Mese: Aprile 2010

"Il male oscuro delle famiglie un omicidio ogni due giorni", di Piero Colaprico

«L´unico consiglio che da donna posso dare alle donne è questo, di non sposare mai né un uomo prepotente né un uomo dipendente. Spesso è quest´ultimo, incapace di reggere il rifiuto, che prende un´arma»: parola di Isabella Merzagora, professore di criminologia alla facoltà di Medicina di Milano. Da trent´anni conosce assassini e vittime, ne ricostruisce le storie e ha materia, purtroppo, in abbondanza per le sue analisi. Al Nord infatti si uccide di più e il mantovano Omar Bianchera, con le sue tre vittime di domenica, braccate e ammazzate, non rappresenta un´eccezione ma una conferma: oltre il 45 per cento degli omicidi in famiglia avviene al Nord, seguono sud e Isole quasi con il 33, e ultimo è il centro, vicino al 22 per cento. Il dato è stabile. Finita la stagione delle grandi gang degli anni Settanta e Ottanta, ridotto ai minimi termini il terrorismo, eliminate negli anni Novanta molte strutture mafiose, soprattutto al Nord si è vista la violenza, che stava in strada, sfondare le porte dei tinelli, infiltrarsi sotto gli zerbini. È …

"Ditte insospettabili, la lista dimenticata", di Sergio Rizzo

Doveva essere varata per la ricostruzione dopo il terremoto dell’Abruzzo. Ma passati dieci mesi il decreto non è ancora stato approvato. Congelata la norma sul bollino di garanzia anticlan per chi rifornisce i costruttori. «White list», l’avevano chiamata. «Lista bianca», ovvero l’elenco dei fornitori delle imprese di costruzione ai quali le prefetture avrebbero dovuto dare il bollino di garanzia antimafia. Da dieci mesi, quando una legge dello Stato l’ha introdotta, è scomparsa nel nulla e nessuno sa ufficialmente perché. Eppure era contenuta in un emendamento durante la discussione in Parlamento sul decreto per l’Abruzzo, varato dal governo il 28 aprile 2009. Fortissime erano state le pressioni dei costruttori, per i quali il sistema del vecchio certificato antimafia, in generale poco efficace, in questo caso è del tutto inutile. Come hanno ormai da tempo accertato innumerevoli inchieste giudiziarie, la criminalità organizzata si infiltra nel settore edilizio prevalentemente attraverso il canale delle forniture: materiali di cava, calcestruzzo, bitume, movimenti di terra. Per non parlare dello smaltimento dei rifiuti e delle discariche. Tutte attività sostanzialmente incontrollabili con gli …

"L'euro diventa scudo di vetro, di Tito Boeri

La crisi d’insolvenza della Grecia è diventata nelle ultime due settimane una crisi di liquidità. È un’accelerazione e insieme un salto di qualità della crisi, di cui l’Europa porta una responsabilità non irrilevante. Intervenendo subito si sarebbe potuto evitare questa nuova escalation, pagando un costo molto più contenuto per uscirne. Non è più solo una crisi di insolvenza. Nelle ultime due settimane il mercato dei Cds, Credit Default Swaps, le assicurazioni contro il rischio di ripudio del debito è rimasto relativamente tranquillo. Ma sono schizzati verso l’alto i rendimenti dei titoli di stato. Il governo greco fatica sempre più a trovare qualcuno disposto a comprarli. Oggi è costretto ad offrire tassi vicini al 10 per cento. Si tratta di più di 10 euro all’anno in termini di potere d’acquisto per ogni cento investiti, dato che i prezzi in Grecia stanno calando. Quando si pagano interessi così alti su un debito pari al 125 per cento del prodotto interno lordo, è impossibile stabilizzare il rapporto fra debito pubblico e pil. Per farlo bisognerebbe varare una manovra …

"Nobili ideali e interessi di bottega", di Mario Deaglio

La Grecia deve fare i compiti a casa prima di dar l’esame e ricevere gli aiuti». Così, in tono ironico e sprezzante, si è espresso ieri il leader liberale e ministro degli Esteri tedesco Guido Westerwelle a proposito del nuovo veto che ha ancora una volta bloccato la concessione di un prestito europeo al governo di Atene. Come talvolta succede, la realtà è quasi l’esatto contrario: è il ministro Westerwelle a dover fare dei difficili compiti a casa. Il 9 maggio, infatti, nelle elezioni regionali del Land del Nord Reno – Westfalia i liberali di Westerwelle potrebbero non superare la barriera del 5 per cento. Gli equilibri politici nazionali e non solo quelli locali ne potrebbero uscire alterati. Il governo tedesco, quindi, parla di principi ma guarda alle urne, si appella agli ideali della corretta amministrazione ma punta prima di tutto a far bella figura con i 15 milioni di elettori di una delle regioni più importanti della Germania. Non è la prima volta che nobili ideali coprono più prosaici interessi di bottega e non …

"Lavoro sicuro sicuri al lavoro", di Luisa Grion

Nelle classifiche Inail non ci sono tutte le mansioni. E le categorie escluse non incidono sulle statistiche. Probabilmente è l´unico effetto positivo della crisi economica, ma le cifre lasciano pochi dubbi: con la caduta dell´occupazione sono diminuiti anche gli incidenti e le morti sul lavoro. I bilanci, a guardare i dati Inail del primo semestre 2009, sono impressionanti. Sessantaseimila incidenti e otto morti al mese: la media è questa. Eppure, la statistica dice che “la tendenza è positiva”. Un´affermazione che sulla carta è inattaccabile, visto che gli eventi traumatici conteggiati sono diminuiti. Ma resta il fatto che non tutti gli infortuni vengono denunciati e che l´Inail non copre tutte le categorie professionali. I dati ufficiali, dunque, non bastano denuncia l´Inca, patronato della Cgil che si occupa di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro. Restando alla statistica, fra gennaio e giugno del 2008 ci sono stati 444.958 infortuni, nel primo semestre del 2009 sono scesi a 397.980, il 10,6 per cento in meno. Le morti sono passate da 558 a 490, meno 12,2 per cento. …

25 aprile, la festa macchiata dalla stupidità

Autorità contestate violentemente durante le celebrazioni della Resistenza a Roma e Milano. Il PD presenta un’interpellanza urgente sui mancati controlli. Si è celebrato l’anniversario della Liberazione dell’Italia dall’oppressione del nazifascismo, giorno in cui gli italiani, i partiti, i mezzi di informazione dovrebbero mettere da parte divisioni e polemiche per ricordare una giornata storica; ma non è stato così in due città simbolo della Resistenza: Roma e Milano. Ed è stato davvero per colpa di gesti stupidi. Durante la manifestazione a Porta San Paolo a Roma, la Presidente della Regione Lazio, Renata Polverini è stata duramente contestata. Parte del pubblico ha iniziato a inveire contro di lei non appena si è avvicinata al palco, dove erano presenti anche il Presidente della Provincia di Roma Nicola Zingaretti, e il Presidente dell’Anpi Massimo Rendina. Dopo le dure invettive rivolte dalla folla alla Polverini del genere: “Fascista, vattene a Casa Pound, ipocrita”, Nicola Zingaretti ha tentato di calmare gli animi e così anche il Presidente dell’Anpi che ha detto: “Rispettiamo le istituzioni libere e democratiche, le abbiamo volute noi”. …

Ciao "Bella Ciao!" (Newsletter n° 4 – aprile 2010)

«Una mattina mi son svegliato e ho trovato l’invasor. O partigiano, portami via, ché mi sento di morir. E se io muoio da partigiano, tu mi devi seppellir. E seppellire lassù in montagna, sotto l’ombra di un bel fior. E le genti che passeranno mi diranno «Che bel fior!» «È questo il fiore del partigiano morto per la libertà!» O bella, ciao! bella, ciao! bella, ciao, ciao, ciao!»   “Bella ciao” è l’inno più celebre della Resistenza. Un testo tanto semplice quanto potente, che parla di dignità e di libertà dall’oppressore e che proprio per il suo contenuto qualche Sindaco ritiene non possa essere cantato e suonato nel giorno della Festa della Liberazione.    Da tempo assistiamo a provocazioni di questo tipo che ci indignano e che offendono la memoria delle vittime del nazifascismo, perché banalizzano la data del 25 aprile, in quanto la considerano priva di significato o, nel peggiore dei casi, la ritengono patrimonio esclusivo di una sola parte politica, così da delegittimarne la Costituzione che ne è il lascito diretto. Due anni …