Carpi (mo) – Circolo PD S. Marino Pranzo elettorale
circolo Pd di San Marino di Carpi (mo) con Enrico Campedelli Sindaco di Carpi Giancarlo Muzzarelli Assessore Regionale
circolo Pd di San Marino di Carpi (mo) con Enrico Campedelli Sindaco di Carpi Giancarlo Muzzarelli Assessore Regionale
Bilanci delle scuole sempre più in rosso. Scendono in campo i genitori, che chiedono non solo più risorse e il pagamento dei crediti che il ministero ha nei confronti degli istituti, ma anche che i bilanci siano scorporati. Per evidenziare come si sostengono le scuole, tra contributi locali, volontari e statali. E scoprire così che a volte i contributi dei genitori superano quelli dello stato. Il movimento parte dal Lazio con un appello-denuncia per la tutela del diritto all’istruzione e il funzionamento delle scuole, arrivato la scorsa settimana sulla scrivania del presidente del consiglio Silvio Berlusconi e dei ministri dell’istruzione Mariastella Gelmini e dell’economia Giulio Tremonti. «È la prima volta che», sottolinea Angela Nava, presidente del Cgd, « si approva un documento dei genitori presidenti d’istituto o di circolo». A termine di un’affollata assemblea a Roma, lo firmano in 89, genitori ma anche presidi e docenti dell’Asal (associazione scuole autonome del Lazio) insieme ad Age e Cgd, le associazioni dei genitori più rappresentative. Perché la crisi finanziaria delle scuole è grave e richiede un’azione comune. …
Aula Magna Liceo Muratori Viale della Cittadella, 50 – MODENA Saranno presenti: ON MANUELA GHIZZONI Capogruppo del PD alla Comissione Cultura della Camera ELENA MALAGUTI Assessore alla Scuola della Provincia di Modena ADRIANA QUERZE’ Assessore alla Scuola del Comune di Modena GIORGIO SIENA Dirigente scolastico Coordina il dibattito: CINZIA CORNIA Forum Scuola del PD
Per Palmiro Togliatti non andare alle urne era «un vizio da piccolo-borghesi». E quando Bettino Craxi nel ‘91 rivolse il celebre appello anti-referendario «andate al mare», la scelta astensionista fu connotata – anche lessicalmente – con le stigmate del disimpegno fru fru. Oggi no, tutto è diverso. Oggi si astengono trentenni colti, motivati, non di rado benestanti. Ma vagheggia l’astensione – e ne parla al cliente – anche la proprietaria del bar, la commessa, la piccola partita iva. L’astensione, che un tempo si credeva mirata solo a far male a sinistra, appare uno spettro trasversale, e popolare. È diventata un argomento di dibattito fuori dai salotti disillusi. «Io penso che sì, mai come oggi l’astensione può rappresentare una precisa opzione politica, un’opzione non demonizzabile», analizza Marco Tarchi, scienziato della politica a Firenze, da sempre privo di dogmatismi su questa materia spesso offuscata dal politically correct. Astenersi è sempre un male? «Naturalmente per ottenere un effetto significativo l’astensione dovrebbe superare un livello di guardia psicologico, raggiungere, diciamo, un terzo dell’elettorato. Se avessimo un risultato del 65 …
Giovanissimi, vicini culturalmente all’estrema destra, tra loro si definiscono «la commitiva». Questo l’identikit della banda che domenica sera ha distrutto un bar che faceva da punto di ritrovo della comunità del Bangladesh. E mandato in ospedale quattro immigrati. Preoccupa l’escalation di violenza a Roma. Ragazzini, che i carabinieri starebbero per identificare, e un’ideologia strisciante di estrema destra che si sta facendo strada tra i casermoni del quartiere romano della Magliana. Potrebbe esserci questo dietro al raid che domenica sera ha mandato all’ospedale quattro persone originarie del Bangladesh, e che ha distrutto il bar «Brothers», uno dei punti di ritrovo della comunità del Bangladesh, nonché uno dei pochi punti di luce di via Murlo, stradina laterale dove alle sei di sera (la stessa ora in cui c’è stato l’attacco) non c’è neanche un lampione acceso. Sono entrati in quindici, forse venti. Tutti maschi, alcuni molto giovani, altri più grandi. Un particolare importante: a volto scoperto. Che significa impunità, copertura del quartiere. O forse solo sfrontatezza malriposta, perché tanta tracotanza potrebbe aver accorciato il mistero: i carabinieri …
La Provincia di Bolzano chiederà al governo lo slittamento di un anno per l’applicazione in Alto Adige della riforma della scuola superiore: la decisione è stata resa nota dalla stessa giunta provinciale, attraverso un comunicato ufficiale, al termine della seduta di ieri. «La relativa normativa – si legge nella nota emessa dalla giunta di Bolzano – non è ancora entrata ufficialmente in vigore e la Provincia non riuscirebbe a disporre in tempo dei sei mesi previsti per recepire la normativa con legge propria e per redigere i nuovi programmi». E poiché i tempi per l’attuazione dei nuovi regolamenti sui nuovi istituti liceali, tecnici e superiori sarebbero troppo stretti, la giunta ha annunciato che esprimerà ufficialmente al governo «la richiesta di far slittare l’applicazione della riforma all’anno scolastico 2011/2012». L’iniziativa della provincia di Bolzano è certamente legata allo statuto speciale di cui gode. Va da sé che un problema analogo potrebbero averlo anche le altre regioni a Statuto speciale. Se così fosse si tratterebbe di una larga fetta di cittadini a cui sarebbe concesso un inizio …
Che succede con l’utero in affitto in Kerala e nel Rajasthan? L’inquietante interrogativo potrebbe dominare domenica la trasmissione «Report» di Milena Gabanelli. La quale, non potendo trasmettere gli altri servizi nel cassetto perché finiscono sempre per toccare la politica (qui c’è un deputato o un senatore, qui un ministro o un assessore…) non se la sente di mandare in onda reportage su semafori, datteri o colibrì. Ci sono le elezioni: non si parla di politica. Il Consiglio di amministrazione della Rai, invitato dal presidente della Commissione di vigilanza parlamentare Sergio Zavoli a prendere atto della sentenza del Tar e a sospendere il regolamento varato dall’Autorità garante per le comunicazioni che «interpreta» la legge sulla par condicio (70ª interpretazione in dieci anni) vietando tutti i talk show, da «Porta a Porta» ad «Annozero», ha restituito la palla: diteci voi cosa fare. Il tempo di riunirsi e forse, chissà, la palla sarà ridata al Cda. Che potrebbe chiedere lumi al Tar. E questi, vedi mai, al Consiglio di Stato. E da qui di anno in anno alla …