Giorno: 23 Maggio 2010

«Lettera di un padre alla Gelmini», di Giuseppe Fusco

Tempo pieno alle elementari Al Ministro della Pubblica Istruzione, Nonostante abbia scritto più volte, oggi ho appreso telefonicamente chiamando la sua segreteria che le mie mail non sono state neanche protocollate. Non importa, richiamerò la prossima settimana. Del resto, se non fosse una tragedia, le notizie che arrivano dal suo ministero mi sembrerebbero una pochade francese. Ho davanti una lettera inviata dai dirigenti scolastici a 200.000 famiglie, con carta intestata del Ministero, dove si denunciano i tagli alle risorse e, solo per la provincia di Roma, la riduzione di più di 200 classi a tempo pieno. Contemporaneamente il sito del suo ministero mi rassicura, comunicandomi che il tempo pieno è stato aumentato in tutta Italia, specialmente nel Sud. Vorrei fornire al suo ufficio stampa due preziose informazioni: Roma si trova (ancora) in Italia, e se a Palermo anziché una classe a tempo pieno ne organizzo due posso si sbandierare di aver raddoppiato le mie percentuali, ma non sto effettuando una comunicazione deontologicamente corretta. Nonostante la mia buona volontà, non riesco a non trovare contrastanti le …

"Immobili fantasma. I Comuni aprono alla sanatoria", di Alessandro Barbera

Sarebbe il terzo condono edilizio del governo Berlusconi in sedici anni. Il primo risale al 1994, il secondo al 2003. Gli esperti del settore lo aspettano da tempo, come se si trattasse dell’inevitabile cura ad un male impossibile da debellare, l’abusivismo. Se le indiscrezioni verranno confermate, si tratterà di una delle voci più importanti della manovra da 28 miliardi che il governo dovrebbe varare la prossima settimana: sei miliardi di gettito stimato per mettere in regola più di due milioni di immobili. Fabbricati censiti dall’Agenzia del Territorio, ma in molti casi sconosciuti a catasto e al fisco. Le reazioni delle associazioni ambientaliste e dell’opposizione sono tutte negative: Legambiente, Pd, Italia dei Valori su tutti. La questione ieri ha tenuto banco in una lunga riunione fra Giulio Tremonti, Roberto Calderoli e i vertici dell’Anci guidati da Sergio Chiamparino. «Non abbiamo discusso di questo, e comunque non siamo entrati in dettagli tecnici. L’Anci era e resterà contro i condoni indiscriminati», spiegherà il sindaco. «Però è bene chiarire una cosa: su questi temi è inutile mettere la testa …

E anche il Bersani scivola nel turpiloquio

Insegnanti «figura eroica», mentre la Gelmini «gli rompe i coglioni». Non è uno slogan di una delle tante proteste contro la politica del governo sulla scuola, ma quanto detto dal segretario del Pd Pier Luigi Bersani dal palco dell’assemblea del partito, presentando l’impegno dei democratici per l’istruzione. Una frase secca, un attacco pesante alla titolare di Viale Trastevere che ha ricevuto le dure accuse di «trivialità e bullismo» da parte di esponenti del Pdl. Ma che, secondo Giovanni Bachelet del Pd, ha avuto anche l’appoggio di numerosi «entusiastici» sms. «Io sono per fare uscire da questa assemblea – ha detto Bersani dalla Fiera di Roma – una figura eroica, i veri eroi moderni, gli insegnanti che inseguono il disagio sociale in periferia, lottano contro la dispersione, mentre la Gelmini gli rompe i coglioni». Pronta la replica della maggioranza: «Qualcuno spieghi a Bersani – ha detto il vice capogruppo del Pdl alla Camera, Italo Bocchino – che lo scontro politico non esime dall’essere educati, soprattutto quando si critica un ministro donna come la Gelmini. Il nostro …

Strage di Capaci 23 maggio 1992

Da Repubblica del 24 maggio 1992 di Attilio Bolzoni E’ morto, è morto nella sua Palermo, è morto fra le lamiere di un’auto blindata, è morto dentro il tritolo che apre la terra, è morto insieme ai compagni che per dieci anni l’avevano tenuto in vita coi mitra in mano. E’ morto con sua moglie Francesca. E’ morto, Giovanni Falcone è morto. Ucciso dalla mafia siciliana alle 17,58 del 23 maggio del 1992. La più infame delle stragi si consuma in cento metri di autostrada che portano all’inferno. Dove mille chili di tritolo sventrano l’asfalto e scagliano in aria uomini, alberi, macchine. C’è un boato enorme, sembra un tuono, sembra un vulcano che scarica la sua rabbia. In trenta, in trenta interminabili secondi il cielo rosso di una sera d’estate diventa nero, volano in alto le automobili corazzate, sprofondano in una voragine, spariscono sotto le macerie. Muore il giudice, muore Francesca, muoiono tre poliziotti della sua scorta. Ci sono anche sette feriti, ma c’è chi dice che sono più di dieci. Alcuni hanno le gambe …

"Lettera ai presidi, assedio a Limina. Ed è già battaglia Democratici-Pdl", di Marina Amaduzzi

Non si placa la bufera contro Marcello Limina. Il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, nell’occhio del ciclone per una lettera in cui chiede sostanzialmente ai presidi di non parlare contro la scuola, in particolare con i giornalisti, è di fatto contestato da sinistra e sostenuto da destra. E la vicenda avrà altri seguiti la prossima settimana: giovedì è convocato dal Coordinamento dei precari della scuola un sit in di protesta sotto il suo ufficio in via Castagnoli per chiedere che se ne vada, visto che «il ruolo poliziesco di prefetto della scuola pubblica» che sta assumendo. A chiedere le dimissioni del direttore è il comitato Scuola e Costituzione. «La scuola pubblica statale non è subordinata culturalmente né al Governo né all’amministrazione, né lo sono i suoi docenti», scrive il Comitato. «Chiedere alla scuola della Repubblica di non esercitare il suo spirito critico, cercare di impedire la partecipazione di tutte le componenti alla sua gestione significa volere la sua fine e violare i principi costituzionali», conclude, citando l’articolo 33 della nostra Carta. Il Pd, che venerdì …

"Il commissario tremonti nella tempesta europea", di Eugenio Scalfari

Dedico ancora una volta queste mie note domenicali alla crisi economica e politica che scuote l´Europa e l´America. Ma prima non posso tralasciare lo scontro che si è acceso sulla legge che vuole mettere il bavaglio all´informazione e che per l´ennesima volta sta bloccando i lavori parlamentari su un provvedimento «ad personas». Non si tratta solo di intercettazioni ma dell´intera attività della magistratura istruttoria, preclusa ai giornalisti e a chiunque voglia condurre inchieste su situazioni criminali o para-criminali, su chiunque voglia indagare sull´attività di enti pubblici a cominciare dal governo e su chiunque voglia capire quali siano le responsabilità degli uomini che a quelle istituzioni sono preposti. La legge in seconda lettura al Senato era già stata approvata dalla Camera ma la commissione senatoriale che la sta esaminando l´ha fortemente modificata in peggio. Ha radicalizzato le pene per giornalisti ed editori, ha sbarrato definitivamente gli accessi alle fonti, ha vietato l´attività di cronaca e di inchiesta con modalità tali da realizzare un vero e proprio bavaglio a quel diritto di libertà talmente fondamentale per la …

"Chi azzoppa i custodi della democrazia", di Barbara Spinelli

Contrariamente a quello che si tende a credere, non è il suffragio universale a sparire per primo, quando la democrazia si spezza. Per primi sono azzoppati i suoi guardiani, che non mutano col cambio delle maggioranze e che sono le leggi, i magistrati, le forze dell’ordine, la stampa che tiene sveglio il cittadino tra un voto e l’altro. Anche le costituzioni esistono per creare attorno alla democrazia un muro, che la protegge dalla degenerazione, dal discredito, soprattutto dal dominio assoluto del popolo elettore. Quando quest’ultimo regna senza contrappesi, infatti, le virtù della democrazia diventano vizi mortiferi. Nella sua descrizione degli Stati Uniti, Tocqueville chiama i guardiani i «particolari potenti»: sono la stampa, le associazioni, i légistes ovvero i giuristi. In loro assenza «non c’è più nulla tra il sovrano e l’individuo»: sia quando il sovrano è un re, sia quando è il popolo. Queste mura sono in via di dissoluzione in Italia, da anni. Ma nelle ultime settimane l’erosione ha preso la forma di un concitato giro di vite: un grande allarme s’è creato attorno …