Mese: Aprile 2010

«Carpi rock il 25 aprile e noi ci saremo», di Daniela Amenta

Era il 25 aprile del 1995. Uscì uno dei dischi più memorabili del «red wedge» italiano, il «cuneo rosso» dei musicisti che si trovava a fare i conti con il berlusconismo nascente e i vagiti della Lega. 25 aprile 1995, grande concerto a Correggio per i 50 anni dalla Liberazione. C’erano punk, mondine, vecchi e ragazzini. C’erano i gruppi più amati di quegli anni: gli Afa, i Csi, gli Ustmamò, i Modena City Ramblers a reinterpretare le canzoni della montagna, gli inni partigiani. Ne venne fuori un disco, un libro, un film di Davide Ferrario e Guido Chiesa. Si intitolava «Materiale Resistente», con una introduzione di Neznad Maksumic, poeta bosniaco, che spiegava le regole tragiche per sopravvivere alla guerra. Sulla copertina il cippo in memoria dei fratelli Saltini, Vittorio e Vandina, simili a tanti altri, di pietra umile e con le foto sbiadite ma sempre lì, presente, inamovibile. «La Resistenza è nel territorio, a dispetto degli smemorati, in quei monoliti di cemento o marmo corroso in un improbabile fasto floreale di lauro, edera o plastica. …

«Una politica staccata dalla realtà», di Mario Calabresi

La notizia che ha colpito di più gli italiani questa settimana è stata la morte a Ventotene di due ragazze di quasi 14 anni schiacciate da un masso. Il mondo politico, concentrato sullo scontro senza precedenti tra il presidente del Consiglio e il presidente della Camera, non se ne è neppure accorto. Ma i sondaggi, che commissiona quotidianamente, lo hanno ricordato ieri mattina a Berlusconi prima che entrasse in Consiglio dei ministri per essere investito dalle minacce di una crisi di legislatura lanciate da Bossi. Archiviate le elezioni regionali doveva cominciare una nuova fase di riforme costituzionali e di politiche capaci di rispondere alle necessità di un’Italia a cui mancano una bussola, una prospettiva e un disegno di largo respiro. E a cui manca una politica di difesa e di messa in sicurezza del territorio, che risolviamo con il suo contrario: i condoni. C’era la promessa di occuparsi di federalismo, di tasse, dei costi della politica, dell’efficienza della giustizia e del rilancio dell’economia. Si ragionava sul fatto che finalmente c’era tutto il tempo – addirittura …

«E ora arriva “o’ condono”», di Alessandro De Pascale

CAMPANIA. Nell’aria da giorni, il governo ferma le ruspe con un decreto legge. Del resto il Pdl lo aveva promesso prima delle regionali. Legambiente: «Ossigeno per camorra e affaristi del cemento selvaggio». «Sono sospese fino al 30 giugno 2011 le demolizioni degli immobili destinati esclusivamente a prima abitazione nel territorio della Regione Campania». È il testo del nuovo decreto legge approvato ieri mattina dal Consiglio dei Ministri che ferma le ruspe e gli abbattimenti di immobili abusivi in Campania. Era nell’aria da giorni, tanto che il commissario regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, ha denunciato che «in questi giorni gli ordinativi di cemento e materiali edili sono aumentati del 20 per cento per ricominciare subito a costruire». Un decreto “ponte”, in attesa che il neo presidente della Regione del Pdl, l’ex socialista Stefano Caldoro, riapra i termini dell’ultimo condono, quello del 2003. Che in Campania era stato bloccato dalla precedente giunta Bassolino con due provvedimenti poi dichiarati illegittimi dalla Corte Costituzionale. Del resto il Pdl aveva promesso di fermare le ruspe già durante la campagna …

Andro, la vera storia dei "bimbi morosi" e le bugie leghiste, di Maria Zegarelli

Torniamo a parlare del sindaco di Adro, comune del bresciano, che ha sospeso la mensa per i bambini le cui famiglie non avevano pagato la retta. Ve lo ricordate? È il leghista Silvano Lancini: «La mensa non è un obbligatoria, è un servizio che si paga». Maurizio Belpietro ha scritto un lungo editoriale al riguardo, rileggetevelo dopo aver raccolto qualche informazione in più su quelle famiglie. Vi raccontiamo la loro dichiarazione dei redditi, lo stato di famiglia, che lavoro fanno e quanto lavoro hanno, poi tirate voi le somme. I morosi all’inizio erano 40 scesi a 11 dopo la decisione del sindaco di sospendere il servizio mensa ai bambini. C’è chi li ha definiti «furbetti» e chi persone che vivono alle spalle di altri. Ma chi sono questi irriducibili? Nessun commerciante, neanche l’ombra di un impresa dove il proprietario dichiara meno del suo dipendente. Sono, invece, migranti arrivati qui da dieci, quindici anni, con un regolare permesso di soggiorno, alcuni hanno comprato una casa, altri non ce l’hanno fatta. Sono tutti operai, con più di …

"Silenzio sull’ambiente", di Dina Galano

Il ddl sulle intercettazioni, ora all’esame della commissione Giustizia del Senato, penalizzerà anche la lotta alle ecomafie. La denuncia del procuratore capo di Civitavecchia, Gianfranco Amendola. Così non potremo mai combattere l’ecomafia». Pochi strumenti e un solo delitto per la tutela dell’ambiente, quello che punisce il traffico illecito dei rifiuti. Il nuovo regime delle intercettazioni telefoniche e ambientali è ancora fermo in commissione Giustizia al Senato, ma già promette di produrre le sue amare conseguenze anche sulla possibilità di perseguire i crimini ambientali, «anche se ancora non si conoscono i reati per i quali lo strumento delle intercettazioni sarà escluso». A parlare è il procuratore capo di Civitavecchia Gianfranco Amendola, autore di molte inchieste giudiziarie in materia, con all’attivo numerosi libri di legislazione penale ambientale. Procuratore, quanto inciderà la nuova disciplina delle intercettazioni sulla perseguibilità dei reati ambientali? A noi la questione interessa poco, perché le intercettazioni oggi sono contemplate soltanto nell’ipotesi di traffico illecito di rifiuti, che è l’unico delitto contro l’ambiente che esiste nel nostro codice penale. Con il testo che stanno discutendo …

Terremotati e cassintegrati. Anche se Berlusconi è convinto del contrario ci sono ancora

Prima dello scontro con Fini il premier rivendicava i successi in Abruzzo e contro la crisi. Chi lo racconta all’isola dei cassintegrati di cui si occupa YouDem e agli sfollati abruzzesi che tornano a pagare il pedaggio in autostrada? Le scene da un matrimonio nel PDL hanno mangiato gran parte dello spazio dei tg. Ma ancora prima dello scontro Berlusconi-Fini la giornata ha offerto diverse chicche oltre alla citazione maoista di servire il pollo…scusate servire il popolo. Ad aprire i lavori, con un indirizzo di saluto era stato, appunto, Silvio Berlusconi che aveva rivendicato i successi del governo tornando sui temi dell’emergenza rifiuti in Campania, degli interventi post terremoto in Abruzzo, della tenuta sul fronte economico nonostante la crisi. Tre bugie del governo che con foto, video e interviste oggi smontiamo. L’isola ribelle. La crisi economica c’è per tantissimi italiani, come i cassintegrati che a l’Asinara hanno inaugurato una forma di protesta originalissima: un reality show, l’isola dei cassintegrati, divenuta un simbolo delle lotte dei lavoratori. E’ ormai dal 24 febbraio che un gruppo di …

Nessuno riscriva la storia. Bersani ricorda la Liberazione

“Può succedere ancora, come allora, che senza accorgercene diamo via dei pezzi di libertà. Per questo bisogna mettere in guardia le nuove generazioni dalla belva che è dentro l’animo dell’uomo. E’ la stessa belva che si sta scatenando in molte parti del mondo e che può tornare anche da noi, sotto diverse forme, se non diciamo ai ragazzi di stare attenti. Per questo dobbiamo combattere perché non sia consentito di riscrivere la storia inventandone un’altra”. Sceglie queste parole Pier Luigi Bersani, in occasione della celebrazione del 25 aprile ad Ansaldo, per rivolgersi ai rappresentanti dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) e soprattutto ai tanti giovani presenti. Il segretario Pd mette in guardia rispetto al pericolo di un fascismo strisciante, meno evidente e, proprio per questo, più pericoloso. “Non accettiamo mistificazioni come il fascismo buono e bonaccione – avverte – perché i massacri con il gas in Etiopia li abbiamo iniziati noi. Basta mistificazioni come quella degli italiani brava gente perchè allora siamo stati capaci di essere cattivi. Il meccanismo di decisione democratica sta subendo delle deformazioni. …