“E’ allucinante che nell’anno scolastico 2009-2010, a fronte di un incremento degli studenti di 37 mila unità, il governo abbia licenziato più di 42 mila docenti, oltre 15 mila personale Ata, per non parlare del personale precario. Questa scelta ha creato gravi disfunzioni e sta impoverendo l’offerta formativa della scuola pubblica. Ancora più sconcertante la scelta di proseguire per il prossimo anno con il più grande licenziamento di massa nella storia della pubblica amministrazione del nostro Paese: circa 47 mila persone tra personale docente e personale Ata. Su questo tema il Pd ha depositato oggi un’interpellanza urgente per chiedere al ministro Gelmini di interrompere immediatamente un siffatto modo illegale di governare i processi amministrativi che riguardano un’ istituzione di primaria importanza per la vita culturale e per lo sviluppo del nostro Paese.
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Scuola: Bachelet (Pd), tagli enormi per l’istruzione agli adulti, governo fermi il massacro
“Lo schema di dpr sulle norme generali per la ridefinizione dell’assetto organizzativo-didattico dei centri di istruzione per gli adulti, che deve ricevere il parere della commissione Cultura di Montecitorio, rileva un’inquietante tabella con la previsione del taglio per l’intero comparto della scuola nell’anno scolastico 2010/2011. Per il solo personale docente, si prevede una perdita di 31.390 posti”. Lo rende noto Giovanni Bachelet, deputato e presidente del Forum Istruzione del PD, che ha chiesto al Governo se si tratta di numeri definitivi. A giugno del 2009, in base al Piano Programmatico allegato allo schema di Regolamento per il riordino delle superiori, il Ministero aveva infatti fornito la già spaventosa previsione di 25.600 docenti rottamati nel solo 2010-2011, piú del doppio degli esuberi paventati per Alitalia quando il Governo decretò un molto oneroso salvataggio. A febbraio, tuttavia, nell’allegato al Regolamento definitivo per il riordino delle superiori, la cifra era salita a 27.307: altri duemila posti in meno. Oggi, nell’allegato allo schema di dpr, firmato lo scorso ottobre dal Ragioniere Generale dello Stato, la tabella riassuntiva suggerisce addirittura 31.390 posti persi: piú di tutti gli abitanti di Lecce messi insieme. Se il Governo non intende fermare il massacro, sarebbe auspicabile che fornisca almeno il bilancio esatto e definitivo delle vittime, in modo che esperti della scuola e giornali (ultimo il Sole24Ore di oggi) non continuino a riferirsi ad una cifra che, benché smisurata, potrebbe essere grossolanamente sottostimata: oltre il venti per cento in meno rispetto al taglio vero, sempre che quest’ultima tabella sia quella giusta.”
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