Giorno: 21 Marzo 2010

«Ritorno a L'Aquila, città fantasma che fatica a trovare il suo domani», di Michele Brambilla

In città si lavora ancora per la messa in sicurezza degli edifici Un anno dopo il sisma: il centro è morto, negozi chiusi, macerie Ci siamo dimenticati dell’Aquila, o almeno abbiamo pensato che da quelle parti le cose andassero, se non bene, molto meglio. Abbiamo visto in tv la consegna delle casette antisismiche, la gente sorridente, abbiamo sentito la canzone che dice domani è già qui, e di nuovo la vita sembra fatta per te. Così ci siamo distratti. Ma L’Aquila è una città fantasma, e il domani chissà quando arriverà. Il centro – che sono 170 ettari, e che di fatto è tutta L’Aquila: il resto sono 63 frazioni sparse qua e là – è morto. Non c’è una sola casa abitata. Quelle poche rimaste agibili non possono riaprire perché mancano i servizi – l’acqua, il gas – e perché c’è sempre il rischio che crolli qualche edificio accanto. Quattro milioni di tonnellate di macerie attendono di essere portate via. Si lavora, non è che non si lavori: ma gli operai, i vigili del …

«Una bella piazza, un pessimo discorso», di Eugenio Scalfari

Ho aspettato il discorso di Berlusconi sul palco di piazza San Giovanni prima di scrivere queste righe. Pensavo che avesse in serbo qualche idea nuova, qualcuna delle sue promesse elettorali – per altro mai mantenute – che sorprendesse il Paese e spiazzasse l’opposizione. E intanto, mentre si attendeva l’arrivo sul palco del Capo dei Capi, il Capopopolo, il Capopartito, il Capo del governo, ho guardato la piazza, le facce della gente, le loro parole ai microfoni delle televisioni. Le facce erano pulite, serene, allegre. Doveva essere una festa, la festa dell’amore verso tutti, verso gli altri; una festa di popolo con le sue idee, i suoi bisogni, le sue speranze, come ce ne sono in tutte le piazze democratiche di questo mondo. Così era stato detto dagli organizzatori e così sembravano aspettarsi i partecipanti. Ma poi è arrivato lui e l’atmosfera è cambiata. Le gente allegra è diventata tifoseria, quella che inveisce contro i giocatori avversari e contro gli arbitri ai quali è affidato il rispetto delle regole di gioco. Una piazza, sia pure affollata, …

«Chi ha scritto le indicazioni nazionali per l'insegnamento di Matematica nei Licei non le ha neppure rilette», di Mario Piemontese

Il 15 marzo sul sito del MIUR è stata pubblicata la bozza delle Indicazioni nazionali per i Licei. Ho dato un’occhiata a quelle per l’insegnamento di Matematica e ho scoperto alcune cose divertenti. I documenti sono 4 (tra parentesi il numero di ore settimanali per ogni anno): uno per il Liceo scientifico (5, 5, 4, 4, 4), un secondo per il Liceo scientifico opzione scienze applicate (5,4, 4,4,4), un terzo per i Licei classico (3, 3, 2, 2, 2), scienze umane (3, 3, 2, 2, 2), scienze umane opzione economico sociale (3, 3, 3, 3, 3), musicale e coreutico (3, 3, 2, 2, 2), e infine un quarto per il Liceo Artistico (3, 3, 2, 2, 2). Il primo e il secondo sono praticamente identici nonostante nel piano di studi dell’opzione dello scientifico sia prevista in seconda un’ora in meno a settimana. Nel secondo, rispetto al primo, compare qua e là qualche riferimento più esplicito a Informatica che non giustifica comunque la necessità di un documento a parte. Anche il terzo e il quarto sono …

Lega taglia 180 milioni per interventi

”La Lega usa il Po per dividere il Paese ma alla fine lo abbandona”: lo affermano in una nota i deputati del Pd che oggi, a bordo del pullman del partito, hanno visitato l’area golenale di Occhiobello (Rovigo). Denunciando la scelta del Governo di tagliare 180 milioni di euro ”che servivano a finanziare il progetto voluto da tutte le province che si affacciano sul fiume, dal Piemonte all’Adriatico”, i deputati Pierpaolo Baretta, Alessandro Naccarato, Delia Murer, Rodolfo Viola e Paolo Giaretta aggiungono che ”Luca Zaia, come ministro di questo Governo, è uno dei principali responsabili di questo scippo. Altro che autonomia – concludono – è l’ennesima scelta centralista del governo Berlusconi”.

Il partito dell'amore riempie la piazza d'odio. E ricatta gli abruzzesi

Il mondo alla rovescia in scena a San Giovanni a Roma. Slogan contro il PD e la Bonino, e poche persone nonostante la lettera intimidatoria di Denis Verdini agli abruzzesi: “In piazza per riconsocenza a Silvio che vi ha dato le case”. Fai girare con mobilitanti.it la denuncia del PD- In piazza San Giovanni a Roma abbiamo visto manifestanti portare in testa copricapo inneggiati al Partito dell’amore, ma gli striscioni e i cori a cui partecipavano dicevano altro. Diversi attacchi al PD, ad Emma Bonino, Michele Santoro (“fascista” e “mafioso”), Giovanni Floris. Striscioni contro il Tar che non ha ammesso la lista Pdl alle regionali del Lazio, accuse al Pd di “rubare voti”. Un coro di fischi, insulti e incitazioni tipo “Buttati di sotto” contro un residente di via Labicana “reo” di assistere alla manifestazione dalla propria finestra esponendo una maglietta viola. Un gruppo di manifestanti intonava “Faccetta Nera”. “Oggi va in scena il mondo alla rovescia : un governo che va in piazza e protesta contro l’opposizione, invece di parlare delle soluzioni che deve …