Mese: Marzo 2010

Riforma Gelmini e materie scientifiche: «Sarà una strage», di Chiara Affronte

Bologna e provincia perderanno un numero esorbitante di ore di materie scientifiche, ai licei e negli istituti. Un calo a cui, con molta probabilità, corrisponderà un taglio di docenti in quelle aree: l’ipotesi è di 150 circa. La riforma Gelmini si ripercuote sopratutto su quelle materie e, negli istituti tecnici, su quelle caratterizzanti l’indirizzo. Così, visto che l’unico aumento evidenziabile di ore scientifiche si avrà solo nei licei ribattezzati delle “scienze applicate”, Bologna non se ne accorgerà neppure, visto che la previsione è che in città solo uno scientifico potrà funzionare con questa opzione, il Copernico (gli altri probabilmente, in provincia, saranno l’Alberghetti di Imola e il Fantini di Vergato). A mettere nero su bianco i numeri un’elaborazione di dati ministeriali curata da Antonella Andracchio con il coordinamento scuole superiori e il coordinamento precari scuola di Bologna. Sotto le due torri, inoltre, riflette Andracchio – chimico con più abilitazioni in tasca – «perderà di molto la possibilià di studiare in istituti tecnici caratterizzanti ». Un esempio è l’Istituto Pacinotti, una scuola dove, ad oggi, sono …

Par condicio, il Tar boccia lo stop ai talk show

Bersani: “Viale Mazzini prenda atto e tornino i programmi”. Rizzo Nervo: “In onda le trasmissioni”. Stop al regolamento dell’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni nella parte che blocca i talk show in periodo elettorale. Il Tar del Lazio ha accolto la richiesta di Sky e Telecom Italia Media che chiedeva la sospensione del regolamento varato dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni che disciplina la par condicio in vista delle Regionali. Una regolamentazione così stringente per i talk show, da portare al loro stop nell’ultimo mese di campagna elettorale. A questo punto il cda della Rai è stato convocato in seduta straordinaria lunedì prossimo 15 marzo alle 12. Era stato il Cda infatti a decidere la sospensione dei talk show in applicazione delle regole della Vigilanza. Nella loro richiesta di sospensiva, Sky e Telecom italia aveva ricorso al Tar contro la delibera che limitava l’informazione politica durante la campagna elettorale. In questo Agcom si era mossa in analogia con quanto previsto dal regolamento per la Rai, che sottoponeva tutti i programmi di informazione alle regole della …

"Alla fine il conto arriverà", di Mario Deaglio

Quando si fa politica e si è nel mezzo di una campagna elettorale densa, come l’attuale, di incidenti di percorso, è purtroppo facile lasciarsi prendere dalla retorica e far passare in secondo piano, o addirittura maltrattare, le cifre della situazione economica. Proprio per questo si fa un giusto servizio ai lettori mettendo sobriamente a fuoco la situazione, anche se così si richiede loro di confrontarsi con le cifre, peraltro solo apparentemente aride, che pongono in luce le difficoltà oggettive di oggi. Fatto pari a 100 il valore del 2005, la produzione industriale italiana raggiunse il suo massimo pre-crisi nell’aprile 2008 con il valore di 108,9. La crisi la fece letteralmente precipitare, tanto che nel marzo 2009 si toccò il valore straordinariamente basso di 81,1 con una contrazione del 26 per cento. La risalita successiva appare troppo lenta: ha portato l’indice di gennaio al valore di 87,9, (-19 per cento rispetto ai livelli pre-crisi) e se continueremo a questa velocità ritorneremo ai livelli di anni che oggi ci sembrano dorati non prima della fine del 2013. …

"Il nord est non corre più. La crisi travolge il Veneto", di Giuseppe Vespo

Oltre 250mila persone travolte nel 2009 dalla crisi; 1.193 imprese in sofferenza; cassa integrazione quintuplicata tra il 2008 e il 2009, e tra gennaio e luglio di quest’anno 274 aziende termineranno la cig straordinariadopo aver esaurito quella ordinaria. «Non è un bel momento, non nascondiamocelo », ha ammesso pochi giorni fa a Treviso Giancarlo Galan, governatore del Veneto. I dati forniti dalla Cgil sulla regione ne sono la testimonianza. Il cuore del ricco nord-est soffre: «Non siamo abituati – ha detto il governatore – a girare le nostre strade e a non vedere su ogni fabbrica dei cartelli con la scritta “cercansi operai” o “commessi”. Non siamo abituati a leggere sui giornali i casi di qualcuno che non ce la fa ad affrontare la vita perché ha paura o di rimanere disoccupato o perché lo è diventato o perché i suoi libri sono in Tribunale». Da queste parti negli ultimi mesi sono stati 13 gli imprenditori suicidi per via della crisi. E il call center recentemente creato per dare un’aiuto immediato a chi perde il …

"Pronto un altro condono edilizio, ecco il progetto della maggioranza", di Cecilia Gentile

Un nuovo condono edilizio, con possibilità di sanare anche gli abusi commessi in aree sottoposte a vincolo ambientale e paesaggistico. Così dispone il disegno di legge presentato dal Pdl in Senato lo scorso 17 febbraio, che fa slittare i termini per la presentazione delle domande dal 10 dicembre 2004, come prescrive la legge sul condono edilizio, al 31 dicembre 2010. Se il provvedimento venisse approvato, una nuova valanga di richieste di sanatoria potrebbe inondare gli sportelli dei Comuni d’Italia, e questa volta con un’agevolazione in più per chi ha commesso l’abuso: i beni ambientali e paesistici scompaiono dalle aree intoccabili. “Una nuova legge vergogna – accusa il presidente nazionale dei Verdi Angelo Bonelli – Dopo il condono sulle liste per le regionali adesso il Pdl presenta in Parlamento un ddl per un ennesimo condono edilizio che prevede un nuovo scempio del territorio”. Il disegno di legge è stato firmato dai senatori Sarro, Nespoli, Fasano, Izzo, Giuliano, Vetrella, Compagna, Calabrò, Lauro, Pontone, De Gregorio, Esposito, Coronella e Sibilla. Sarro e Nespoli, primi firmatari, non sono nuovi …

"Arroganza al potere", intervista a Valerio Onida di Gigi Riva

Il Tar, la Commissione elettorale, il Consiglio di Stato. Il ricorso per riammettere la lista. Il ricorso contro il ricorso per riammettere la lista. Una piazza di qua, una piazza di là. Pannella per rinviare le elezioni, Bersani contrario. Il Cavaliere inferocito, Di Pietro che grida al golpe. Benvenuti a Caoslandia, cioè l’Italia del 2010. Dove va in onda l’ormai abituale scontro tra chi vorrebbe rispettare le regole e chi delle regole dice “me ne frego”. Tutto nato dal pasticcio delle liste Pdl non presentate in tempo utile. E dal rimedio peggiore del buco del decreto “interpretativo” varato dal governo e firmato da Napolitano. Che viola la Costituzione perché, dice Valerio Onida, 73 anni, presidente emerito della Consulta «impone di applicare la legge in modo diverso da come dovrebbe essere applicata». Quando l’articolo 101 della nostra Carta fondamentale recita: «La giustizia è amministrata in nome del popolo. I giudici sono soggetti soltanto alla legge». Con il decreto il potere giudiziario non è più «soggetto soltanto alla legge» ma anche alla volontà del potere esecutivo e …

"Cassazione choc: via clandestini anche se hanno figli a scuola", di Roberto Monteforte

È legittima l’espulsione del genitore clandestino, anche se i figli vanno ancora a scuola in Italia. Deve lasciare il paese, a meno che non ci siano «eventi o necessità eccezionali del bambino», che non possono essere però «l’assolvimento» dell’obbligo scolastico. Lo stabilisce la sentenza numero 5856 della Cassazione. La sicurezza prevale sul diritto allo studio e la presenza di figli minori «non può essere strumentalizzata» per «legittimare l’inserimento di famiglie straniere» irregolari in Italia. È una sentenza che fa discutere e che divide. Occorre attendere il dispositivo per valutarla appieno. C’è chi la considera contraddittoria con sentenze precedenti, attente allo sviluppo dei minori, figli di immigrati. Plaude, convinto, il centrodestra. Muovono le loro critiche il centrosinistra, le associazioni e le organizzazioni che si occupano di immigrazione, la Chiesa e non nascondono le loro preoccupazioni gli organismi internazionali. «Ritengo giusta la sentenza dei giudici. La scuola italiana è pronta ad accogliere i bambini in difficoltà e a supportarli inun percorso educativo che li prepari e li formi » commenta il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini che aggiunge: …