Giorno: 7 Maggio 2010

Relazione di Dario Franceschini – Area Democratica a Cortona

Pochi giorni fa Ulrich Beck ha ricordato a tutti noi la regola fondamentale della società mondiale del rischio: non lasciare mai che un rischio globale passi senza sfruttarlo, poiché si tratta sempre di un’occasione di fare qualcosa di grande. Beck parlava della Germania di fronte alla crisi europea. Ma quella regola vale più in generale. Del resto, quante volte ci siamo detti, che dopo la grande crisi globale di questo fine decennio, nulla sarebbe stato più come prima? Quante volte abbiamo ripetuto che saremmo usciti da questa tempesta profondamente cambiati. L’economia, ma anche i modelli culturali, gli stili di vita, il modo di consumare e di rapportarci all’ambiente. Le relazioni sovranazionali e quelle tra comunità. Insomma, ci siamo detti certi che quello che sarebbe uscito dalla grande crisi sarebbe stato un mondo nuovo. Abbiamo davvero pensato alla crisi come ad una straordinaria opportunità di cambiamento. Questa speranza era autorizzata e resa più concreta dall’apertura di una nuova stagione americana, con l’elezione di Obama alla Casa Bianca. Dobbiamo chiederci, due anni dopo, cosa sia rimasto di …

«Paesaggio addio: arriva l'abuso legale», di Vittorio Emiliani

Ciascuno è padrone a casa sua». È uno dei punti forti della “filosofia” politica con la quale Silvio Berlusconi ha “sedotto” milioni e milioni di italiani insofferenti di leggi, regolamenti, vincoli tesi a far prevalere, prima di lui, l’interesse generale. No, con la Casa delle Libertà devono trionfare gli interessi individuali. Meglio se cementizi. E ora arriva bel bello il ministro Sandro Bondi col decreto n.199/17.3.10, che “semplifica” (attenzione) le procedure per l’autorizzazione paesaggistica agli “interventi di lieve entità” (attenzione, due volte). Il ministro ha tenuto in vita il Codice per il paesaggio e però vara norme che lo aggirano. Il pacco plana su città in cui – basta girare l’occhio nella Roma di Alemanno – l’abuso è già la norma, con insegne, le più trucide, dovunque, anche in piena area storica, coi maxi-cartelloni tornati a vigoreggiare (contro tale giungla la Rete dei Comitati avanza domani una proposta di legge popolare), con balconi divenuti verande chiuse. Uno spettacolo da metropoli stracciona. Il decreto proposto diventa dunque la legalizzazione preventiva dello sfregio al paesaggio. E l’opposizione …

«Nuovi taglia alla cieca», di Stefano Fassina

La tragedia greca ha posto la situazione di finanza pubblica italiana in un quadro di vigile fiducia. È giusto, perché l’Italia ha fondamentali economici e sociali decisamente migliori dei PIGS (Portogallo, Irlanda, Grecia e Spagna). È un bene per tutti, soprattutto per i pi vulnerabili, i disoccupati, i pensionati, non essere tra i Paesi a rischio. Va riconosciuto che G.T 3 è certamente la migliore versione di Giulio Tremonti sperimentata fino ad oggi a via XX Settembre. Infatti, dobbiamo ricordare a quanti oggi celebrano le performance del nostro Ministro che, nelle due versioni precedenti, non aveva avuto altrettanta sensibilità per il bilancio pubblico. Nella legislatura 2001-2006 aveva lasciato in eredità al Governo Prodi un’infrazione comunitaria per deficit eccessivo, un debito pubblico in risalita dopo 13 anni di calo e l’onere politico di un pesante aggiustamento finanziario da compiere. Dobbiamo anche ricordare che l’esecutivo Berlusconi a Maggio 2008 non si è insediato, come il povero Papandreou, ad Atena. A Palazzo Chigi ha trovato i conti pubblici in buon ordine e il debito riportato in discesa Solo …

Al via il riordino degli enti Miur: quale futuro per la ricerca pubblica? *

A due mesi dall’entrata in vigore del D. Lgs. 213/2009, sta per avere avvio il riordino degli enti di ricerca vigilati dal Miur. Infatti, il Ministro Gelmini ha nominato cinque esperti per ciascuno dei dodici enti sottoposti a riordino: essi, ai sensi del D.Lgs. 213/2009, integreranno i consigli d’amministrazione degli enti coinvolti per la prima stesura di statuti e regolamenti. Dei sessanta complessivi, che insieme ai consigli d’amministrazione in carica dovranno tra l’altro assicurare che statuti e regolamenti prevedano «norme anti-discriminatorie tra donne e uomini nella composizione degli organi», le donne sarebbero soltanto quattro. Sulla base delle scadenze prospettate dal decreto, gli schemi di statuti e regolamenti dovranno essere deliberati, previo parere dei Consigli scientifici, entro il prossimo 16 agosto. Seguirà l’esame da parte del Ministro, che avrà facoltà di formulare osservazioni di merito e di legittimità, con la clausola del silenzio-assenso, entro sessanta giorni dalla ricezione degli stessi. Ottenuta l’approvazione, seguirà la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale e, entro il bimestre successivo, il completamento delle procedure di nomina di Presidenti e consigli d’amministrazione. Il decreto …

Sul lavoro non molliamo. Bersani in Sardegna

Il lavoro e la sua tutela sono la priorità del Pd. Questo è il messaggio forte che arriva dall’incontro che il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha avuto con i lavoratori di Cagliari, di Iglesias e delle fabbriche del Medio Campidano, durante la due giorni del viaggio in Sardegna del leader democratico. Accanto ai lavoratori per sostenere le loro cause e per rilanciare una linea politica a tutela dell’occupazione come risposta anti-crisi. Quindi in una conferenza stampa finale Bersani ha risposto alle domande dei cronisti sulle prossime elezioni amministrative sarde e sulla difficile situazione in cui l’inaffidabile governo Berlusconi sta navigando. Il lavoro, una priorità per il Paese. “Viviamo una situazione difficile nel Paese e il Governo in questi due anni non ha allestito una politica che desse un po’ di stimolo all’occupazione e agli investimenti. Vorrei che dalla Sardegna questa critica suonasse ancora più forte, perché ci troviamo nei luoghi principali di questo dramma. Noi vogliamo parlare di lavoro, invitando tutti a non mollare. Il Pd farà di tutto, ci metteremo tutto il …

«Se 33 alunni per classe vi sembrano troppi…Al via petizione pro didattica e sicurezza», di A.G.

Le firme, raccolte via internet dal Coordinamento insegnanti delle scuole superiori di Modena “La Politeia”, contestano i nuovi parametri e verranno consegnate alla Corte Costituzionale e alle commissioni Cultura di Camera e Senato: si va verso la riduzione di continuità didattica e di interventi mirati, l’aumento di dispersione e la difficoltà ad organizzare uscite. Duri coi presidi: rischiate grosso. Il popolo dei contrari a tagli e riforme non è mai domo: dopo gli scioperi della fame, le manifestazioni, normali e plateali, i sit-in, le occupazioni e le recenti minacce di disertare gli scrutini, ora ci provano con la petizione. Non generica, contro i tagli e le riforme imposte dal Governo: la contestazione, nero su bianco, si attua contro l’aumento degli alunni per classe. Ad organizzarla il Coordinamento insegnanti delle scuole superiori di Modena “La Politeia” che, al termine della raccolta firme (di “insegnanti, genitori, alunni, e ogni libero cittadino”), spedirà il documento di protesta alla Corte Costituzionale e alle commissioni Cultura di Camera e Senato. Gli interessati ad aderire non dovranno fare altro che collegarsi …

"Quando manca la politica", di Tito Boeri

E’ stata quella di ieri un’altra giornata di grande nervosismo sui mercati finanziari. Non solo in Europa, ma anche oltre Oceano. Si teme il contagio della crisi greca attraverso un nuovo collasso del sistema finanziario con epicentro questa volta nel Mediterraneo anziché negli Stati Uniti. Moody´s aveva lanciato in mattinata un allarme sul rischio di effetti-domino sul sistema bancario «non solo di Portogallo e Spagna, ma anche di Irlanda, Regno Unito e Italia». La nota dell´agenzia di rating è stata accompagnata da un ulteriore calo dei nostri titoli bancari. La capitalizzazione di borsa di Unicredit, Intesa-San Paolo e Mediobanca si è ridotta di un quarto nell´ultimo mese, trascinando verso il basso Piazza Affari. Tutto questo nonostante le ripetute rassicurazioni di Banca d´Italia sulla solidità del nostro sistema bancario e sul «basso debito complessivo di famiglie, imprese e Stato» nel nostro paese. Cosa preoccupa gli investitori? E perché le rassicurazioni di Banca d´Italia non sembrano sufficienti a placare questi timori? Il problema non è tanto legato all´esposizione delle banche italiane nei confronti dei titoli di stato …