"Il problema non è più Berlusconi: è come aiutare il Paese", di Alessandro Maran
Ha ragione Reichlin, la crisi finanziaria europea si è incaricata di dimostrare che è la mancata modernizzazione, il principale problema dell’Italia. Con la crescita di paesi come la Cina, l’India, il Brasile, il Sudafrica, il Kenya e moltissimi altri (la più grande uscita di massa dalla povertà nella storia del mondo), l’Europa non è più il centro della storia mondiale. C’è bisogno di più Europa, ma dobbiamo chiudere la forbice tra l’adesione ideale, puramente politica, e la necessità che il nostro Paese diventi europeo anche nei fatti. Converrà perciò abbandonare l’illusione che, tolto di mezzo Berlusconi, tornerà l’età dell’oro. Quello che è avvenuto in questo ventennio non è una parentesi antistorica, un’invasione degli Hyksos. Oggi il punto di vista della Lega (il peso insopportabile di un Mezzogiorno parassita, improduttivo e preda dell’illegalità criminale) è diventato senso comune. Anche in conseguenza del fallimento nel Sud del compito riformatore che si era assegnato il centrosinistra. Ormai un pezzo del Nord vuole separare il suo destino dal Mezzogiorno e il pezzo che rimane non è comunque disposto a …