Giorno: 11 Maggio 2010

Ora di religione, “Il governo garantisca le attività alternative”

L’on. Manuela Ghizzoni del Pd: “Un diritto messo in discussione dai tagli alla scuola”. L’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione alla Camera, commenta la sentenza del Consiglio di Stato relativa all’ora di religione. Su questo tema la parlamentare democratica ha presentato diverse interrogazioni nelle quali ha evidenziato come in molte scuole le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica non vengano realizzate per la pesante riduzione degli organici e per l’entrata in vigore delle nuove norme che, in modo specifico nella scuola secondaria, hanno previsto l’eliminazione delle ore a disposizione dei docenti. Ecco di seguito la sua dichiarazione. «La sentenza della Consiglio di Stato ha un carattere pilatesco, che tuttavia impegna il Governo a garantire le attività alternative all’insegnamento della religione cattolica. La sentenza, infatti, non ritiene discriminatorio, per chi frequenta materie alternative o ha scelto di non svolgere alcuna attività, che l’insegnamento della religione cattolica venga valutata ai fini del credito scolastico, ma solo per la quota di punteggio aggiuntivo (in media 1 punto) che viene attribuito agli studenti dal Collegio dei docenti …

La scuola della Gelmini: tagli e licenziamenti per tutti, valore al merito e programmi di studio per nessuno

Rinviato all’anno accademico 2011/2012 il punteggio per i meritevoli per l’accesso alle università. Pd: Non si conoscono i programmi delle scuole superiori, noti solo i tagli e licenziamenti di massa. Franceschini accusa: “Tagliano il 2% dei fondi quest’anno e 1 miliardo nel 2011”. La pagella alla Gelmini…bocciata. Gli studenti italiani che fra poche settimane affronteranno l’esame di maturità – un esame reso più rigoroso e severo dalle commissioni a prevalenza di componenti esterni e dall’obbligo di recuperare i debiti scolastici degli anni precedenti e dell’anno in corso – nemmeno in caso di eccellenza avranno un riconoscimento dell’esito del loro esame per accedere alle facoltà universitarie a numero chiuso. Ancora una volta, infatti, il Ministro Gelmini disconosce l’impegno degli studenti della scuola superiore, cancellando i 25 punti massimi che i Ministri Fioroni e Mussi avevano stabilito per gli studenti meritevoli. Tali punti, frutto della valutazione dell’esame di maturità e del rendimento degli ultimi 3 anni di scuola, si sarebbero dovuti aggiungere a quelli ottenuti nelle prove valutative di ingresso all’università. Il Ministro Gelmini, però, li ha …

"Le telefonate di Obama cruciali per l'accordo", di Marco Valsania

Ancora una volta il ruolo degli Stati Uniti, dall’amministrazione di Barack Obama alla Federal Reserve, è stato cruciale in una crisi sul Vecchio continente. E’ presto per sapere come la bufera greca e i grandi piani di risanamento evolveranno, ma il presidente e il governatore della Banca centrale americani si sono adoperati per far scattare gli accordi e le iniziative di salvataggio senza precedenti di queste ore. Gli aiuti in arrivo dall’Unione Europea e dal Fondo Monetario Internazionale – un pacchetto complessivo fino a 750 miliardi di euro per fermare il rischio contagio – sono affiorati al termine di un frenetico giro di telefonate, nel corso della giornata di domenica, fra Obama e leader europei. In particolare Obama ha parlato con il cancelliere tedesco Angela Merkel e il presidente francese Nikolas Sarkozy, durante telefonate che fonti americane hanno definito “personali”. Subito dopo l’annuncio del pacchetto, con alle spalle quei colloqui, l’intero gruppo delle sette pricipali potenze industrializzate e il più allargato contingente del G20 hanno appoggiato l’azione. La Fed, nel frattempo, si è mossa coordinando …

Clandestini = Criminali. No grazie

Strana equivalenza pronunciata dal sindaco di Milano. Per Letizia Moratti essere clandestini significa essere criminali. Prima le parole inequivocabili, poi la smentita. Infine l’arrampicamento sugli specchi. Parole a caso e poi chiarimenti, fino ad arrivare alla smentita. Per Letizia Moratti “normalmente un clandestino delinque, non ha il lavoro regolare quindi…”! Tutto chiaro e nitido soprattutto se dichiarato durante il convegno dal titolo “Per un’integrazione possibile”. Figuriamoci se era invitata al raduno del KKK “Cacciamoli via a pedate”! Il sindaco di Milano ha pronunciato nitidamente le sue conclusioni strampalate circa l’equivalenza tra clandestino e criminale per poi smentire con un categorico “non ho detto questo” davanti alle telecamere dei cronisti che chiedevano maggiori chiarimenti. Quindi ha sciorinato un discorso molto arzigogolato per spiegare come il reato di clandestinità è reato che coinvolge la clandestinità intesa come clandestinità rea di reati, che comunque rimangono reati fatti dai clandestini!!! Insomma ha davvero “chiarito” il senso delle sue parole. A tali aberranti affermazioni non si è fatta attendere la replica di Livia Turco, presidente del Forum immigrazione del Partito …

"Legge 40, dopo le modifiche 700 bimbi in più ogni anno", di Letizia Magnani

Al congresso di Riccione riunite le otto sigle che si occupano di salute riproduttiva A dodici mesi dalla sentenza della Corte Costituzionale una ricerca segnala molti progressi: più embrioni impiantati, meno aborti, una nascita ogni 52 transfert. Sembra diminuito il numero di parti plurigemellari Costi e problemi per le over 45. Una delle battute più frequenti ai congressi medici sulla riproduzione è quella che i bambini è meglio farli alla vecchia maniera, sotto le coperte e non sul lettino di un ambulatorio, ma la procreazione medicalmente assistita (Pma) in realtà è molto più che una alternativa per numerose coppie che incontrano problemi a diventare una famiglia con prole in maniera naturale. È questo uno degli argomenti che hanno tenuto banco anche a Riccione, dove si è concluso il secondo congresso unificato delle società italiane di medicina della riproduzione. Sono otto e mettono assieme 400 esperti di biologia, andrologia e ginecologia. Al centro del congresso, che si è concluso con l´annuncio della nascita della Federazione delle società che si occupano di salute riproduttiva (la notizia verrà …

"Cambiare strada è possibile", di Laura Pennacchi

La fase nuova della crisi, segnalata dalla “tragedia greca”, dal superfondo anticrisi e dall’ottovolante delle borse cui stiamo assistendo in questi giorni, può essere affrontate e contrastata. Per farlo, tuttavia, non dobbiamo ricorrere a finanziarie di tagli senza strategie di crescita, come quella riproposta da Tremonti, ma a un vero shock politico. Sono ad esempio convinta che il centrosinistra debba proporre una riforma fiscale per l’Italia, inmod oda ridurre l’onere delle tasse sui redditi di lavoratori e pensionati e da modificare la composizione del prelievo aumentando il peso di quello sui patrimoni e sulle rendite finanziarie. Tuttavia non penso – a differenza di altri, tra cui Carlo De Benedetti – che la via attraverso cui dare all’economia e alla società italiana lo shock di cui ha bisogno sia quella “fiscale”. E non solo perché la perdita di gettito conseguente a un massiccio abbassamento della pressione fiscale risulterebbe in contraddizione con la necessità di non aggravare il già terribile deficit del bilancio pubblico o perché sarebbero tutte da verificarne le implicazioni redistributive (l’imposizione sulle “cose”, per …

"Le conseguenze dello scudo", di Massimo Giannini

Sull’orlo del precipizio del fallimento politico, e dell’abisso del disfacimento economico, l’Europa ha infine trovato il coraggio di reagire. Di salvare, attraverso la sua moneta, il capitolo più significativo e palingenetico della sua Storia, dopo le tragedie del Novecento. Non sappiamo se e quanto durerà l’euforia quasi isterica con la quale ieri i mercati hanno salutato l’accordo raggiunto domenica notte all’Ecofin, e poi ratificato dalle decisioni della Bce. Non siamo affatto convinti che questo compromesso tra leader politici e banchieri centrali, per quanto una volta tanto “al rialzo”, abbia sciolto i nodi strutturali dell’integrazione fiscale, della disciplina finanziaria e della stabilità valutaria. I problemi restano. Resta la “zoppìa” di un’Europa che continua a poggiare su pilastri istituzionali squilibrati. Resta l’anomalia di una moneta senza Stato, di un euro orfano di un governo. Ci sarà ancora molto da fare, nella riscrittura delle norme che sovrintendono all’Unione e delle regole che vigilano sulla finanza. Ma intanto, dal momentaneo “happy ending” di questa crisi ci sono almeno un paio di insegnamenti da trarre. Il primo insegnamento è di …