Mese: Marzo 2010

Per l’informazione libera e plurale

Si può essere per l’informazione libera, autonoma, plurale oggi in Italia? Si può dire basta a bavagli e censure quando i talk show sono oscurati dalla tv pubblica sulla quale Berlusconi invade ogni spazio? E’ sempre più difficile rompere il muro di gomma dell’informazione omologata ma è un dovere dei democratici, che sono a fianco del mondo dell’informazione libera, come ha ribadito oggi il segretario del PD, Pier Luigi Bersani, in un incontro con alcuni dei maggiori giornalisti italiani, trasmesso in diretta da YouDem. Un modo per ricordare che in Italia da anni esiste un duopolio tv che fa capo a una sola persona, Berlusconi. Sulla campagna per le regionali pesa il silenzio della RAI. La tv pubblica si è nascosta dietro il regolamento sulla par condicio bocciato dall’AgCom. E il leader del Pd incalza: “Il meccanismo e’ semplice: zittire la voce del sociale, prima che la politica, e poi occupare i Tg con telefonate, con incursioni a gamba tesa e modificando l’impalcatura della informazione. Tutto questo è una vergogna – ha detto ancora Bersani …

"Superiori, un riordino indigesto", di Franco Labella

Spicchi d’aglio: la politica scolastica e il ministro Gelmini. Perchè l’aglio? Insaporisce i cibi, ha anche proprietà curative ma può risultare leggermente indigesto: proprio come la controriforma del duo-Tremonti-Gelmini. Il professor Franco Labella è un insegnante di Diritto ed Economia in un liceo linguistico di Napoli. Contro riordino gelminiano e l’eliminazione del Diritto dalle scuole superiori italiane, il prof un anno fa, un appello in rete a cui hanno aderito oltre 2.000 persone e che è stato firmato, tra gli altri, da docenti universitari come i professori Stefano Ceccanti, Alessandro Pace e Stefano Rodotà, artisti dal forte impegno civile come Moni Ovadia ed esponenti della società civile impegnati nella difesa della legalità e nella lotta alla criminalità organizzata come Rita Borsellino, Don Tonino Palmese e Giovanni Impastato. Inoltre, nel marzo del 2009 Labella ha fondato il Coordinamento nazionale dei docenti di Diritto e Economia, che raccoglie oltre 150 docenti di 17 regioni e di cui è attualmente è il Coordinatore nazionale. Gli Spicchi, però, sono opera del solo prof. Labella e non coinvolgono il Coordinamento …

"La sfida del lavoro ignorata dal governo", di Massimo Riva

A fine 2009 ben 2.145.000 persone erano alla ricerca di occupazione: circa 370mila in più rispetto all´anno precedente. E ciò perché – certifica l´Istat – il numero degli occupati è sceso a poco meno di 23 milioni con un calo di 428mila unità. In termini crudi significa che una porzione sempre più consistente della società italiana sta perdendo la principale fonte di sopravvivenza insieme a quella pienezza dello stato di cittadino che è sancita nel primo articolo della Carta costituzionale. Altro, dunque, che le guasconate governative sul peggio della crisi ormai alle spalle. Come avevano previsto tutti gli osservatori dotati di normale buon senso, proprio ora con i primi e fragili segnali di ripresa ecco arrivare i peggiori contraccolpi sul fronte dell´occupazione. Licenziano le imprese che la difficile congiuntura economica ha messo ai margini del mercato e costretto alla chiusura, ma licenziano anche quelle che per reggere alla sfida stanno comunque ridimensionando il perimetro della loro produzione e di conseguenza anche i posti di lavoro. Ad aggravare il quadro va soggiunto che in una prima …

"Gita di classe", di Massimo Gramellini

Un istituto di Pordenone ha organizzato le vacanze-studio degli allievi sulla base del loro reddito: la fascia alta a Londra in un buon albergo, la fascia bassa a Monaco in una pensione abitata dai pidocchi. Faremo causa all’agenzia di viaggi, ha detto il preside, come se il problema fossero i pidocchi. Il problema è aver avuto l’idea di separare i ricchi dai poveri, riproducendo persino in una gita scolastica, emblema della comunità conviviale, quelle differenze sociali che all’interno della scuola semplicemente non devono esistere. Ma cosa ci sta succedendo? In poco più di una generazione siamo passati dall’egualitarismo diseducativo del «sei politico» al calpestamento di ogni sensibilità e del significato stesso di scuola pubblica. Leggevo con gli occhi sbarrati le spiegazioni del sindaco e dell’assessore, entrambe donne ed entrambe giovani, di quel Comune vicentino che l’altro ieri non ha servito il pranzo a nove bimbi dell’asilo nido perché i genitori non pagano la retta. Mica possiamo darla vinta ai furbi, spiegavano le due amministratrici. Giustissimo, e allora denunciateli. Ma senza smettere di garantire ai figli …

"Riforma Gelmini. A pensar male si fa peccato…", di Marco Cattaneo*

E se un giorno di questi i ricercatori delle università italiane incrociassero le braccia, non in assoluto, ma decidendo semplicemente di sospendere la didattica? Non è un’ipotesi peregrina, ma sarebbe un disastro. Perché i ricercatori sono all’incirca il 40 per cento del corpo docente delle università italiane. Corpo docente, sì, perché tengono corsi, tanti corsi, spesso a costo zero per l’università, anche se percepiscono uno stipendio decisamente inferiore a quello degli associati (o se preferite “professori di seconda fascia”). In teoria, non sarebbe il loro mestiere. Eppure si fanno carico anche della didattica. Quando gli ho chiesto quanto si percepisce per un corso (che non comporta solo le ore di lezione, ma anche la preparazione e i relativi esami), un caro amico mi ha risposto così: “Non c’è una “tariffa” fissa, perché dipende solo da quanti soldi ci sono in cassa. Io ad esempio faccio un corso (60 ore) per 600 euro e altri due (120 ore) gratuiti. Con annessi esami, ovviamente. La regola dalle mie parti è che un ricercatore prima si fa un …

Fosse Ardeatine, il dovere della memoria

Napolitano in occasione del 66°anniversario della strage: “Rispettare la Costituzione e le istituzioni”. Delegazione PD partecipa alla commemorazione Ricorre oggi il 66° anniversario dell’ eccidio delle Fosse Ardeatine, il massacro compiuto a Roma dalle truppe di occupazione della Germania nazista il 24 marzo 1944, ai danni di 335 civili e militari italiani, come atto di rappresaglia in seguito a un attacco partigiano, per cacciare le truppe di invasori tedeschi, avvenuto il giorno prima in via Rasella. Per la sua efferatezza e per le tragiche circostanze che portarono al suo compimento, è diventato l’evento simbolo della violenza nazista durante il periodo dell’occupazione in Italia. Per non dimenticare, per non ripetere gli errori del passato, per riflettere sulle lezioni che la storia impartisce, il Partito Democratico, con le sue delegazioni, ricorda questa giornata in tutta Italia. A Roma, dove è avvenuta la strage, Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha deposto oggi una corona di fiori davanti alla lapide che ricorda i martiri delle Fosse Ardeatine. Durante la cerimonia di commemorazione dell’eccidio sono intervenuti tra gli altri, …

I dati della Commissione d'inchiesta presieduta dal senatore Ignazio Marino «In regione sanità migliore»

È sicuramente “perfettibile”, ma l’Emilia-Romagna è comunque “la prima in Italia” dal punto di vista della sanità. Lo afferma Ignazio Marino, senatore del Pd e presidente della Commissione parlamentare d’inchiesta sull’efficacia e l’efficienza del Servizio sanitario nazionale, nei giorni scorsi a Bologna per un’iniziativa elettorale. Marino cita alcuni dei dati raccolti in un anno di indagine fatta dalla sua commissione su tutte le Ausl italiane e che a breve dovrebbe essere pubblicata. Sono stati utilizzati 34 indicatori, spiega Marino, e il risultato è che «in Emilia-Romagna il sistema sanitario funziona benissimo, anche se è perfettibile». La regione, ad esempio, ha il primato per quanto riguarda il tasso di ospedalizzazione, che «più è alto più vuol dire che si lavora male». In Italia ogni mille abitanti vengono ricoverati 193 malati, mentre in Emilia-Romagna il tasso di ospedalizzazione è fermo a 169 su mille, «il più basso del Paese». La Campania, invece, che è al livello più alto, ricovera 235 persone ogni mille, pur avendo la popolazione con l’età media più bassa in Italia. Un altro primato …