Il Cavaliere e l'incubo di Letta. "Qualcuno vuole coinvolgere Gianni", di Claudio Tito
“La “Lista Anemone” non è il vero obiettivo. Quei nomi non sono il bersaglio di questa inchiesta. A Perugia sperano di colpire qualcun altro…”. La tensione è altissima. L’attesa che qualcosa possa ancora accadere paralizza ogni mossa. E Silvio Berlusconi, bloccato dall’influenza a Palazzo Grazioli, si presenta ai suoi interlocutori come un leone in gabbia. Assillato dai pronostici giudiziari. E così, seleziona i suoi colloqui. Misura i suoi incontri. Ma ai fedelissimi confida i dubbi che lo stanno tormentando. La paura che le indagini in corso a Perugia possano silurare i “piani alti” del governo. Non solo Claudio Scajola e Guido Bertolaso. Ma anche alcuni dei più stretti collaboratori del premier. Compreso Gianni Letta, il vero “braccio destro” del Cavaliere. E già, perché è questo l’incubo che sta avvolgendo Via del Plebiscito: che le operazioni dei magistrati avvolgano altri ministri e “Gianni”. Soprattutto Berlusconi ha iniziato a sospettare che la “lista di proscrizione”, l’elenco dei lavori edili effettuati da Diego Anemone circolato negli ultimi giorni, sia solo una mossa tattica. Un diversivo per nascondere le …