Giorno: 14 Aprile 2010

"Intercettazioni, il governo pronto a cambiare", di Liana Milella

Obtorto collo i berluscones obbediscono a Napolitano e studiano le modifiche alle intercettazioni. Il diktat del Colle è deciso: o il testo cambia o viene rispedito indietro. La “riduzione del danno” sta per maturare, tra oggi e domani, in una riunione della Consulta per la giustizia del Pdl (con a capo Niccolò Ghedini) e un incontro tra i tecnici di via Arenula e il relatore al Senato Roberto Centaro. Non si tratterà di semplici ritocchi, ma di un intervento pesante, che eliminerà le più macroscopiche anomalie costituzionali del ddl. Al Guardasigilli Angelino Alfano, convocato al Quirinale, le aveva indicate, ormai nel lontano luglio 2009, lo stesso Napolitano. Ecco gli «evidenti indizi di colpevolezza» che sfumano nella formula «gravi indizi di reato», la stessa che figura oggi nell´articolo 266 del codice di procedura penale. Ecco la marcia indietro sulle microspie che potranno essere messe anche nei luoghi dove non c´è «la certezza» che si sta commettendo un reato. Ecco ancora la possibilità di acquisire i tabulati senza restrizioni. Ecco la norma transitoria sull´entrata in vigore che …

Primaria: poche possibilità per le 30 ore?

Con il prossimo anno scolastico sia le prime sia le seconde classi di scuola primaria funzioneranno con l’organico calcolato sulle 27 ore, e i margini di utilizzazione delle ore liberate dalla soppressione delle compresenze per assicurare l’orario di 30 ore sarebbero praticamente annullati. “Con la diminuzione degli spazi di flessibilità nell’impiego degli insegnanti la scelta delle 30 ore contenuta nel modello allegato alle domande di iscrizione sarà teorica”, sostengono le deputate del Pd Rosa De Pasquale e Manuela Ghizzoni in una interrogazione al ministro dell’Istruzione. Le parlamentari chiedono al ministro “se davvero il Miur si stia apprestando ad effettuare nella scuola primaria tagli agli organici ancora più consistenti di quelli previsti, talmente consistenti da ridurre la scelta da parte dei genitori degli alunni che si iscrivono in prima a due sole scelte: tra il tempo pieno di 40 ore e quello di 27, visto che gli organici saranno assegnati in base a questo orario, e che quasi nessuna classe funzionerebbe a 24 ore”. Dopo il maestro unico, chiedono polemicamente le due deputate, ci sarà anche …

"Questionario Gelmini per dare la «caccia» agli immigrati", di Maristella Iervasi

E’ una valutazione ambigua ma, il questionario distribuito dal ministero alle scuole e finito nel diario dei bambini per essere compilato dai genitori, nasconde una convinzione: gli insegnanti sono una truppa. Parola antica, che serve ad indicare quei militari che devono solo obbedire agli ordini. Scuola e prova Invalsi, rilevazione degli apprendimenti per l’anno scolastico in corso. L’Istituto è sotto stretto controllo dall’Istruzione della Gelmini e serve ad accertare le conoscenze degli studenti italiani. Due prove scritte obbligatorie da svolgersi nel mese di maggio di Italiano e matematica per gli studenti della seconda e quinta elementare e anche per i più grandicelli della prima media, tutti seduti rigorosamente uno per banco per evitare suggerimenti. I bambini frequentanti la seconda elementare verranno anche sottoposti ad una prova di lettura, non davanti alle proprie maestre ma ad osservatori esterni, esponendoli così ad un possibile insuccesso. Ma non è tutto. Proprio in questi giorni e con largo anticipo rispetto alle prove Invalsi, le scuole su “ordine” del ministero stanno consegnando un questionario da compilare a cura dei genitori …

Alla Camera degna fine del decreto-pasticcio

“E’ una maggioranza che in assenza di voti di fiducia non riesce a sostenere i suoi provvedimenti. Il decreto salvaliste è stato affossato. Un pasticcio nel pasticcio. Degna conclusione di questa vicenda”. Lo ha detto il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, dopo la bocciatura alla Camera del noto Dl salvaliste. ”L’importanza del voto che ha fatto decadere quel decreto – ha poi spiegato il capogruppo del Pd in commissione Affari costituzionali, Gianclaudio Bressa, firmatario dell’emendamento soppressivo – sta nel fatto che si è evitato uno scasso senza precedenti delle regole costituzionali. Con decreto legge non si possono cambiare le regole elettorali a competizione già aperta. Abbiamo sventato un vero e proprio attentato alle regole fondamentali di ogni democrazia. Ma, poichè riteniamo che la volontà popolare che si è espressa il 28 e il 29 marzo debba essere garantita, siamo disponibili da subito a votare un disegno di legge che salvi gli effetti del decreto. Questo a dimostrazione – ha concluso Bressa – della nostra responsabilità istituzionale e politica e a dimostrazione del fatto …