Mese: Marzo 2010

Carpi, il Pd incontra le associazioni di volontariato

Domani alle 17.30, presso il circolo Arci di via Tassoni, con Vecchi e Ghizzoni. Si terrà domani, venerdì 19 marzo alle 17.30, presso il Circolo Arci Giliberti di via Tassoni a Carpi l’incontro con le associazioni di volontariato promosso dal Pd. All’iniziativa partecipano la deputata Manuela Ghizzoni e Luciano Vecchi, candidato del Pd alle elezioni regionali del 28 e 29 marzo. L’iniziativa punta a raccogliere pareri e considerazioni di chi svolge attività di volontariato in città e approfondire le ripercussioni della crisi economica e sociale. “In una fase di crisi come quella che stiamo attraversando – afferma Luciano Vecchi, candidato per il Consiglio regionale – il volontariato e l’associazionismo costituiscono una risorsa sociale fondamentale, che crediamo debba essere ulteriormente valorizzata e sostenuta”. “La crisi economica ha ricadute pesantissime sulla vita quotidiana dei cittadini – ha sottolineato Manuela Ghizzoni – e chi opera nel volontariato, che si occupi di attività ricreative, sociali o culturali, è molto sensibile a ciò che sta accadendo”. “Chi svolge volontariato – concludono i due esponenti democratici – rappresenta il volto migliore …

"Nucleare, un decreto passato senza sentire le Regioni", di Alfiero Grandi

Una beffa. L’8 marzo – festa delle donne – la Gazzetta Ufficiale ha pubblicato il decreto legislativo con cui il Governo vorrebbe spingere l’Italia nell’avventura nucleare. Il d.l. attua la legge 99/2009 e tuttavia va oltre in un modo che colpisce. Questo Governo ha fatto tante chiacchiere sul federalismo ma in realtà ha approvato questo testo senza sottoporlo alle Regioni. In testa al decreto sta scritto: “Preso atto che la seduta del 27 gennaio 2010 della Conferenza Stato-Regioni non si è tenuta” e prosegue con gli altri passaggi di rito: visto, acquisito, ecc.Il Governo ha considerato non indispensabile il parere delle Regioni sul testo, forse per timore che venisse bocciato. E’ un primo schiaffo alle Regioni. Nei passaggi importanti – allo scopo di aggirare le contrarietà delle singole Regioni sulla localizzazione delle centrali – è previsto il parere della sola conferenza Stato-Regioni. Il Governo cerca di ignorare che la singola Regione è l’unica titolare del diritto di decidere sul suo territorio. In realtà il Governo sa bene che difficilmente otterrà il consenso delle Regioni e …

"Rifiuti per strada e da Napoli a Caserta torna l'emergenza, arriva il premier", di Con. Sa.

Da Roma ha già fatto sapere che oggi non intende parlare di emergenza rifiuti. “Non al presente”. Eppure lo spettro di una nuova, strisciante emergenza incombe sul ritorno di Silvio Berlusconi a Napoli. Il premier arriva in città, alle 17 di oggi, a lanciare il candidato presidente alla Regione Stefano Caldoro, che i sondaggi danno in vantaggio sullo sfidante del Pd, Vincenzo De Luca. Ma la polemica sull’immondizia che da almeno sei giorni torna ad occupare alcuni quartieri di Napoli e numerosi comuni del casertano, in seguito alle agitazioni di 1300 dipendenti che non percepiscono lo stipendio, preoccupano non poco il Cavaliere. Che proprio in Campania, al banco di prova del disastro rifiuti, battezzò la nascita del “governo del fare”. Al padiglione 6 della Mostra d’Oltremare, imponente struttura di epoca fascista alla porta occidentale della città, ad attendere il primo ministro ci saranno 5mila bandiere, oltre 300 pullman di sostenitori, un palco di dieci metri per quattro. Parallelamente, è partita la corsa contro il tempo per cancellare la crisi. Quattrocento tonnellate di immondizia sparse tra …

"Minzolini «epurator» chi non s’inchina viene silurato", di Natalia Lombardo

Promossi e bocciati. Anzi, epurati. Sono già partite al Tg1 premiazioni e punizioni sulla base della «Minzo’s list»: le firme raccolte in redazione sul documento di sostegno al direttore fatta girare la settimana scorsa da alcuni vicedirettori e caporedattori. Ma per l’errore, o la scelta, nel titolo su Mills («assolto» anziché «prescritto») l’Ordine dei Giornalisti ascolterà Augusto Minzolini venerdì 19. È stato rimosso lunedì Massimo De Strobel da capo redattore centrale al coordinamento (ruolo di controllo della line svolto per 18 anni) e sostituito dal dalemiano Leonardo Sgura. De Strobel non ha firmato il documento «pro-Minzo», Sgura sì (il Cdr del Tg1 informa che ha chiuso un vertenza per la nomina da «caporedattore ad personam»). Promossi altri due che hanno firmato: Filippo Gaudenzi caporedattore centrale con delega alla cronaca e alla redazione Internet; Mario Prignano, ex Libero assunto due mesi fa come vice caporedattore del politico, premiato a caporedattore responsabile di Internet (ancora senza redazione). Scrisse il primo titolo «Mills assolto per prescrizione» (con un doppio errore, poi il vicedirettore Ferragni lasciò «assoluzione»). «Campagna di …

"Laureati, futuro incerto: cresce la disoccupazione", di Annamaria Sersale

Il 55% dei giovani laureati vanta un periodo di stage in azienda, il triplo rispetto a quanto accadeva fino al 2000. Altro segnale positivo: molte aziende, anche di piccole dimensioni, si sono riqualificate sul mercato nazionale ed estero grazie all’impiego di giovani laureati di qualità. Ma avere una laurea in tasca ed essere giovani non basta a trovare lavoro. Il XII Rapporto fatto dal Consorzio interuniversitario “Almalaurea”, che raggruppa 60 atenei italiani, ha presentato un quadro a tinte fosche. Dall’indagine, che ha coinvolto oltre 210mila giovani, risulta che è in aumento la disoccupazione: tra i laureati triennali è passata dal 16,5 al 22%; tra chi ha conseguito il titolo magistrale il salto è stato dal 14 al 21% e tra gli specialistici a ciclo unico (medici, architetti, veterinari, ecc.) dal 9 al 15%. La disoccupazione, dunque, tra i laureati ha fatto un balzo in avanti di 6-7 punti in poco più di un anno. Presentato nella sede della Crui (Conferenza dei rettori delle università italiane), il rapporto ha coinvolto oltre 210mila laureati con una partecipazione …

"Il cinismo assoluto", di Massimo Giannini

Con un incredibile “blitzkrieg” di prima serata, effettuato come sempre in un format televisivo sicuro perché posto al riparo dalle domande vere e dunque pericolose, il presidente del Consiglio ha varcato l’ennesimo confine. La sua “intervista” al Tg2 è in realtà il livoroso comizio di un capo-popolo che, in nome del plebiscito tributatogli dagli italiani e in forza del suo potere assoluto sacro e inviolabile, è ormai pronto a tutto. Anche a stravolgere quel che resta di un equilibrio istituzionale che lui stesso ha sistematicamente “picconato” nel corso del suo avventuroso Ventennio. Perché questo ha fatto, ieri sera, Silvio Berlusconi. Per spacciarsi ancora una volta come una “vittima innocente” di fronte all’opinione pubblica, e per rilanciare le sue farneticanti accuse alle procure “scese in campo” contro di lui “dettando i modi e i tempi della campagna elettorale”, il premier non ha esitato a piegare a suo uso e consumo le parole misurate del Capo dello Stato. Altro che “tirare la giacchetta” al presidente della Repubblica: Berlusconi gli ha letteralmente strappato di dosso l’abito di “garante …