Giorno: 16 Marzo 2010

"La banda razzista della Magliana", di Cinzia Gubbini

Giovanissimi, vicini culturalmente all’estrema destra, tra loro si definiscono «la commitiva». Questo l’identikit della banda che domenica sera ha distrutto un bar che faceva da punto di ritrovo della comunità del Bangladesh. E mandato in ospedale quattro immigrati. Preoccupa l’escalation di violenza a Roma. Ragazzini, che i carabinieri starebbero per identificare, e un’ideologia strisciante di estrema destra che si sta facendo strada tra i casermoni del quartiere romano della Magliana. Potrebbe esserci questo dietro al raid che domenica sera ha mandato all’ospedale quattro persone originarie del Bangladesh, e che ha distrutto il bar «Brothers», uno dei punti di ritrovo della comunità del Bangladesh, nonché uno dei pochi punti di luce di via Murlo, stradina laterale dove alle sei di sera (la stessa ora in cui c’è stato l’attacco) non c’è neanche un lampione acceso. Sono entrati in quindici, forse venti. Tutti maschi, alcuni molto giovani, altri più grandi. Un particolare importante: a volto scoperto. Che significa impunità, copertura del quartiere. O forse solo sfrontatezza malriposta, perché tanta tracotanza potrebbe aver accorciato il mistero: i carabinieri …

"Superiori, Bolzano chiede il rinvio della riforma", di G. V.

La Provincia di Bolzano chiederà al governo lo slittamento di un anno per l’applicazione in Alto Adige della riforma della scuola superiore: la decisione è stata resa nota dalla stessa giunta provinciale, attraverso un comunicato ufficiale, al termine della seduta di ieri. «La relativa normativa – si legge nella nota emessa dalla giunta di Bolzano – non è ancora entrata ufficialmente in vigore e la Provincia non riuscirebbe a disporre in tempo dei sei mesi previsti per recepire la normativa con legge propria e per redigere i nuovi programmi». E poiché i tempi per l’attuazione dei nuovi regolamenti sui nuovi istituti liceali, tecnici e superiori sarebbero troppo stretti, la giunta ha annunciato che esprimerà ufficialmente al governo «la richiesta di far slittare l’applicazione della riforma all’anno scolastico 2011/2012». L’iniziativa della provincia di Bolzano è certamente legata allo statuto speciale di cui gode. Va da sé che un problema analogo potrebbero averlo anche le altre regioni a Statuto speciale. Se così fosse si tratterebbe di una larga fetta di cittadini a cui sarebbe concesso un inizio …

"Fuga dalle responsabilità", di Gian Antonio Stella

Che succede con l’utero in affitto in Kerala e nel Rajasthan? L’inquietante interrogativo potrebbe dominare domenica la trasmissione «Report» di Milena Gabanelli. La quale, non potendo trasmettere gli altri servizi nel cassetto perché finiscono sempre per toccare la politica (qui c’è un deputato o un senatore, qui un ministro o un assessore…) non se la sente di mandare in onda reportage su semafori, datteri o colibrì. Ci sono le elezioni: non si parla di politica. Il Consiglio di amministrazione della Rai, invitato dal presidente della Commissione di vigilanza parlamentare Sergio Zavoli a prendere atto della sentenza del Tar e a sospendere il regolamento varato dall’Autorità garante per le comunicazioni che «interpreta» la legge sulla par condicio (70ª interpretazione in dieci anni) vietando tutti i talk show, da «Porta a Porta» ad «Annozero», ha restituito la palla: diteci voi cosa fare. Il tempo di riunirsi e forse, chissà, la palla sarà ridata al Cda. Che potrebbe chiedere lumi al Tar. E questi, vedi mai, al Consiglio di Stato. E da qui di anno in anno alla …

"Ferie e retribuzioni, orario e sicurezza così si estende il rischio-arbitrato", di Roberto

Una «legge-minestrone» l´ha definita Pietro Ichino, giuslavorista, senatore del Pd. Di certo non brillano per chiarezza le nuove norme sul processo del lavoro approvate dal Parlamento. Lì c´è di tutto: dalla delega per i lavori usuranti, alla certificazione dei contratti, all´abbassamento dell´età dell´obbligo scolastico, fino all´estensione dell´arbitrato anche per le controversie riguardanti i licenziamenti, quelli protetti (almeno per una parte dei lavoratori) dall´articolo 18 dello Statuto dei lavoratori. È l´arbitro il grande protagonista della nuova legge. Sarà lui a poter decidere senza possibilità di appello e secondo «equità», libero dai vincoli a tutela dei diritti previsti dalle leggi stesse. Ha scritto Tiziano Treu, ex ministro nei governi di centrosinistra, sul Diario del lavoro: «Sarebbe come ammettere che si possa rinunciare alle ferie, agli orari massimi, alle norme di sicurezza, e alla tutela dei licenziamenti ingiusti». Saranno le parti (il datore di lavoro e il lavoratore), tuttavia, a decidere se ricorrere al giudice oppure alla via arbitrale attraverso la sottoscrizione della cosiddetta “clausola arbitrale”. Un paletto è stato messo con il rinvio alle procedure previste dai …

La destra non rinuncia al bavaglio sull'informazione

Il CdA Rai dopo la sentenza del TAR rifiuta di far tornare in onda i talk show. Voto contrario e dichiarazione congiunta dei consilgieri vicini al centrosinistra. Orfini e Gentiloni: “Siiamo al suicidio della Rai”. Sono bastati solo pochi minuti al Cda della Rai per ribadire il No ai talk show politici in Tv. Cinque voti contro quattro hanno rimarcato quanto stabilito quasi un mese fa e fatto capire come la sentenza del Tar, che bocciava la censura dei dibattiti politici, fosse solo un piccolo ostacolo da non considerare. Insomma una conferma di coerenza da parte della maggioranza: senza regole e senza ritegno, ma con il bavaglio all’informazione. Matteo Orfini, responsabile Cultura e Informazione della segreteria Pd attacca: “Dalla maggioranza del Cda Rai arriva una decisione sbagliata che danneggia l’azienda e priva gli utenti di un servizio importante, specie nel periodo elettorale. La maggioranza di destra, prima in commissione di Vigilanza poi in Consiglio di amministrazione, ha messo un bavaglio all’approfondimento. Un regolamento che è stato giudicato palesemente illegittimo prima dal Tar poi dall’AgCom. Si …

"Cambia il liceo e i libri impazziscono. Editori in rivolta: stampiamo alla cieca", di Stefano Parola

“Stiamo andando sul trapezio senza rete”. Ulisse Jacomuzzi, che di mestiere stampa libri scolastici attraverso la sua Sei e che è anche presidente del gruppo degli editori del settore, usa una metafora. Lui e i suoi colleghi hanno dovuto giocare d’azzardo sul prossimo anno scolastico. Perché i testi dei ragazzi che, a settembre, faranno prima superiore li hanno preparati alla cieca: il riordino della secondaria di secondo grado è partito, gli istituti stanno raccogliendo le iscrizioni, ma cosa dovranno effettivamente studiare gli alunni ancora non si sa, perché i programmi dell’anno prossimo paiono essersi persi nei meandri del ministero dell’Istruzione. “Prima ci hanno detto che erano pronti a metà ottobre, poi a fine ottobre, poi a novembre. Ora siamo a metà marzo e ancora non ne sappiamo nulla”, spiega Michele Lessona, presidente di De Agostini Scuola. Solo ieri sono uscite le bozze delle indicazioni nazionali per il sistema dei licei, che saranno oggetto di una vasta consultazione e poi verranno riesaminati – eventualmente corretti – da un’apposita commissione per la redazione definitiva. Eppure i libri …