Mese: Marzo 2010

L´università dimezza i dottorati "Inaccettabile tagliare la ricerca", di Laura Montanari

«Tagliare i dottorati significa recidere le radici della ricerca». E´ diretto Stefano Mancuso, ordinario alla facoltà di Agraria. Come il preside di Medicina, Gianfranco Gensini che sintetizza il problema in una frase: «E´ inaccettabile». L´università di Firenze è costretta a dimezzare i dottorati di ricerca per il prossimo anno. Se dal ministero non verranno aggiunte risorse, si passerà da 170 a 80 borse di dottorato triennali, poi ci saranno quelle finanziate dai privati, ma vista la crisi, anche le fondazioni bancarie non largheggeranno. Le conseguenze di tutto questo sono porte che si chiudono per studenti che non si potranno addestrare alla ricerca, è l´aria che si respira in questo tempo. Il dottorato è la terza fascia della formazione, viene dopo la laurea triennale e dopo la specialistica: in genere chi si iscrive a quei corsi impara a fare ricerca per restare negli atenei o per cercare lavoro e andare nei laboratori privati. «Cercheremo di far pesare il meno possibile questi tagli» promette il filosofo Andrea Cantini, delegato del rettore Alberto Tesi per questo settore. La …

"Giro di vite ai permessi per l'handicap. E part time più difficile per gli statali", di Felicia Masocco

Stretta ai permessi per assistere i disabili e part-time più difficile per i dipendenti pubblici, anzi per le dipendenti visto che nell’85% dei casi sono le donne a ricorrere al tempo parziale e il perché è fin troppo logico. Lo prevede il «collegato lavoro», la legge approvata mercoledì scorso di cui si è parlato per via dell’articolo 18,ma che evidentemente taglia molti altri diritti a chi lavora. Cambiano e diventano più restrittive le norme per ottenere un permesso per assistere un familiare disabile. La norma riguarda tutti i settori, pubblici e privati, ma nel mirino del ministro Renato Brunetta c’è il pubblico impiego. I dipendenti pubblici ricorrono a questi permessi 6 volte più dei colleghi il che può celare un abuso nel pubblico, (e una difficoltà a ottenerli nel privato). In ogni caso invece di punire l’abuso e i furbi, si puniscono tutti indistintamente. PART-TIME PIU’DIFFICILE Potranno ottenere il permesso previsto dalla legge 104 del 1992 i parenti fino al secondo grado (fratelli, cognati, nonni e nipoti). Gli altri non potranno più averlo, a meno …

"E' il massacro delle istituzioni ora proteggiamo il Quirinale", di Massimo Giannini

Benvenuti nella Repubblica del Male Minore. Cos’altro si può dire di un Paese che ormai, per assecondare i disegni plebiscitari di chi lo governa, è costretto ogni giorno ad un nuovo strappo delle regole della civiltà politica e giuridica, nella falsa e autoassolutoria convinzione di aver evitato un Male Maggiore? Carlo Azeglio Ciampi non trova altre formule: “La strage delle illusioni, il massacro delle istituzioni…”. Ancora una volta, l’ex presidente della Repubblica parla con profonda amarezza di quello che accade nel Palazzo. Dopo il Lodo Alfano, il processo breve, lo scudo fiscale, il legittimo impedimento, il decreto salva-liste è solo l’ultimo, “aberrante episodio di torsione del nostro sistema democratico”. Il “pasticciaccio di Palazzo Chigi” non è andato giù all’ex capo dello Stato, che considera il rimedio adottato (cioè il provvedimento urgente varato venerdì scorso) ad alto rischio di illegittimità costituzionale. E la clamorosa sentenza pronunciata ieri sera dal Tar del Lazio, che respinge il ricorso per la riammissione della lista del Pdl nel Lazio, non arriva a caso: “È la conferma che con quel decreto …

Un'altra bocciatura per il Pdl!

Il Tar del Lazio respinge il ricorso del Pdl per l’esclusione della lista dalle regionali. Letta: “Adesso faranno chiudere il Tar?” Roma e provincia off limits per il Pdl. È stata questa òa decisione della seconda sezione bis del Tar Lazio. La richiesta di sospensiva è respinta dai giudici amministrativi presieduti da Eduardo Pugliese. Nel merito si deciderà a maggio ma, la scelta dei giudici lascia intuire che nessuno di loro fosse abbastanza convinto dalle ragioni del ricorrente da sospendere l’esclusione della lista dalle elezioni regionali del 28-29 marzo decisa dall’ufficio elettorale del tribunale e, poi, dalla Corte d’Appello. E non è tutto. Anche il decreto “interpretativo”, approvato venerdì sera con un colpo di mano, a quanto pare, non servirà a nulla. Come spiegato nella sentenza “le elezioni regionali del Lazio sono disciplinate dalla legge regionale numero 2/2005″ e non dalla normativa nazionale “interpretata” dal governo. Quella legge “prevedeva la presentazione dei documenti necessari alla candidatura della lista entro le ore 12 dello scorso 27 febbraio”, ma “nel verbale dei carabinieri presenti nell’ufficio elettorale della …

“Così stiamo sfidando la crisi guardandola in faccia”, intervista a Vasco Errani

“Sono convinto che in questa regione, per le scelte che abbiamo fatto, per le grandi innovazioni che stiamo portando avanti in tutti i settori, si possa prevedere un buon risultato”. Così Vasco Errani in un’intervista al quotidiano l’Unità, a cura di Gigi Marcucci. Una chiacchierata in cui vengono affrontati i temi della politica, dell’economia e dell’attualità. Presidente Errani, questa è diventata una regione contendibile? C`è stato un indebolimento del modello emiliano? «Io ho sempre detto che tutte le volte che si va ad elezioni è una prova vera, non ci sono riserve in cui potersi riparare. Però sono convinto che in questa regione, per le scelte che abbiamo fatto, per le grandi innovazioni che stiamo portando avanti in tutti i settori, si possa prevedere un buon risultato. Guardiamo a queste elezioni con serenità. Il modello emiliano viene di solito proposto come un`idea statica. L`Emilia-Romagna è un motore di questo Paese, fa politiche di segno diverso da quelle che fa il governo. Non c`è indagine, studio, rilevazione che non ci collochi in una posizione di eccellenza …

Napolitano parla della disoccupazione «priorità» e del gap uomo-donna da superare

«Al di là di ogni differenza di modi di pensare e di posizioni politiche, è profonda tra le italiane e gli italiani la condivisione di quel patrimoni di valori e principi che si racchiude nella Costituzione repubblicana a coronamento di una lunga e travagliata esperienza storica». Lo ha detto il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano celebrando al Quirinale la festa internazionale della donna. Tra questi valori ci sono «l’impegno civile, la solidarietà, il rispetto della legalità», «valori fondanti del nostro vivere civile». Disoccupazione al centro dell’attenzione del Governo. «La disoccupazione continua a crescere e il tema del lavoro deve essere al centro dell’attività del Governo. Lo ha ricordato il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, alla cerimonia al Quirinale, «Per le donne di domani» in occasione dell’8 marzo. Le «perdite di posti di lavoro e disoccupazione devono rappresentare in generale in questo momento una delle principali preoccupazione del nostro Paese e ragione di impegno prioritario per le nostre classi dirigenti». Importante, ha detto il capo dello Stato, che a livello di Governo e di opposizione si …

Cinque in condotta, meno del previsto. "Gelmini tarocca i dati e copre i problemi", di Salvo Intravaia

Il capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera smentisce il ministro. “Ha fornito numeri incompleti: gli studenti migliorano grazie agli insegnanti”. “Il ministro tarocca i dati sugli scrutini per nascondere i veri problemi della scuola”. Secondo il capogruppo Pd in commissione Cultura alla Camera, Manuela Ghizzoni, il ministro dell’Istruzione Mariastella Gelmini una settimana fa ha fornito dati incompleti sul giro di boa del presente anno scolastico. In base ai numeri più aggiornati provenienti dall’ufficio statistica di viale Trastevere, gli studenti italiani sarebbero addirittura migliorati rispetto ad un anno fa: meno insufficienze e meno bulli. Niente, quindi, linea del rigore. Ma importanti risultati che premierebbero il duro lavoro degli insegnanti in classe, nonostante i tagli. “I dati del ministero, comparati con i risultati degli scrutini dello scorso anno, in realtà dimostrano – spiega la Ghizzoni – che le insufficienze nelle singole discipline nella scuola media sono nettamente in calo (meno 1,7%), così come registra un vero crollo il numero di ragazzini con il solo 5 in condotta”. Alla scuola media, in buona sostanza, le performance dei …