Giorno: 30 Aprile 2010

"La Germania non parli solo tedesco", di Piero Fassino

Caro direttore, «In un’Europa senza leader, la Germania è l’unica a esercitare una leadership: e, dunque, non si può che accettarne le condizioni». Gian Enrico Rusconi (La Stampa, 28 aprile) con esercizio di crudo realismo dice certamente una scomoda verità, che tuttavia non è priva di conseguenze. A preoccupare non è il richiamo duro e severo della Merkel perché ogni Paese rispetti puntigliosamente le regole che presiedono alla stabilità dell’euro. Tutti, infatti, siamo consapevoli di quanto sia necessario evitare che la moneta europea sia travolta dalla bufera che da mesi investe le economie e i mercati finanziari. Né è motivo di stupore la fermezza con cui Berlino chiede ad Atene l’adozione di provvedimenti strutturali drastici e incisivi, onde evitare che l’aiuto prestato dall’Europa sia vano. Sollecitazione più che fondata, visto che al severo piano di austerità proposto coraggiosamente dal primo ministro greco Papandreou si sono contrapposti vaste proteste popolari e uno sciopero generale il 5 maggio. Quel che colpisce sono gli argomenti offerti all’opinione pubblica tedesca e soprattutto la traduzione popolare che se ne è …

"Pio La Torre, 28 anni dopo: ma quanti ricordano?", di Giorgio Frasca Polara

La mattina del 30 aprile 1982, in un agguato mafioso (commissionato dalla cosca Riina-Greco-Provenzano, tutti acciuffati tanti anni dopo), erano assassinati a Palermo il dirigente e parlamentare comunista Pio La Torre ed il suo stretto collaboratore Rosario Di Salvo. Li avevano trucidati con raffiche di mitraglietta e diecine di pistolettate. Una infame vendetta contro l’uomo che con intelligenza, con determinazione e con enorme coraggio aveva voluto lasciare la segreteria nazionale del partito e si apprestava anche ad abbandonare il seggio a Montecitorio per tornare nell’Isola – lui che un ruolo di dirigente politico nazionale se l’era guadagnato con le grandi lotte contadine del dopoguerra, nella campagna contro la base missilistica di Comiso, nella intransigente battaglia contro il gruppo di potere dc che aveva massacrato la sua città e che a sua volta verrà ferocemente eliminato – e qui riassumere l’incarico di segretario regionale del Pci nella consapevolezza della gravità della situazione siciliana. Parlo della terribile stagione di attentati politico-mafiosi che spazza via presidenti di regione e prefetti, ufficiali dei carabinieri e vicequestori, altissimi magistrati e …