Giorno: 17 Marzo 2010

"Così la crisi pesa sulla salute degli italiani Anche il dentista è un lusso", di Adele Sarno

Meno di due famiglie su cinque si sono potute permettere l’anno passato le cure ododontoiatriche. Cresce il consumo di pasta e pane mentre si risparmia sulla frutta e la verdura, troppo cari. Il boom di antidepressivi l’unica cosa che accomuna tutte le regioni. Sono i dati del Rapporto Osservasalute 2009 che disegnano un’Italia più povera, che continua a invecchiare e cresce solo grazie agli immigrati Il dentista è diventato un lusso, a tavola si mangia più pane e meno frutta, il consumo di farmaci antidepressivi è triplicato. Sono alcuni degli effetti che la crisi economica ha provocato sulle abitudini degli italiani, soprattutto sulle fasce deboli della società. E’ questo il dato di fondo che emerge dalla settima edizione del Rapporto Osservasalute (2009), un’analisi dello stato di salute della popolazione e della qualità dell’assistenza sanitaria nelle regioni italiane. Il rapporto è pubblicato dall’Osservatorio nazionale sulla salute dell’università Cattolica di Roma e coordinato da Walter Ricciardi, direttore dell’Istituto di igiene della facoltà di Medicina e chirurgia. Lo studio rivela come e quanto abbia pesato sulle famiglie la …

Salvaliste a un soffio dalla bocciatura alla Camera. Salvato dalle assenze nell'Udc. Franceschini furioso con i centristi

L’Udc salva il decreto “salvaliste”. E’ stato solo grazie alle assenze nel gruppo dei centristi che oggi alla Camera la maggioranza è riuscita a bocciare le tre pregiudiziali di costituzionalità presentate dalle opposizioni. La Camera le ha bocciate con 259 voti a favore contro 272, sei solo in più della maggioranza richiesta. «Una maggioranza risicata», commenta Bersani. E il capogruppo del Pd Franceschini, che in questi giorni aveva lavorato di concerto con tutte le opposizioni per garantire una presenza parlamentare massiccia contro il decreto, è furioso con i centristi. Al termine della votazione, ha sbattuto un pugno sul banco e ha scaraventato a terra il fascicolo del provvedimento. Poi si è sfogato con i vertici dell’Udc: «Se fossimo riusciti a bocciare quel decreto oggi, per il Pdl la campagna elettorale si sarebbe messa male», ha tuonato. Dei 39 deputati dell’Unione di centro, solo ventidue hanno votato. Degli altri 17, due erano in missione: il leader Pier Ferdinando Casini e il presidente Rocco Buttiglione. Quindici invece i deputati che non hanno partecipato al voto e tra …

"La serrata del signor Tv", di Massimo Gramellini

A dieci giorni dal voto, la politica riempie i teatri e irrompe sul web, ritorna al passato e va nel futuro, ma diserta malinconicamente il presente: la televisione. Una situazione surreale, come se alla vigilia dei Mondiali chiudesse la Domenica Sportiva. Chiunque osservi la scena da una prospettiva più evoluta della nostra, per esempio dallo Zimbabwe, vedrà conduttori televisivi che trasferiscono i talk show nelle piazze e politici in preda alla sindrome di invisibilità che chiamano i giornali per proporre e in qualche caso elemosinare interviste sui siti. Sempre dallo Zimbabwe ci fanno notare il paradosso del direttorissimo del telegiornale governativo, che è appena andato a spiegare le proprie ragioni su Internet, partecipando al programma online di uno dei grandi epurati della tv, Enrico Mentana. È un sistema rovesciato, l’effetto della scelta spaventata di una vecchia volpe che controlla lo schermo ma non riesce più a governarlo e perciò decide di spegnerlo. Berlusconi è e rimane il comunicatore di un mondo di cieli azzurri e bimbi sorridenti, il mondo dei rampanti Anni 80, il suo …

"Perchè l'Italia ha bisogno di Womenomics", di Daniela Del Boca

Tradizionalmente l’auspicio di una maggiore integrazione delle donne nel mondo del lavoro si fonda su principi di equità. Ora alcuni saggi sostengono che la valorizzazione delle donne risponde anche a criteri di efficienza economica. Un approccio particolarmente interessante per l’Italia, dove la partecipazione femminile è assai scarsa, le donne difficilmente arrivano ai vertici di aziende e istituzioni e anche la fertilità è bassa. Politiche e interventi che sostengano le scelte di lavoro e di famiglia possono far bene anche al nostro Pil. Nell’ultima settimana sono usciti due libri dal titolo molto simile: Rivoluzione Womenomics e Womenomics. (1) Di che cosa si tratta? DONNE ED ECONOMIA La womenomics è stata introdotta da Kathy Matsui, analista di Goldman Sachs, e ripresa dall’Economist per definire la tesi che motiva l’esigenza di una maggior integrazione delle donne nell’economia non in base solo aprincipi di equità, ma anche in base a principi di efficienza economica. Fino a qualche anno fa, la maggior parte degli interventi a favore di una maggiore integrazione delle donne nel mondo del lavoro si appellava ai …