Mese: Marzo 2010

«Sorpasso della Lega in Veneto, il Pdl è terzo», di Roberto D'Alimonte

Elezioni regionali in Veneto: Sorpasso della Lega, il Pdl è terzo. Luca Zaia, sostenuto da Lega Nord, Popolo della libertà, Alleanza di centro L’exploit della Lega in Veneto Il sorpasso è il titolo di un celebre film, adesso è anche un evento politico. Pare che la Lega Nord sia destinata a diventare il primo partito del Veneto strappando la maggioranza relativa dei voti al Pdl. Questo dice il sondaggio Ipsos-Sole24Ore. In fondo è la cosa che interessa di più in una competizione dall’esito scontato. Infatti la vittoria di Zaia sul candidato del centrosinistra Bortolussi non poteva essere messa in dubbio. Ma il sorpasso sì. E invece dopo queste elezioni regionali è molto probabile che il Veneto avrà un doppio primato. Sarà la prima regione italiana governata da un esponente della Lega Nord e sarà anche la prima (e presumibilmente la sola) regione in cui il partito di Bossi avrà la maggioranza relativa dei voti superando il suo alleato Pdl. Se il risultato elettorale confermerà questa previsione da molti punti di vista saremo davanti ad un …

«Una questione di democrazia», di Ezio Mauro

Non è l’aspetto penale (di cui nulla sappiamo) il punto più importante dell’inchiesta dei magistrati di Trani che indaga il presidente del Consiglio, il direttore del Tg1 e un commissario dell’Authority sulle Comunicazioni. L’ipotesi di concussione verrà vagliata dalla giustizia, e certamente il capo del governo avrà modo di difendersi e di far sentire le sue ragioni, o di far pesare le norme che bloccano di fatto ogni accertamento giudiziario sul suo conto, facendone un cittadino diverso da tutti gli altri, uguale soltanto all’immagine equestre che ha di se stesso. Ma c’è una questione portata alla luce da questa inchiesta che non si può evitare e domina con la sua evidenza eloquente questa fase travagliata di agonia politica in cui si trova il berlusconismo. La questione è l’uso privato dello Stato, dei pubblici servizi creati per la collettività, della presidenza del Consiglio, persino delle Autorità di garanzia, che hanno nel loro statuto l’obbligo alla “lealtà e all’imparzialità”, per non determinare “indebiti vantaggi” a qualcuno. Siamo di fronte a una illegalità che si fa Stato, un …

"Cure palliative anche l'Italia diventa normale", di Livia Turco*

Pallium, il mantello che avvolge: questa è la radice etimologica delle cure palliative. Il mantello che avvolge la persona fragile, malata, che vive la fine della vita. Lo scopo principale delle cure palliative è quello di migliorare anzitutto la qualità della vita piuttosto che la sopravvivenza, assicurando ai pazienti e alle loro famiglie un’assistenza continua e globale. La peculiarità della medicina palliativa è il nuovo approccio culturale al problema della morte, considerata non più l’antagonista da combattere ma accettata come evento inevitabile. Da questa premessa teorica nasce una pratica clinica che pone al centro dell’attenzione non più la malattia ma la persona malata, con la sua storia, le sue relazioni umane, la sua complessa identità. La medicina delle cure palliative è, e rimane, un servizio alla salute. Non dunque una medicina per il morente e per aiutare a morire ma una medicina per l’uomo che rimane una persona vivente fino alla morte. Alla base di questa filosofia, di questo approccio olistico resta sempre il rispetto dell’essere umano sofferente, l’attenzione ai dettagli, a tutto quello che …

"Il leader pd vinciamo nella maggioranza delle regioni", intervista a Pierluigi Bersani di Goffredo De Marchis

“È finita l´epoca degli steccati ora in piazza politica e società e difenderemo Napolitano” Bersani: Berlusconi non è più in grado di offrire un futuro. «Sono tranquillo». Pierluigi Bersani non teme che la manifestazione di domani possa virare in un attacco a Napolitano per la firma del decreto salva-liste. «A Piazza del Popolo renderemo esplicito il fatto che il presidente della Repubblica non ha alcuna responsabilità in quella scelta». Non solo non è preoccupato, ma considera il raduno l´occasione per siglare la pace tra il Pd e i movimenti. I dubbi sulla partecipazione al primo corteo del popolo viola sono ormai un ricordo del passato. «Fischi a me o al partito? Non avremo questo problema. Per un motivo molto semplice: le cose cambiano. Chi prima ci chiedeva di aiutarli a protestare adesso ci chiede di portarli da qualche parte. Loro stanno maturando, ma stiamo maturando anche noi. Non vogliamo più escludere. Anzi. A me piace l´idea di mescolare la voce della politica e la voce della società civile». Questa piazza guarderà anche allo sprint delle …

Per una Scuola di qualità

Il segretario del Pd Pier Luigi Bersani ha aperto ieri i lavori di una importante iniziativa che si svolta a Reggio Emilia, città che insieme a Bologna, ha ospitato la prima giornata di mobilitazione nazionale per la scuola indetta dal Partito Democratico. Dall’11 al 24 marzo infatti si susseguiranno una serie di incontri nelle principali città d’Italia, per discutere ed affrontare le problematiche della scuola pubblica italiana. A seguire gli interventi del candidato presidente dell’Emilia-Romagna, Vasco Errani, del segretario regionale del Pd, Stefano Bonaccini e di Francesca Puglisi, responsabile Scuola Segreteria nazionale PD. La parola è stata poi data ai protagonisti della scuola stessa: insegnanti, studenti, personale tecnico, che sempre più vedono sacrificata la qualità dell’istruzione e del proprio lavoro a favore della necessità di fare cassa del Governo. Tagli insostenibili e deleteri, che hanno messo in ginocchio l’intero sistema scolastico italiano. Quella di ieri è stata inoltre un’occasione per affrontare i grandi temi che in queste settimane agitano il panorama politico e democratico del Paese. Il Segretario, ha risposto così a chi gli chiedeva …

Trani: Berlusconi, Innocenzi e Minzolini indagati "Pressioni su Tg1 e Agcom, concussione"

Il Cavaliere si è anche lamentato per la presenza di Scalfari e Mauro nel programma della Dandini. Masi al telefono: “Manco nello Zimbabwe”. Calabrò: “Nessuna censura”. Innocenzi annuncia querele. Silvio Berlusconi, il membro dell’Agcom Giancarlo Innocenzi e il direttore del Tg1 Augusto Minzolini sono indagati per concussione dalla procura di Trani, l’inchiesta è nelle mani del sostituto procuratore Michele Ruggiero. Le indagini sono state condotte dalla Guardia di Finanza. I magistrati della Procura non hanno voluto commentare la notizia: “Oggi e domani non diciamo nulla, è inutile fare domande”. Il retroscena. Il premier voleva mettere il bavaglio ad Annozero. Lo scrive oggi in prima pagina il Fatto quotidiano, citando l’inchiesta, durante la quale – in maniera del tutto casuale – sarebbero state intercettate le telefonate che dimostrerebbero le pressioni e gli interventi di Berlusconi contro la trasmissione di Santoro. Nelle intercettazioni che risalirebbero a circa tre mesi fa, legate a un’inchiesta su carte di credito e tassi di usura, si leggono, a margine del fascicolo, i nomi di Berlusconi, Giancarlo Innocenzi (membro dell’Agcom) e del …

"Gelmini mani di forbici. Genitori e studenti in piazza contro i tagli", di Maristella Iervasi

La scuola va rotoli. E lo sanno bene i genitori che sono scesi in piazza a Roma e in tutt’Italia con sciarpe “multistrato” di carta igenica. “Gelmini mani di forbici: meno ore, meno soldi, meno lavoro”, recita il cartello che porta sul petto Giovanna, insegnante dell’elementare Falcone-Borsellino. Mentre Michela, docente precaria, distribuisce “diplomi” strappando strati da un rotolo di “nefandezza”. “Così ci ha ridotto la “maestra unica” dell’istruzione”, precisa Gabriele, papà di una bimba di 8 anni che sfila in corteo con i suoi compagni di classe. La povertà della scuola italiana è talmente lampante che la carta igenica è il nuovo simbolo della protesta. “Ma nelle aule scolastiche manca pure quella, oltre tutto il resto” – si affretta a sottolineare Andrea Pioppi, maestro di italiano del 45° circolo didattico della Garbatella. Scuole in bancarotta, scuole fatiscenti. Istituti che restono in piedi solo grazie al contributo delle famiglie, che rischia però di trasformarsi in una imposizione. Per non essere costrette a chiudere i portoni in faccia agli studenti, per non consegnare le chiavi alla Gelmini …