Per ricordare
Cos’è un terremoto? E’ l’inizio di una tragedia, cicatrice che quando colpisce una città apre ferite che sanguineranno per anni, che quando colpisce una comunità interrompe il corso della vita delle famiglie, i ritmi di lavoro, le ore della scuola, che quando colpisce una famiglia fa sì che le ultime parole dette a qualcuno rimarranno scolpite nella memoria. Un anno fa alle 3 e 32 del 6 aprile 2009 questo terremoto ha colpito tante città, decine di comunità, migliaia di imprese, decine di migliaia di famiglie facendo de l’Aquila e del suo circondario in una notte di aprile che a dispetto del calendario era ancora invernale un grande sepolcro, un territorio fantasma. Al mattino ai nostri occhi appariva qualcosa di sconvolgente: un centro storico raso al suolo, volte di chiese in piedi ancora ma senza più colonne a reggerle, e strade diventate crateri con macchine in bilico sull’orlo, persone bianche di calcinacci che scavano a mani nude, anche in pigiama o in mutande, cercando fratelli, madri, figli, mogli tra le rocce, impastando le lacrime al …