«È una bellissima idea informarci così di quello che succede», esclama un’abbonata nel foyer dell’auditorium di Roma mentre ascolta l’orchestra di Santa Cecilia che. gratuitamente, esegue la Settima di Beethoven. E conclude: «Siamo con la nostra orchestra, con la nostra storia». È il modo per rispondere al ministro Bondi che ha definito irresponsabili i musicisti che hanno indetto lo sciopero contro il suo decreto, che commissaria di fatto le più grandi istituzioni musicali come Scala, Maggio o San Carlo. Il pubblico è numeroso. «Accogliere e informare correttamente la gente: facciamo l’opposto di quanto dice il ministro», spiega il violoncellista Francesco Storino. E anche oggi e domani l’orchestra suonerà gratuitamente dalle 16 in poi. «Eravamo venuti per uno spettacolo per bambini, è bello che abbiano fatto questo», dice un padre di famiglia. Applausi e urla di approvazione per ogni pezzo: «Da vecchio orchestrale spiega Gregorio Mazzarese dico che quando scioperavamo in passato la gente si lamentava, stavolta sono tutti con noi». La protesta ha già un simbolo, un fiocchetto giallo: vuol dire portatore sano di cultura. E tutta l’Accademia si è unita alla protesta, l’orchestra giovanile e infantile ha suonato con la sinfonica, c’erano funzionari e dirigenti, il presidente Bruno Cagli al pubblico ha detto: «Siamo qui per la nostra dignità, l’eccellenza la decreta il pubblico».
L’Unità 03.05.10
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