"Chi fa la festa allo Statuto dei lavoratori?", di Alfonso Gianni
Quest’anno ricorrono il centenario della Confindustria e il quarantennale dello Statuto dei diritti dei lavoratori. Dati i rapporti di forza attualmente esistenti, è lecito temere che il padronato cercherà di fare la festa allo Statuto dei diritti dei lavoratori. Le avvisaglie ci sono tutte, non solo nei comportamenti confindustriali, ma anche negli atti e nei propositi del governo. Quest’ultimo aveva tentato di ritornare all’assalto dell’articolo 18, procedendo con passi felpati e a fari spenti. Per fortuna qualcuno alla fine se ne è accorto, malgrado la disattenzione durata quasi due anni. La materia del licenziamento è stata espunta dal nuovo testo uscito dalla commissione Lavoro della Camera, ma questo resta del tutto insufficiente per rispondere positivamente ai rilievi mossi nel puntuale e puntuto messaggio con il quale il Presidente della Repubblica aveva rinviato il testo al legislatore. La rinuncia forzata al giudice non diventa meno incostituzionale se si esclude il licenziamento, poiché la Costituzione stabilisce che «tutti possono agire in giudizio per la tutela dei propri diritti e interessi legittimi» e questi possono riguardare qualunque tipo …