Inesorabili e fuori di qualunque polemica politica ma, come sempre, esclusivamente oggettivi sono arrivati alla Commissione di Vigilanza Rai i dati dell’Osservatorio di Pavia di aprile sullo spazio dedicato dal Tg1 a governo, maggioranza e opposizione.
A scorrerli si capisce che il “direttorissimo” Augusto Minzolini sta facendo fino in fondo il suo dovere nei confronti di quello che è il suo editore di riferimento, Silvio Berlusconi, che lì dove si trova l’ha voluto. E ce lo tiene anche se perde in ascolti.
Il report è chiaro. E allarmante. Una conferma scientifica, dati alla mano, di uno squilibrio che ci vuole poco a notare, anche da semplice spettatore. In prima serata in aprile il telegiornale della rete ammiraglia della Rai ha dedicato all’opposizione tutta, Pd, Udc e Idv, il 19,6 dello spazio. Il resto è stato dedicato al governo e alla maggioranza, trainati dallo scontro interno tra Berlusconi e Fini. Sul podio dei più presenti ci sono tre esponenti del centrodestra. Al primo posto, scontato, c’è il presidente del Consiglio che alla 20 è entrato nelle case degli italiani per 667 secondi. Più del doppio del tempo dedicato alla medaglia d’argento, il presidente della Camera, che di secondi ne ha avuti a disposizione 314. Al terzo posto c’è il ministro Frattini con 294 secondi.
Troppo o niente. Molto quando c’è da incensare l’operato dell’esecutivo e del Cavaliere. Poco quando guai giudiziari di ogni tipo rischiano di minare le certezze. E così ieri di quanto sta accadendo, da Roma a Perugia e in Sardegna, nelle edizioni del Tg1 si è preferito glissare. La Thailandia in primo piano, la triste storia dell’infermiera di Napoli, e va bene. La stangata in arrivo ma per farci star meglio, e poi l’inevitabile alleggerimento dedicato a torte a forma di borsetta griffata. Non è, ad onor del vero, che negli altri Tg vada meglio. In nessuno dei tre Rai o in quelli Mediaset i primi tre posti sono occupati da un esponente del centrosinistra. Il presidente della Repubblica, figura al di sopra delle parti, è l’unico che riesce ad inserirsi al terzo posto nel Tg2 e al secondo nel Tg5.
«I dati dell`Osservatorio evidenziano lo squilibrio abnorme tra governo, maggioranza e opposizione nei telegiornali. E si registra una nobilissima gara a chi è più squilibrato nei confronti di governo e maggioranza tra Tg1 e Tg5» nota Vincenzo Vita, esponente Pd in Vigilanza. Anche l’Idv, con il senatore Pardi, lamenta gli spazi «da prefisso telefonico» riservati al suo partito. Anche dal Tg3. Replica Bianca Berlinguer: «Sono letteralmente stupefatta. La presenza dell’Italia dei Valori e in particolare del suo leader Antonio Di Pietro è regolare e costante come quella peraltro di tutte le altre forze politiche». Arriva dal Tg1 una nota attribuita genericamente alla direzione. Rilievi rilanciati ai mittenti. «I dati vanno considerati nel tempo e non nel singolo giorno. La regola dei tre terzi nelle presenze non è stata decisa da noi. Poi è chiaro che in un momento come questo in cui tiene banco la dialettica interna al Pdl la maggioranza ha più spazio, ma basta guardare ai giorni del Congresso del Pd per vedere come i numeri dell’opposizione schizzino in alto».
L’Unità 16.05.10
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