Giorno: 29 Marzo 2010

Boom del grillini in Emilia Romagna: il candidato under 30 sfiora il 7%

Dopo l’astensionismo, piccola grande vittoria della cosiddetta “antipolitica” capitanata da Beppe Grillo: snobbato dai politici di razza, lontano da televisioni e giornali, il comico ha fatto a modo suo ed è sceso in piazza, quella reale e quella virtuale. I media non hanno prestato particolare attenzione al suo Movimento a cinque stelle ma in queste ore si profila un colpaccio. In Emilia è addirittura boom per il suo candidato Giovanni Favia, nato nel 1981, che vola al 7%. «Sono soddisfatto ma sinceramente ce lo aspettavamo perchè ai nostri banchetti la gente si fermava e chiedeva mentre quelli del Pd e Pdl erano mezzi vuoti». Così Giovanni Favia, candidato alla presidenza della Regione Emilia Romagna per il Movimento 5 stelle-lista Grillo, commenta l’exploit elettorale che lo vede al 6,9% quando sono state scrutinate 3.698 sezioni su 4.513. «Il vero voto di protesta è quel 10% che non è andato a votare» prosegue Favia, precisando che «la gente ha visto che noi non siamo l’antipolitica, ma vogliamo fare la politica vera e lo possiamo fare anche all’opposizione». …

Elezioni 2010, dalle 15 urne chiuse (aggiornamento in tempo reale)

Circa 41 milioni di italiani sono stati chiamati a rinnovare 13 amministrazioni regionali, quattro provinciali e 460 comunali. In forte calo l’affluenza, un dato che preoccupa entrambi gli schieramenti politici 21:54 Spoglio reale: Emma Bonino aò 50.03%, Polverini 49.40% Spoglio reale: quando lo scrutinio nel Lazio ha superato i due terzi, meno di un punto separa Emma Bonino da Renata Polverini.I dati del Viminale relativi a 3.461 sezioni su 5.266 assegnano a Emma Bonino il 50,03% e a Renata Polverini il 49,40%. 21:51 Migliavacca (Pd): “Avanziamo di 2-3 punti rispetto europee 2009” Maurizio Migliavacca (Pd): “Il Pd avanza sensibilmente rispetto alle europee del 2009, di 2-3 punti”. 21:48 Finocchiaro: “La vittoria delle Lega stravolge equilibri nel Pdl” Anna Finocchiaro (Pd): “La stravittoria della Lega stravolge l’equilibrio tra Pdl e Lega. Poi ha definito “soddisfacente” il risultato del Pd, che ha finora conquista sette regioni. “Se poi ne arrivano altre due – ha concluso – sarà ancora più soddisfacente”. 21:46 Liguria: Biasotti telefona a Burlando: “Auguri, presidente” Sandro Biasotti, candidato del centro destra in Liguria, ha …

"Macchè lamentosi, a chiedere soldi siamo costretti", di Maristella Iervasi

Per una scuola come la mia, con ottocento studenti frequentanti, se fossimo in Svezia riceveremmo 4milioni e 700mila euro». Ma siamo in Italia e l’istruzione pubblica è ridotta a Cenerentola. Al liceo Classico “Socrate” di Roma, nel popolare quartiere della Garbatella, la dirigente – professoressa Gabriella de Angelis – è costretta suo malgrado a chiedere un contributo di cento euro alle famiglie per tirare avanti. Una “tassa” per il funzionamento che altrove è di 150euro l’anno e da volontaria sta sempre di più diventando un “obolo” obbligatorio. Il motivo di tutto questo? Le casse vuote delle scuole e la perenne “sofferenza” degli istituti scolastici che avanzano dallo Stato crediti per milioni di euro che il governo continua a negare. I fondi arrivano solo per le private, la pubblica è stata messa in mutande. Ma la Gelmini, “maestra unica” dell’Istruzione, bacchetta i presidi e fare promesse che suonano come propaganda. Come l’ultimo “verbo” diffuso dalle colonne del Messaggero: «I presidi con troppa leggerezza chiedono contributi alle famiglie.Sono contraria, va evitata questa prassi lamentosa. La scuola è …

"Non ci saranno più né sedi né insegnanti", di Mario Pirani

Un fenomeno assai allarmante, di cui in questa rubrica riassumo i termini, mi viene segnalato dal professor Mario Sechi, ordinario di letteratura italiana moderna all´ateneo barese, impressionato dalla martellante campagna pubblicitaria, lanciata da una università telematica nella sua città e verosimilmente anche altrove. L´università in questione – denominata E-Campus – risulta istituita con un decreto ministeriale del gennaio 2006, con sede operativa a Novedrate in Brianza e con sedi decentrate a Roma, Messina e Bari. Altre 8 università telematiche private, risultano a tutt´oggi registrate. L´allarme di alcuni docenti più avvertiti nasce dal carattere della campagna pubblicitaria, imperniata su due principali argomenti: I) il «superamento» del concetto di frequenza dei corsi da parte degli studenti; II) l´efficacia in termini di produttività del metodo didattico e-learning (apprendimento elettronico) assistito. Quanto al primo punto, si tratta di un ribaltamento radicale del principio formativo su cui tutta la storia dell´università europea ha operato per secoli: vale a dire il principio della vita comunitaria di docenti e studenti, in ambienti adatti a stimolare lo scambio e il confronto delle conoscenze …

Galan: «Il Veneto è stato venduto. La Lega arriverà al 9%»

Il Veneto è stato «venduto», «non pretendevo di fare per la quarta volta il governatore, ma passare il testimone a uno degli assessori del Pdl che hanno lavorato meglio in questi anni: Renato Chisso o Fabio Gava, che ha portato la sanità veneta al primo posto in Italia». A parlare così, intervistato dal Corriere della Sera, è Giancarlo Galan, l’ormai ex governatore veneto che ha vissuto con sofferenza la mancata ricandidatura in Regione. «I primi sentori che qualcosa non andava li ho avuti una settimana prima del matrimonio con Sandra», a giugno scorso, «poi le cose sembravano essersi aggiustate», spiega, con «Berlusconi che aveva detto che chi prendeva un voto in più alle Europee avrebbe avuto la presidenza della Regione». «Noi del Pdl – aggiunge – qui in Veneto abbiamo fatto un bel passo in avanti. Se a queste elezioni il centrodestra può attestarsi attorno al 60% un pò di merito mi sembra di averlo. Ma nessuno, tra i veneti che contano a Roma del mio partito, ha inteso dirmi grazie». Galan punta il dito …

"Maturità, doppia tassa", di Flavia Amabile

Una doppia tassa sulla maturità finora non si era ancora sentita, ma nelle scuole ormai ci si è abituati a tutto. Non è più come anni fa, quando per frequentare un istituto pubblico bastava pagare il bollettino dell’iscrizione di qualche decina di euro, quello della mensa più o meno analogo, e non molto di più per un anno intero. Ora a scuola si va con il tariffario. Consulti una delle pagine dei siti e sembra di guardare il link ad un albergo o un centro benessere: tutto (o quasi) si paga, dal ritiro del diploma alle lettere ricevute a casa, dai corsi di recupero all’esame di maturità per i privatisti per il quale i prezzi possono aumentare anche di dieci volte rispetto a quelli praticati agli alunni interni. E’ la crisi, è l’effetto dei tagli di Tremonti, e di un miliardo di euro tra supplenze e fondi per il funzionamento ordinario che le scuole hanno anticipato e che ora il ministero fa finta di non dover restituire alle scuole, spiegano i sindacati e politici dell’opposizione. …

"La democrazia svuotata", di Aldo Schiavone

Il primo risultato elettorale: il forte astensionismo. Segno (ulteriore) di crisi della politica dei partiti, e segno di crisi della democrazia tout court. Quel che si temeva sta purtroppo accadendo, e in una misura che sembra assai grave. Le astensioni dal voto crescono – talvolta in modo impressionante – in ogni regione: sette punti in meno sono un´autentica voragine. Il Paese è stanco, infastidito, preoccupato, deluso e in molti – troppi – stanno decidendo di allontanarsi dalle urne. È inutile nascondersi dietro l´alibi dell´inevitabile adeguamento a un astensionismo presente in tutte le consultazioni elettorali dell´occidente più avanzato. Noi eravamo sempre stati in controtendenza – più o meno accentuata – rispetto a un simile dato: e la novità di queste ore non promette nulla di buono. È il segno di un disagio tutto italiano – una lucida disaffezione, una calcolata risposta a una deriva giudicata evidentemente insopportabile – che merita molta attenzione. I risultati che tra poco conosceremo non potranno cancellare, comunque, l´imponenza del fenomeno: qualcosa di più di un primo campanello d´allarme – un autentico …