Mese: Marzo 2010

8 marzo e dintorni: breve rassegna stampa

La forza delle donne fa crescere il Paese. Le donne per il governo delle regioni. La parità tra uomini e donne nelle istituzioni e nella vita economica e sociale del paese è l’obiettivo che vogliamo raggiungere. Il primo problema da affrontare è quello del perché non solo siamo agli ultimi posti in Europa per numero di occupate ma il lavoro delle donne è diventato, con la crisi, ancora più instabile e precario. Il governo nega la crisi e non propone nulla per incentivare il lavoro femminile e per migliorare i servizi pubblici: asili, scuole,assistenza agli anziani, ai disabili. Tutto si scarica sulle famiglie. Le regioni amministrate dal centro sinistra hanno fatto molto e molto possono ancora fare i nostri candidati e le nostre candidate. In primo luogo, per l’inserimento lavorativo delle giovani donne e per la tutela delle lavoratrici atipiche di quelle precocemente espulse dal mercato del lavoro. Vogliamo sostenere le imprese femminili e l’accesso al credito, attraverso banche dati dei saperi e delle competenze delle donne è possibile aiutare le carriere femminili; vogliamo aiutare …

"La reazione al sopruso", di Aldo Schiavone

Cresce la protesta nelle piazze contro il decreto salva-liste, mentre la Regione Lazio approva il ricorso alla Corte Costituzionale. Oggi il Tar decide sulla Polverini. Intanto Berlusconi attacca: «Da sinistra solo insulti». Ma il premier non ha gradito nemmeno le mosse di Fini: «Anche stavolta si è messo di traverso». E tra il Pd e Di Pietro è polemica sul Quirinale. Basta guardarsi intorno per rendersene conto, anche senza badar troppo ai sondaggi, che vanno peraltro tutti nella stessa direzione. Una trita immagine dell´Italia ci vorrebbe presentare come un Paese di azzeccagarbugli; e nell´evidente deformazione c´è forse un fondo di vero, nel senso che una lunga storia intellettuale e morale ci ha reso purtroppo per gran tempo familiari i cavilli e le trappole di una cultura giuridica troppo spesso malamente contigua ai voleri dei potentati politici o del dominio di classe. Ma questo ci ha anche come vaccinato: e il nostro senso comune ha imparato molto bene a distinguere una sottigliezza del diritto astrusa ma fondata, da un espediente che nasconde solo una sopraffazione. La …

"Tecnologia e pregiudizi. E' un'Asia senza ragazze", di Carla Rescia

Nella Cina non ancora rivoluzionaria si usava acconciare i maschietti come femminucce: erano preziosi e destavano la gelosia dei demoni. In vesti femminili invece perdevano ogni attrattiva ed erano salvi. Quasi tutto è cambiato da allora nel Paese tranne la convinzione che mettere al mondo una bambina sia una disgrazia. Il progresso, la politica di controllo delle nascite e la medicina, hanno dato paradossalmente una mano: se spetta un solo figlio «deve» essere maschio e contro la nascita delle femmine al tradizionale abbandono nei campi oggi si può affiancare la prevenzione: ecografia e aborto fino all’arrivo dell’erede. Una situazione che l’Accademia cinese di Scienze sociali riassume con un dato impressionante: nel 2020 in Cina ci saranno da 30 a 40 milioni di teenager maschi «spaiati». Un esercito di «guanggun», di scapoli, non per scelta ma per l’impossibilità di trovare una coetanea. Già oggi i cinesi abbienti pronti alle nozze spesso si rivolgono ai dirimpettai meno fortunati, siano cambogiani, laotiani o birmani, per trovare una sposa a buon mercato. Il problema è che non si riescono …

Registro sulle Dichiarazioni Anticipate di Volontà, il Pd dice sì

Il gruppo consiliare del Pd voterà a favore della delibera d’iniziativa popolare promossa dal Comitato Articolo 32 con due emendamenti e un ordine del giorno di accompagnamento dal titolo: Rispetto della salute e dell’autodeterminazione degli individui ovvero “no alla eutanasia e no all’accanimento terapeutico”. Nella prossima seduta del Consiglio Comunale di Modena, prevista per lunedì 8 marzo, il gruppo consiliare del Partito Democratico voterà a favore dell’istituzione del Registro Comunale delle Dichiarazioni Anticipate di Volontà (DAV) relative ai trattamenti sanitari. La delibera di iniziativa popolare era stata depositata il 22 settembre scorso, sostenuta dalle oltre 700 firme di cittadini raccolte dal “Comitato Articolo 32 per la libertà di cura”. Il primo passaggio istituzionale in Municipio è avvenuto il 24 febbraio scorso in commissione Risorse. Oltre al voto favorevole all’istituzione del registro, il gruppo consiliare del Pd presenterà due emendamenti ed un ordine del giorno, di accompagnamento alla delibera, in cui verrà illustrata nel dettaglio la propria posizione unitaria. “In vacanza di legge– dichiarano il capogruppo Paolo Trande e il segretario cittadino del Pd Giuseppe Boschini …

"Barricate contro la legge ad personam l'opposizione dà battaglia in Parlamento", di Liana Milella

Pd e Idv affilano “le armi” sul legittimo impedimento, l’ennesima legge ad personam per Berlusconi. E si preparano a uno scontro duro in aula. La legge fotocopia del lodo Alfano, ma ancora senza la necessaria copertura costituzionale, non poteva capitare nella settimana peggiore. Stretta tra la polemica sul decreto salva-liste e la manifestazione in piazza di sabato. In mezzo, al Senato, tra domani e giovedì, ci sono le 14 ore di dibattito che la maggioranza ha concesso, col parere contrario di Pd e Idv, per varare il nuovo scudo per Berlusconi. Il premier ha fretta. Incombono le udienze del processo Mediaset. “Non c’è più tempo da perdere”, ha detto ai suoi, dopo quello che è avvenuto una settimana fa, quando il tribunale di Milano ha proseguito l’udienza e non ha ammesso la richiesta di rinvio per via del consiglio dei ministri dedicato al ddl sulla corruzione. Oggi ce n’è un’altra, l’avvocato del premier Niccolò Ghedini smentisce con un secco “no” la voce insistente che gira da giorni e che ancora ieri preannunciava un possibile blitz …

«Quando restò fuori il Pd», di Toni Jop

Presto, presto: serve un volontario per spiegare a quelli del centrosinistra di Monteporzio Catone che l’Italia non ce l’ha con loro e che non sono cittadini di serie B. Auguri al volontario, ne avrà bisogno perché dovrà battersi con una realtà molto dura che lo Stato non ha provato a rimediare. Storia fantastica, meglio ascoltarla dai diretti interessati con un paio di premesse: il centrosinistra è assente dal consiglio comunale di un comune – alle porte di Roma, novemila abitanti circa – in cui era e con ogni probabilità è ancora generosa maggioranza. Nello stesso consiglio, solo rappresentanti del centrodestra, a cominciare dal sindaco che ha vinto le elezioni senza antagonisti. Cosa è successo? «Semplice – racconta l’ex sindaco di centrosinistra Roberto Buglia, leader di una coalizione rosso, verde e bianca – per un errore, abbiamo presentato le liste con un paio di timbri in meno e siamo stati esclusi dalla competizione elettorale, colpa nostra». E i ricorsi? «Aahh, in ventiquattr’ore abbiamo regolarizzato la nostra posizione – spiega – timbri e firme, rifatte tutte di …