Giorno: 8 Maggio 2010

"Veltroni: no a scissioni, siamo tra quelli che hanno fatto nascere il Pd"

Nessuna scissione, «non potremmo mai scinderci perché siamo quelli che ci credono di più, quelli che lo hanno fatto nascere». Così Walter Veltroni ha detto alla “minoranza” parlando al seminario di Area Democratica. «Non possiamo continuare – ha aggiunto – con i conservatorismi», ma serve che il Pd mantenga la sua identità, quel Pd che «forse abbiamo messo troppo tempo a fare ma a nessuno è permesso di disfare». «L’idea di fare un partito pesante in una società frantumata come quella di oggi è sbagliata», ha spiegato l’ex segretario nel suo intervento al seminario di Area democratica a Cortona. La mozione di Pier Luigi Bersani proponeva «l’alleanza con l’Udc e il ritorno al partito con la P maiuscola», ha ricordato. Quanto ai rapporti con l’Unione di centro, «ieri già il professor Dalimonte ci ha spiegato l’esito». Quanto invece alla forma di partito, per Veltroni «ci vuole un partito moderno, aperto, capace di interpretare un bisogno reale. Non ci sono scorciatoie, nè Cln che i nostri partner non vogliono». Dunque, ha insistito, «dobbiamo pensare a noi …

"Riconoscere (adesso) ruolo e diritti dei ricercatori universitari" di Dario Antiseri

Il 30 aprile 2009 il personale docente delle nostre Università risulta così composto: 18 mila 962 professori ordinari, 18 mila 297 associati, 25 mila 802 ricercatori. Di 60 anni è l`età media degli ordinari, di 53 quella degli associati, di 46 quella dei ricercatori. Tra il 2009 e il 2013 vanno in pensione 11 mila 552 docenti, così suddivisi: 3.765 ordinari, 5.275 associati, 2.512 ricercatori. Entro il 2020 saranno circa 30 mila i docenti che, per raggiunti limiti di età, lasceranno l`Università. Dunque, il problema più urgente – tremendamente urgente – è quello di provvedere alla loro sostituzione, se non si vuole, per cecità ed irresponsabilità, che la nostra Università muoia. Ora, nelle Università italiane, operano 26 mila ricercatori. Ed è da anni che alla quasi totalità di costoro vengono affidati corsi di insegnamento anche fondamentali; e in qualità di docenti i ricercatori, oltre a tenere cicli di lezioni, seguono tesi di laurea, presiedono commissioni di esami, fanno parte delle sedute di laurea, sono indispensabili peri requisiti minimi che mantengono in vita i Corsi di …

"La fatica delle donne in politica. Caso Pozzati", di Chiara Affronte

Sul caso Pozzati in Provincia Giovanna ci ha scritto su Facebook che «la questione femminile è tutt’altro che risolta… e molto trasversale. Impossibile cambiare le cose, temo». I fatti: ci sono due donne, una è coordinatrice dell’Idv, Silvana Mura, l’altra è assessore alla Cultura, neo-dipietrista, in Provincia, Maura Pozzati. La presidente decide di diminuire gli assessorati: l’Idv vuole però mantenere il suo peso nella coalizione. Iniziano faticosi lavori con il Pd. Il risultato: l’Idv fa fuori Pozzati per sostituirla con Pino De Biasi, dandogli deleghe più forti. Perché? «Perché Pozzati è anche mamma, non ce la fa», avrebbe detto Mura. Che smentisce: «Ho detto che non riesce a conciliare partito e famiglia, come lei ha ripetuto». Il risultato non cambia: il dato che resta è che una donna fatica a fare ciò che fanno gli uomini, non per mancanza di volontà, ma perché gli uomini «possono» passare meno tempo con i figli e più al lavoro senza che la loro coscienza si incrini: semmai hanno gli strumenti culturali per aggiustarla. O possono anche fare come …

Ghizzoni: Università, giusta la protesta dei ricercatori

Ghizzoni: “Il Ddl del governo non offre prospettive di crescita al sistema universitario” Anche i ricercatori dell’Università di Modena e Reggio Emilia hanno annunciato la volontà di sospendere le attività didattiche contro il disegno di legge della Gelmini che abolisce la figura dei ricercatori. “Le mobilitazioni annunciate dai ricercatori sono del tutto condivisibili” dichiara l’on. Manuela Ghizzoni, capogruppo Pd in commissione Istruzione e cultura della Camera. “Il disegno di legge – spiega l’on. Ghizzoni – non offre prospettive di crescita al nostro sistema universitario e ai nostri giovani ricercatori, costretti a ricoprire un ruolo ad esaurimento e privati di ogni aspirazione legittima di carriera accademica. Allo stesso modo si sbarra la strada ai tanti giovani di talento che attualmente svolgono attività di ricerca con contratti precari: per loro non resta che imboccare la via per l’estero. Il governo – prosegue la parlamentare commentando la risposta del ministro Vito a una sua interrogazione – ha detto chiaramente che non ci sono risorse per quest’anno e che vi saranno ulteriori tagli per 950 milioni per il prossimo, …

«Noi, portatori sani di memoria con il nome dei nonni mai conosciuti», di Giovanni Bianconi

«Piacere, Aldo Moro». «Ma… è parente?». «Sì, sono il nipote». L`ha dovuto ripetere tante volte, e crescendo l`orgoglio della sua risposta aumentava. Perché prima ha imparato a voler bene al nonno mai conosciuto, poi all`uomo politico strappato all`Italia col sequestro del 16 marzo 1978, la strage degli uomini della scorta, fino all`omicidio del 9 maggio. Dieci anni dopo, nel 1988, è nato un altro Aldo Moro, figlio del figlio dello statista assassinato dalle Brigate rosse, che oggi fa il grafico, è contento di portare quel nome e non prova alcun imbarazzo di fronte a chi gliene chiede conto: «E un onere che non mi pesa, posso affermare che i miei genitori non hanno commesso alcun azzardo a chiamarmi così. Sono lieto di evocare una persona tanto particolare e una storia che non ho vissuto personalmente, ma che interessa tutti; molti compagni di scuola hanno deciso di documentarsi sulla figura e la vicenda di mio nonno dopo avermi conosciuto». II 9 maggio la Repubblica italiana celebra la giornata della memoria delle vittime del terrorismo e delle …

«Bersani e il grido degli operai "La parola compagno è viva"», di Luisa Grion

Tour elettorale nella regione con 600 aziende in crisi Telefonata all´Isola dei cassintegrati PORTO TORRES – «Caro Bersani, dove sono finiti i compagni?». La domanda arriva al segretario del Pd da una regione che più di tutte le altre è annichilita dalla crisi dell´industria. Il leader dell´opposizione è in Sardegna, per lanciare la campagna elettorale delle amministrative di fine mese (8 province, 181 comuni), ma soprattutto per rimettere in piedi il rapporto fra la politica e la «realtà». Una politica che vista dall´isola appare molto lontana. In Sardegna ci sono 600 aziende in crisi, 95 mila disoccupati, 320mila persone che vivono sotto la soglia della povertà e il 44,7% dei giovani non ha lavoro. Molti fra quelli che ce l´hanno lo stanno perdendo e per salvarlo inventano battaglie mediatiche come quella dei lavoratori della Vinyls, che hanno occupato l´ex carcere dell´Asinara lanciando «l´isola dei cassintegrati», o si accampano su un ponte che attraversa la statale, come i dipendenti della Rockwool, azienda che produce lana di roccia (un isolante per l´edilizia) e che la proprietà danese …

«La legge che ordina il silenzio stampa», di Stefano Rodotà

Se la legge sulle intercettazioni verrà approvata nel testo in discussione al Senato sarà fatto un passo pericoloso verso un mutamento di regime. I regimi non cambiano solo quando si è di fronte a un colpo di Stato o a una rottura frontale. Mutano pure per un’erosione lenta che cancella i principi fondativi di un sistema. Se quel testo diverrà legge della Repubblica, in un colpo solo verranno pregiudicati la libertà di manifestazione del pensiero, il diritto di sapere dei cittadini, il controllo diffuso sull’esercizio dei poteri, le possibilità di indagine della magistratura. Ci stiamo privando di essenziali anticorpi democratici. La censura come primo passo concreto verso l’annunciata riforma costituzionale, visto che si incide sulla prima parte della Costituzione, quella dei principi e dei diritti a parole dichiarata intoccabile? Se così sarà dovremo chiederci se viviamo ancora in uno Stato costituzionale di diritto. Questa operazione sostanzialmente eversiva si ammanta del virtuoso proposito di tutelare la privacy. Ma se questo fosse stato il vero o biettivo era a portata di mano una soluzione che non metteva …