Pare che ora ad Adro (provincia di Brescia) la polemica, innescata da genitori in regola col pagamento delle rette, sia sul fatto che la refezione scolastica è un optional , un servizio aggiuntivo rispetto alle lezioni e che quindi, come tale, va pagata. Sul fatto che la mensa abbia dei costi e debba essere pagata (sulla base di tabelle diversificate secondo i redditi delle famiglie, come ad es. avviene a Milano) non ci sono dubbi. Quel che forse si dimentica e/o che lo stesso sindaco di Adro sembra ignorare è il fatto che comunque la mensa, nella scuola a tempo pieno, è parte integrante dell’orario delle lezioni, è da considerare all’interno delle attività scolastiche e non fuori. Tra l’altro la mensa, nelle scuole a tempo pieno, non è mai stata considerata pura e semplice “ristorazione”, ma momento educativo coessenziale alla crescita dell’alunno insieme al leggere scrivere far di conto ed alle attività laboratoriali. Si è sempre trattato di educazione alimentare, di momento altamente socializzante e pieno di rapporti relazionali importanti per una sana convivenza bambino-bambino …