"L'insegnante bloccato in trincea", di Marco Rossi Doria
L’idea del ministro Gelmini di rendere regionali le graduatorie dei docenti risulta contraria al parere del Consiglio di Stato che si è già espresso a favore del carattere nazionale della nostra comunità scolastica, citando, in una sentenza di merito – che fa giurisprudenza – gli articoli 3, 4, 16, 51 e 97 della Costituzione. Ma, ben al di là del diritto costituzionale, l’idea di limitare gli insegnanti a svolgere il proprio compito solo entro la propria regione appare difficilmente praticabile. In primis, per come è la vita reale delle persone e anche perché in contrasto con i principi stessi sui quali si fonda l’Europa unita. Infatti, se questa proposta passasse, il giovane docente di matematica che insegna a Castelfranco Veneto e si sposa con la collega di Brescia o di Mantova o di Bari o di Catania, non potrebbe cambiare sede. E la docente di latino di Trento che ha il padre malato di Alzheimer che vive nella confinante provincia di Verona, non potrebbe chiedere l’avvicinamento. L’Unione europea, poi, si fonda sulla libertà di andare …