Giorno: 8 Maggio 2010

«I cerotti non curano la malattia», di Mario Deaglio

Non è sufficiente mettere un «cerotto» sulle ferite aperte dell’economia greca, come si apprestano a fare i leader europei nei prossimi giorni, concedendo ad Atene un prestito troppo a lungo rinviato. Non bastano parole e documenti solenni a dare ai guai di Atene la «risposta forte» auspicata dal presidente degli Stati Uniti d’America Barack Obama. I responsabili delle maggiori economie del pianeta sono troppo spesso vittime della propria retorica, troppe volte hanno parlato in maniera non sufficientemente meditata di crisi superata; troppe volte hanno apposto firme solo apparentemente rassicuranti. In realtà appare più appropriato supporre che il virus all’origine di questa crisi abbia subito una nuova mutazione: sorto nel 2007 in un segmento secondario della finanza americana, quello dei mutui subprime, è mutato la prima volta nell’autunno del 2008 provocando una sensibile caduta di produzione e occupazione in tutti i Paesi ricchi dopo aver devastato la finanza internazionale e distrutto una parte non piccola del capitale finanziario mondiale. Ora sembra mutare nuovamente forma e percorso e ritornare, in maniera più aggressiva, a colpire quella che …

«Pd attento, il liberismo ha fallito», di Cesare Damiano

La crisi economica, che ha colpito duramente l’Italia e che ancora non è stata superata, impone al Pd di indicare chiare scelte di prospettiva. La ripresa lenta confermata nei giorni scorsi dall’Ue, che ha rivisto al ribasso le stime di crescita per il nostro paese e la fragilità dei conti pubblici, gravati da un debito destinato a salire nei prossimi anni oltre il 115,9 per cento del 2009, richiederanno interventi di risanamento. La situazione internazionale non aiuta. La Grecia sull’orlo della bancarotta, il Portogallo, la Spagna e l’Irlanda declassate, l’euro in forte discesa, le Borse in picchiata, impongono di avere bilanci pubblici maggiormente in ordine. Risanare si deve. Ma si deve anche riflettere, in Italia come nel resto d’Europa, sui rischi futuri indotti dalle scelte da compiere. Non vorrei che, sulla scorta di questa drammatica situazione, mentre servono riforme incisive per dare regole certe ai mercati e per reprimere la speculazione, si finisse col proporre le solite ricette “lacrime e sangue” che colpiscono i soliti noti: lavoratori a reddito fisso e pensionati, giovani in cerca …

Codice della strada: il PD ottiene il taglio dei privilegi per gli autisti delle auto blu e altre modifiche

Riforma buona grazie a sei proposte qualificanti del Pd ma voto di astensione del Partito democratico a causa della mancanza di risorse. Persa occasione per nuove piste ciclabili. immagine documento Nel disegno di legge di riforma del codice della strada sono state approvate norme utili per i cittadini e per la sicurezza stradale. Molte di queste norme sono state proposte dal gruppo del Pd al Senato che ha lavorato sodo sul testo e senza alcuna pregiudiziale politica. Ma l’impianto generale del provvedimento non convince totalmente: nuovi oneri, nuovi divieti, nuovi obblighi. Lo Stato non è in grado di far rispettare quelli già esistenti e con questa riforma, se ne aggiungono di altri, che però sono destinati a restare inadempiuti. Nel complesso, il Ddl che riforma il codice della strada sicuramente migliora il vecchio codice rendendolo più aderente alle necessità dei cittadini, tuttavia, il giudizio sul Ddl è condizionato dalla mancanza di risorse idonee a renderlo pienamente efficace. Queste importanti mancanze hanno impedito il voto favorevole del gruppo del Pd al Senato sul decreto . Per …