La scuola col bollino, ovvero le nozze con i fichi secchi. Il ministero pensa di istituire, partendo da una esperienza del Piemonte, il bollino di qualità per le scuole. Tra gli indicatori valutati – nel sottosettore Pari opportunità – : “ Borse di studio e sussidi erogati dalle scuole per garantire il diritto allo studio, apparecchiature idonee, apertura della scuola nel pomeriggio”. Nel sottosettore gestione dei servizi ausiliari: “Condizioni igieniche e di sicurezza dei locali” e nel sottosettore “servizi generali” efficienza della segreteria. C’è, nel sottosettore Etica, persino: “Diffusione dei valori della legalità, equità e trasparenza”. Tutti questi indicatori nella scuola gelminiana che elimina lo studio del Diritto e dell’Economia, non garantisce i soldi per i supplenti e taglierà decine di migliaia di posti del personale ATA fra cui gli addetti alle segreterie sempre più oberate di impegni; per non parlare della sicurezza di edifici di cui il ministro Gelmini, dopo la tragedia di Rivoli, aveva promesso il censimento e la messa in sicurezza in tempi rapidi. Ma consoliamoci: nel concedere il bollino verrà tenuta presente anche la capacità della scuola di reperire finanziamenti all’esterno. E’ il mercato, bellezza. I corsi flash.
La Gelmini legge “Spicchi d’aglio”?. Dopo il riferimento nello Spicchio precedente ai corsi di inglese delle maestre uniche, il ministro ha fatto sapere che saranno potenziate le iniziative di formazione, nelle lingue straniere, dei docenti della scuola elementare. I giornali hanno parlato di corsi flash ed il Ministro Gelmini ha dichiarato l’intenzione di attivare opportune misure di sostegno: affiancamento in avvio con docenti tutor; esonero dal servizio per la frequenza dei corsi; assegnazione di borse di studio per corsi di lingua all’estero. Sarà il caso di far sapere al ministro che in informatica le memorie flash sono quelle che non presentano alcuna parte mobile e quindi sono piuttosto resistenti alle sollecitazioni e agli urti. Le nostre maestre, invece, di sollecitazioni ed urti – dalla Moratti alla Gelmini – negli ultimi anni ne hanno dovuto sopportare parecchi. Ma si consolassero: il ministro le manda all’estero. A spese delle maestre, of course.
Questione meridionale Da un incontro al ministero con i sindacati della scuola si è appreso che la Campania per l’anno 2010/11 perderà 3.686 docenti, la Sicilia 3.325, mentre sull’organico di diritto, in percentuale rispetto all’anno precedente, la Calabria avrà un -5,32% e la Sardegna -5,18%. Ora si capisce meglio la proposta della Lega di chiudere le “frontiere” del nord attraverso provvedimenti, come le graduatorie regionali, che impediscano ai nuovi disoccupati di andare, come abbiamo visto in “Presa diretta”, con la “valigia di cartone” verso i luoghi in cui saranno orientate le risorse. In fondo vincere le Regionali a qualcosa doveva servire e Cristo, come si sa, si è fermato ad Eboli. Ed è meglio che ci resti.
Spicchi “selezionati” da Maristella Iervasi, dwww.unita.it