Giorno: 23 Aprile 2010

Nessuno riscriva la storia. Bersani ricorda la Liberazione

“Può succedere ancora, come allora, che senza accorgercene diamo via dei pezzi di libertà. Per questo bisogna mettere in guardia le nuove generazioni dalla belva che è dentro l’animo dell’uomo. E’ la stessa belva che si sta scatenando in molte parti del mondo e che può tornare anche da noi, sotto diverse forme, se non diciamo ai ragazzi di stare attenti. Per questo dobbiamo combattere perché non sia consentito di riscrivere la storia inventandone un’altra”. Sceglie queste parole Pier Luigi Bersani, in occasione della celebrazione del 25 aprile ad Ansaldo, per rivolgersi ai rappresentanti dell’Anpi (Associazione nazionale partigiani italiani) e soprattutto ai tanti giovani presenti. Il segretario Pd mette in guardia rispetto al pericolo di un fascismo strisciante, meno evidente e, proprio per questo, più pericoloso. “Non accettiamo mistificazioni come il fascismo buono e bonaccione – avverte – perché i massacri con il gas in Etiopia li abbiamo iniziati noi. Basta mistificazioni come quella degli italiani brava gente perchè allora siamo stati capaci di essere cattivi. Il meccanismo di decisione democratica sta subendo delle deformazioni. …

"Scuole meno sicure al Sud", di Flavia Amabile

Il governo decide di distribuire i fondi per l’edilizia scolastica che colpisce gli istituti meridionali. Nel frattempo taglia i fondi alla sicurezza. A un anno e mezzo di distanza dal crollo di Rivoli, dopo le mille promesse di fondi per rendere più sicure le scuole, che cosa resta? Che ieri in Conferenza Stato-Regioni si è discusso di quella che sembra una beffa: un taglio ai fondi stanziati per la messa in sicurezza delle scuole del sud. Nel frattempo, in un’intervista il ministro dell’Istruzione Gelmini annuncia un aumento degli stipendi per gli insegnanti più bravi provocando le proteste dei sindacati che chiedono risorse. «Gli aumenti vanno inseriti nell’ambito di una trattativa – sottolinea Mimmo Pantaleo, segretario della Flc Cgil – e va sottolineato comunque che mentre si discute di cose che verranno, le retribuzioni dei professori sono state tagliate ripetutamente e quest’anno sono stati stanziati soltanto 8 euro di aumento. Mi pare che ci sia un’incongruenza in tutto ciò». E sono proprio i fondi il nodo del contendere anche sulla sicurezza nelle scuole. La Conferenza infatti …

Acqua un bene comune. Pubblico

Il Pd presenta le sue proposte sull’acqua pubblica e gestione del servizio idrico integrato. Un milione di firme per regolamentare un sistema per cui a tariffe minime corrisponda la massima efficienza. Bersani: “L’acqua è di Dio e ci tocca ridargliela come ce l’ha data”. Con questa battuta il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani ha concluso la conferenza stampa di presentazione delle proposte sull’acqua pubblica da parte del Partito democratico. E, forse, non è del tutto un caso che sia avvenuto proprio nella giornata della Terra (Earth’s day) che il Pd raccoglie la sfida per razionalizzare e gestire in maniera efficiente uno tra i beni comuni più essenziali: l’acqua. La proposta di legge che il Pd presenterà sarà il frutto di un’analisi concreta che terrà conto dei pareri degli amministratori locali e dei cittadini per completarsi in un progetto complessivo equilibrato in antitesi alla privatizzazione forzata voluta dal governo con il decreto Ronchi. Già a partire da domani avverrà un primo incontro a Torino, primo di una serie, per trovare punti comuni a tutela di …

"Berlusconi-Fini: quella ferita al corpo mistico del sovrano", di Ezio Mauro

In quello stesso spazio televisivo dov’era nato sedici anni fa il “miracolo” berlusconiano, ieri si è scatenato l’inferno del Cavaliere: il numero due del Pdl, cofondatore del partito e terza carica dello Stato, che contesta pubblicamente la sua leadership e critica la sua politica, rispondendogli colpo su colpo, chiamandolo per cognome, e poi durante la replica concitata del premier si spinge sotto il palco col dito alzato, negando le accuse e restituendole. Il partito è sotto shock per la ferita inferta in diretta al corpo mistico del leader più ancora che al suo ruolo, per il delitto inconcepibile alla sovranità perenne berlusconiana, per il primo gesto di autonomia e di indipendenza del quindicennio, vissuto non solo come una rottura ma come un sacrilegio. Il Cavaliere, abituato alle apoteosi, resta palesemente senza copione, sotto lo sguardo delle telecamere e degli italiani, in uno psicodramma che è insieme privato e di Stato, come tutto ciò che lo riguarda. I numeri sono tutti dalla sua. Ma il sipario del suo lungo talk show con l’Italia è irrimediabilmente strappato. …

"Ma che storia", di Massimo Gramellini

Dopo le dimissioni di Ciampi, motivate da diplomatiche ragioni di stanchezza, anche Zagrebelsky, Gregoretti e Dacia Maraini meditano di lasciare il comitato dei garanti per le celebrazioni dell’Unità d’Italia, liberando quell’impotente consesso dal peso ingombrante della cultura. Perché a questo dovevano servire i festeggiamenti: a restituire agli italiani un minimo di conoscenza della propria storia. Ci si può dividere fra sabaudi e borbonici, unitari e federalisti, partigiani e repubblichini. Ma solo dopo aver saputo chi diavolo fossero tutti costoro. E cosa potrà mai saperne chi, come Bossi jr, afferma che «il tricolore identifica un sentimento di 50 anni fa», cioè gli Anni Sessanta, periodo di contestazioni studentesche nel quale il tricolore era semmai disprezzato come feticcio borghese? O quel sindaco veneto che per la festa della liberazione dal nazifascismo (1945) vorrebbe sostituire «Bella ciao» con le canzoni del Piave che gli alpini cantavano durante la prima guerra mondiale (1915-18)? L’ignoranza è la dannazione d’Italia dal giorno della sua nascita. La novità è che adesso la si esibisce con orgoglio, recitando quattro frasi lette su un …

"Anche Formigoni prima o poi dovrà fare i conti con il dettato costituzionale", di Osvaldo Roman

In Lombardia il Carroccio rispetto alle Europee perde elettori ma in percentuale passa dal 22,7% al 26,2. IL Pdl è al 31,78% Il Centrodestra raccoglie il 58% di quel 64,6% di votanti. Questi sono i numeri ma Formigoni ritiene che l’88% dei cittadini lombardi è d’accordo con la sua politica! Partendo da questa fasulla presunzione di onnipotenza, in una compiacente intervista elargitagli dal Corriere della Sera, nei giorni scorsi Formigoni ha illustrato come nuove le vecchie ricette sulla privatizzazione della scuola pubblica che Comunione e Liberazione ricicla periodicamente da almeno quaranta anni. Formigoni dice di essere stufo di vedere la scuola italiana agli ultimi posti in Europa e di vedere i professori depressi a causa di un sistema che non garantisce la qualità. La Gelmini non c’entra evidentemente nulla con questa depressione! La riforma di CL-Formigoni, riproposta anche nell’ultimo Meeting, prevede uno stop alle graduatorie nazionali con il reclutamento diretto dei professori da parte delle scuole su base regionale e prevede l’assoluta parità tra istituti statali e istituti privati grazie al potenziamento della “dote” scuola. …

Bersani: "Dalla Direzione PDL spettacolo indecoroso. Ormai ci sono due destre"

Scontro al calor bianco tra Berlusconi e Fini. Il leader PD: “Troppo impegnati a litigare, ormai niente riforme”. Anna Finocchiaro attacca Schifani: “Prende le parti del premier riducendosi al ruolo di militante”. “Dalla direzione del Pdl arriva uno spettacolo indecoroso ma Fini ha sollevato contraddizioni profonde del Pdl su temi e problemi reali”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, commenta lo scontro avvenuto nella direzione del Pdl, tra il premier Silvio Berlusconi e il presidente della Camera Gianfranco Fini. La terza carica dello Stato è arrivato allo scontro al calor bianco con il premier, pur sapendo che nella Direzione i rappresentati dell’ex AN vicini a lui erano pochissimi non ha esitato a rinfacciare a Berlusconi gli errori di un PDL a rimorchio della Lega. Nei loro interventi si sono rinfacciati tutto. Berlusconi al microfono lo ha attaccato: “Tu nei giorni scorsi hai detto di esserti pentito di aver fondato il Pdl», tra le proteste fuori microfono dello stesso Fini. E quando il premier ha rilanciato la tesi avanzata in mattinata da Schifani: “Vuoi …