Giorno: 9 Marzo 2010

Castagnetti: «Elezioni, manipolazione eversiva». Il Pd da Ponte Alto: «Doveroso manifestare il dissenso sul decreto»

Quella di ieri è stata una Festa della Donna di protesta per il PD: infatti, nei capannoni di Ponte Alto, teatro della festa d’inverno del partito, la dirigenza locale e i candidati al consisiglio regionale si sono riuniti assieme ai simpatizzanti per manifestare il proprio dissenso nei confronti del decreto interpretativo che va a risolvere il pasticcio delle liste Pdl in Lazio e Lombardia. «C’è stato uno strappo istituzionale sulla materia elettorale – tuona il segretario provinciale Davide Baruffi – è doverosa la manifestazione di dissenso dei cittadini che non si rassegnano allo stravolgimento del regime democratico. Lo stravolgimento delle regole è dovuto dalla loro dabbenaggine nel presentare le liste». Baruffi evidenzia la mancanza di responsabilità da parte del centrodestra: «I suoi elettori avrebbero meritato solo una parola: “scusa”. Quando si sbaglia, si paga e non si mette la responsabilità nelle mani del capo di stato». Molto applaudito l’intervento dell’on Pierluigi Castagnetti che, per il caso della Lombardia, sospetta qualche responsabilità da parte della Lega Nord: «Bossi ha detto che è stata una cosa da …

"Berlusconi punta al Quirinale e alla riforma presidenzialista", intervista a Dario Franceschini di Umberto Rosso

Il Tar del Lazio? Per fortuna tutte queste forzature incontrano organi giurisdizionali che difendono le regole. I sistemi che tendono all´autoritarismo sono più pericolosi nella loro fase finale: dobbiamo tenere alta la guardia «E adesso, dopo la decisione del Tar del Lazio, cosa dovremmo aspettarci? Un nuovo atto di arroganza del governo, un altro decreto per calpestare quel verdetto, un rinvio delle elezioni?». C´è un giudice a Berlino, onorevole Dario Franceschini? «Tutte queste forzature per fortuna incontrano istituzioni e organi giurisdizionali che difendono semplicemente regole e principii. Ma la vicenda del decreto salva-liste va ben al di là del caso specifico, apre una ferita senza precedenti». Quale? «I sistemi che tendono all´autoritarismo sono più pericolosi nella loro fase finale. Il ventennio di Berlusconi è in declino, sta per chiudersi. E io temo perciò che possano scattare proprio adesso i colpi di coda più insidiosi. Dobbiamo difendere la nostra democrazia, tenere alta la guardia». Significa che la battaglia del Pd a questo punto non è più soltanto contro il decreto? «Questa è l´ultima goccia, un altro …

"Paperoni d'Italia più ricchi dopo la crisi", di Mara Monti

La crisi sembra ormai alle spalle. Almeno per i più ricchi, quelli appartenenti alla categoria degli High net worth individual, coloro che possono contare su patrimoni superiori ai 500 mila euro investiti in attività finanziarie (depositi e liquidità, titoli obbligazionari, azioni quotate, fondi comuni, polizze vita e fondi pensioni) ad esclusione degli immobili: in un anno, la ricchezza delle 640mila famiglie appartenenti al campione è salita del 19%, raggiungendo circa 882 miliardi di euro potendo contare su un portafoglio medio di 1,38 milioni di euro. Il livello è superiore a quello raggiunto prima della crisi finanziaria del 2007 quando erano stati toccati 829 miliardi di euro. Dai risultati dell’Osservatorio permanente sulla gestione del risparmio delle famiglie europee, curato da PricewaterhouseCoopers (PwC) e dall’università di Parma emerge come i “Paperoni” italiani, per rimanere tali, hanno potuto contare sul buon andamento delle Borse, con un effetto performance del 7,3% e sullo scudo fiscale con 85 miliardi di euro rimpatriati (il 60% circa provenienti dalla Svizzera), la metà al momento parcheggiati in liquidità. Un trend destinato a confermarsi …

"La riforma Gelmini finisce sotto esame. Bocciata da 500 precari", di Paolo Formicola

Vivace dibattito con Barbieri (Pdl) e Ghizzoni (Pd) I docenti ai sindacati: «Serve una clamorosa protesta». Tutto esaurito per l’assemblea organizzata da Gilda scuola, con l’adesione di Cgil, Cisl, Uil, Snals tenutasi ieri all’Itis Corni di Leonardo da Vinci. Più di 500, tra insegnanti di scuole di ogni ordine e grado, lettori, personale Ata e Itp hanno discusso di riforma della scuola con Emerenzio Barbieri del Pdl e Manuela Ghizzoni del Pd, della commissione cultura della Camera. A pochi mesi dall’entrata in vigore delle nuove norme sulla scuola il quadro generale di come sarà la scuola post-riforma appare piuttosto offuscato: «Manca ancora la pubblicazione sulla gazzetta ufficiale, mancano i decreti e le ordinanze che dovranno essere fatti in poco tempo», spiega Gorni del Centro Studi Gilda. «Per gli istituti tecnici – continua – non sappiamo ancora quali materie dovranno essere tagliate, l’unica cosa che sappiamo è che il monte ore dovrà calare dalle attuali 36-37 ore a 32 ore e che verranno tagliate le materie con più di 99 ore annue. L’unica cosa certa è …

L´università dimezza i dottorati "Inaccettabile tagliare la ricerca", di Laura Montanari

«Tagliare i dottorati significa recidere le radici della ricerca». E´ diretto Stefano Mancuso, ordinario alla facoltà di Agraria. Come il preside di Medicina, Gianfranco Gensini che sintetizza il problema in una frase: «E´ inaccettabile». L´università di Firenze è costretta a dimezzare i dottorati di ricerca per il prossimo anno. Se dal ministero non verranno aggiunte risorse, si passerà da 170 a 80 borse di dottorato triennali, poi ci saranno quelle finanziate dai privati, ma vista la crisi, anche le fondazioni bancarie non largheggeranno. Le conseguenze di tutto questo sono porte che si chiudono per studenti che non si potranno addestrare alla ricerca, è l´aria che si respira in questo tempo. Il dottorato è la terza fascia della formazione, viene dopo la laurea triennale e dopo la specialistica: in genere chi si iscrive a quei corsi impara a fare ricerca per restare negli atenei o per cercare lavoro e andare nei laboratori privati. «Cercheremo di far pesare il meno possibile questi tagli» promette il filosofo Andrea Cantini, delegato del rettore Alberto Tesi per questo settore. La …

"Giro di vite ai permessi per l'handicap. E part time più difficile per gli statali", di Felicia Masocco

Stretta ai permessi per assistere i disabili e part-time più difficile per i dipendenti pubblici, anzi per le dipendenti visto che nell’85% dei casi sono le donne a ricorrere al tempo parziale e il perché è fin troppo logico. Lo prevede il «collegato lavoro», la legge approvata mercoledì scorso di cui si è parlato per via dell’articolo 18,ma che evidentemente taglia molti altri diritti a chi lavora. Cambiano e diventano più restrittive le norme per ottenere un permesso per assistere un familiare disabile. La norma riguarda tutti i settori, pubblici e privati, ma nel mirino del ministro Renato Brunetta c’è il pubblico impiego. I dipendenti pubblici ricorrono a questi permessi 6 volte più dei colleghi il che può celare un abuso nel pubblico, (e una difficoltà a ottenerli nel privato). In ogni caso invece di punire l’abuso e i furbi, si puniscono tutti indistintamente. PART-TIME PIU’DIFFICILE Potranno ottenere il permesso previsto dalla legge 104 del 1992 i parenti fino al secondo grado (fratelli, cognati, nonni e nipoti). Gli altri non potranno più averlo, a meno …

"E' il massacro delle istituzioni ora proteggiamo il Quirinale", di Massimo Giannini

Benvenuti nella Repubblica del Male Minore. Cos’altro si può dire di un Paese che ormai, per assecondare i disegni plebiscitari di chi lo governa, è costretto ogni giorno ad un nuovo strappo delle regole della civiltà politica e giuridica, nella falsa e autoassolutoria convinzione di aver evitato un Male Maggiore? Carlo Azeglio Ciampi non trova altre formule: “La strage delle illusioni, il massacro delle istituzioni…”. Ancora una volta, l’ex presidente della Repubblica parla con profonda amarezza di quello che accade nel Palazzo. Dopo il Lodo Alfano, il processo breve, lo scudo fiscale, il legittimo impedimento, il decreto salva-liste è solo l’ultimo, “aberrante episodio di torsione del nostro sistema democratico”. Il “pasticciaccio di Palazzo Chigi” non è andato giù all’ex capo dello Stato, che considera il rimedio adottato (cioè il provvedimento urgente varato venerdì scorso) ad alto rischio di illegittimità costituzionale. E la clamorosa sentenza pronunciata ieri sera dal Tar del Lazio, che respinge il ricorso per la riammissione della lista del Pdl nel Lazio, non arriva a caso: “È la conferma che con quel decreto …