 24 Ore di ieri) tocca alle regioni: a quelle a statuto ordinario il decreto chiede 7 miliardi (2,5 nel 2010), mentre alle regioni autonome spetta un compito da 1,5 miliardi. In crescita anche le richieste ai sindaci, che dovranno garantire 1,2 miliardi l’anno prossimo e 2,2 nel 2012, e per i presidenti di provincia (200 milioni nel 2011 e 440 nel 2012). Numeri «irricevibili» per Vasco Errani (Pd), presidente dei governatori, ma anche nel centrodestra la reazione non è morbida: «Se si chiedono sacrifici così a tutti i comparti la manovra può arrivare a 140 miliardi», ironizza Romano …