I presidi: «No al silenzio, i tagli sulla scuola sono gravi», di Chiara Affronte
No alle intimidazioni. È questa la replica forte e chiara dei presidi dell’Emilia-Romagna al dirigente dell’Ufficio scolastico regionale Marcello Limina e alla sua «circolare bavaglio» diventata pubblica pochi giorni fa grazie al coordinamento dei docenti modenesi. Se il dirigente dell’Usr credeva di zittire i lavoratori della scuola, è invece riuscito a fare alzare la loro voce ancora di più. E così, dopo la protesta già annunciata per giovedì davanti all’Usr degli insegnanti delle superiori, questa volta sono i destinatari della circolare «riservata» a prendere la parola. E a ricordare a Limina doveri ma anche diritti di un preside. Ad esempio, quello di «continuare ad informare, spiegare e raccontare in quale difficile situazione si trovi la scuola italiana». Questo, aggiunge il coordinamento, «non significa assumere posizioni critiche nei confronti del Governo, ma semplicemente esercitare il proprio ruolo di dirigenti scolastici così come previsto dalla legge». E così, riprendendo una frase delle circolare di Limina, «astenersi da dichiarazioni o enunciazioni che in qualche modo possano ledere l’immagine dell’amministrazione pubblica» non è certo uno dei doveri dei presidi. …