Mese: Marzo 2010

"Ferie e retribuzioni, orario e sicurezza così si estende il rischio-arbitrato", di Roberto

Una «legge-minestrone» l´ha definita Pietro Ichino, giuslavorista, senatore del Pd. Di certo non brillano per chiarezza le nuove norme sul processo del lavoro approvate dal Parlamento. Lì c´è di tutto: dalla delega per i lavori usuranti, alla certificazione dei contratti, all´abbassamento dell´età dell´obbligo scolastico, fino all´estensione dell´arbitrato anche per le controversie riguardanti i licenziamenti, quelli protetti (almeno per una parte dei lavoratori) dall´articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. È l´arbitro il grande protagonista della nuova legge. Sarà lui a poter decidere senza possibilità di appello e secondo «equità», libero dai vincoli a tutela dei diritti previsti dalle leggi stesse. Ha scritto Tiziano Treu, ex ministro nei governi di centrosinistra, sul Diario del lavoro: «Sarebbe come ammettere che si possa rinunciare alle ferie, agli orari massimi, alle norme di sicurezza, e alla tutela dei licenziamenti ingiusti». Saranno le parti (il datore di lavoro e il lavoratore), tuttavia, a decidere se ricorrere al giudice oppure alla via arbitrale attraverso la sottoscrizione della cosiddetta “clausola arbitrale”. Un paletto è stato messo con il rinvio alle procedure previste dai …

La destra non rinuncia al bavaglio sull'informazione

Il CdA Rai dopo la sentenza del TAR rifiuta di far tornare in onda i talk show. Voto contrario e dichiarazione congiunta dei consilgieri vicini al centrosinistra. Orfini e Gentiloni: “Siiamo al suicidio della Rai”. Sono bastati solo pochi minuti al Cda della Rai per ribadire il No ai talk show politici in Tv. Cinque voti contro quattro hanno rimarcato quanto stabilito quasi un mese fa e fatto capire come la sentenza del Tar, che bocciava la censura dei dibattiti politici, fosse solo un piccolo ostacolo da non considerare. Insomma una conferma di coerenza da parte della maggioranza: senza regole e senza ritegno, ma con il bavaglio all’informazione. Matteo Orfini, responsabile Cultura e Informazione della segreteria Pd attacca: “Dalla maggioranza del Cda Rai arriva una decisione sbagliata che danneggia l’azienda e priva gli utenti di un servizio importante, specie nel periodo elettorale. La maggioranza di destra, prima in commissione di Vigilanza poi in Consiglio di amministrazione, ha messo un bavaglio all’approfondimento. Un regolamento che è stato giudicato palesemente illegittimo prima dal Tar poi dall’AgCom. Si …

"Cambia il liceo e i libri impazziscono. Editori in rivolta: stampiamo alla cieca", di Stefano Parola

“Stiamo andando sul trapezio senza rete”. Ulisse Jacomuzzi, che di mestiere stampa libri scolastici attraverso la sua Sei e che è anche presidente del gruppo degli editori del settore, usa una metafora. Lui e i suoi colleghi hanno dovuto giocare d’azzardo sul prossimo anno scolastico. Perché i testi dei ragazzi che, a settembre, faranno prima superiore li hanno preparati alla cieca: il riordino della secondaria di secondo grado è partito, gli istituti stanno raccogliendo le iscrizioni, ma cosa dovranno effettivamente studiare gli alunni ancora non si sa, perché i programmi dell’anno prossimo paiono essersi persi nei meandri del ministero dell’Istruzione. “Prima ci hanno detto che erano pronti a metà ottobre, poi a fine ottobre, poi a novembre. Ora siamo a metà marzo e ancora non ne sappiamo nulla”, spiega Michele Lessona, presidente di De Agostini Scuola. Solo ieri sono uscite le bozze delle indicazioni nazionali per il sistema dei licei, che saranno oggetto di una vasta consultazione e poi verranno riesaminati – eventualmente corretti – da un’apposita commissione per la redazione definitiva. Eppure i libri …

Non è par condicio, è un bavaglio

Il TAR del Lazio boccia il regolamento AgCom per le regionali. Bersani e Zavoli: “La RAI riveda il suo regolamento”. E per Minzolini intercettato la Bindi chiede la revoca. Le norme volute dall’AgCom per le regionali? Non si trattava di par condicio, ma di un vero e proprio tentativo d’imbavagliamento della libertà di informazione e del diritto per i cittadini di essere informati. Lo ha dimostrato il Tar del Lazio che ha bocciato il regolamento dell’Agcom per le tv commerciali, accogliendo il ricorso mosso da Sky e La7. Nella loro richiesta di sospensiva, le due emittenti avevano fatto ricorso contro la delibera che limitava l’informazione politica durante la campagna elettorale. Per il Tar i talk-show e i programmi di approfondimento possono regolarmente tenersi anche nel periodo elettorale, tenendo conto delle norme della par-condicio. L’Agcom si era mossa in analogia con quanto previsto dal nuovo regolamento emanato dal Cda Rai, che sottoponeva tutti i programmi d’informazione alle regole della comunicazione politica e prevedeva che i talk show dovessero ospitare tutti i candidati delel forze presenti in …

"Fas, ecco il bancomat del governo milioni per opere che vanno a pezzi", di Antonello Caporale

Da Como a Messina, fondi a pioggia per le aree sottoutilizzate. Denuncia di Report. E in Sicilia c´è un superingegnere onnipresente nei progetti. C´è un uomo che asfalta l´Italia. Un solo uomo che crea, progetta, a volte collauda, sempre verifica, infine inaugura. Si chiama Antonino Bevilacqua, e il suo curriculum è luce luminosa nel deserto ingegneristico italiano. É siciliano di Palermo, dunque e anzitutto la Sicilia è sua. Non si è occupato solo di 9 lotti della Palermo-Messina, ma anche di altri 2 della Siracusa-Gela. É stato progettista della Agrigento-Caltanissetta, della Ragusa-Catania-Comiso, della Circumetnea, dell´aeroporto mai realizzato di Agrigento, di un maxi lotto nel quadrilatero delle Marche, del ponte di Ortigia a Siracusa, della tratta ferroviaria Palermo-. Agrigento. É stato il direttore dei lavori della Catania-Siracusa, di 2 macrolotti della Ionica 106 e altri 2 della Salerno-Reggio Calabria, di un lotto del raccordo anulare di Roma, del passante ferroviario di Palermo. E ancora: si è occupato del ponte sul Simeto e degli svincoli autostradali di Giostra. Ma l´ingegner Bevilacqua è anche professore universitario, dal 2004 …

Terremoto 2008, il governo risponde picche

Tremonti: nessun risarcimento per i danni provocati dal sisma. La protesta degli on. Ghizzoni e Miglioli: “Sono risorse dovute”. Tremonti ha detto no: nessun risarcimento per i danni provocati dal terremoto del dicembre 2008. Questa la risposta data dal governo all’interrogazione che gli on. Ghizzoni e Miglioli hanno presentato diversi mesi fa assieme ad altri parlamentari del Pd. Il ministero dell’Economia ha espresso parere negativo all’erogazione dei 15 milioni promessi per le province di Modena, Reggio e Parma. Ma i fondi finora a disposizione sono insufficienti tenuto conto che la stima dei danni supera i 100 milioni di euro. “E’ una decisione inaccettabile – commentano i due parlamentari modenesi – si tratta di risorse dovute. Istituzioni, cittadini, volontari della protezione civile meriterebbero più rispetto per aver affrontato l’emergenza con grande responsabilità, competenza, professionalità e dignità. A questo punto – concludono Ghizzoni e Miglioli – è necessario che il nostro territorio si mostri unito ai diversi livelli istituzionali per ottenere ciò che il governo aveva garantito, per bocca del sottosegretario Bertolaso, subito dopo il sisma”. Il …

Il Cda Rai revochi la nomina di Minzolini

Pluralismo delle idee e alla libera informazione sono troppo indigeste per il direttore del Tg1. Il Pd chiede l’immediata revoca della sua nomina. Se proprio dobbiamo parlare di pettegolezzi e di gossip, allora è sicuro che il re indiscusso non è Fabrizio Corona ma Augusto Minzolini. Lui, in qualità di direttore del Tg1, stabilisce cosa mandare in onda, i tempi e i modi con cui farlo ed eventualmente metterci la faccia in un editoriale strampalato. Nel processo mediatico che ha dovuto subire perché protagonista delle intercettazioni della procura di Trani non è esce come vittima, anzi. E le parole del premier, e del consigliere dell’AgCom, Giancarlo Innocenzi su chi debba lavorare in Rai e chi debba essere oscurato, rappresentano la punta dell’iceberg di una storia talmente surreale che non può che far indignare. Ogni volta che c’è di mezzo una procura pugliese, Minzolini corre in riparo del suo datore di lavoro per definire non attendibili le intercettazioni e le prove documentate contro Silvio Berlusconi. Qualche tempo fa sul caso escort, festini a Palazzo Grazioli e …