Mese: Febbraio 2010

"Il Papa dalla parte del lavoro: Salvate i posti di FIAT e Alcoa", di Wladimiro Frulletti

All’Angelus Bendetto XVI ha fatto esplicito riferimento alle vertenze Fiat e di Portovesme.Gli operai lo ringraziano: «Aiuta la nostra lotta». La Cgil chiede al governo di non far più finta che la crisi è superata. Quelli dell’Alcoa se lo sono sentiti in diretta, in Piazza San Pietro sotto la pioggia, con l’elmetto da lavoro in testa e lo striscione “Alcoa Portovesme” srotolato sul sagrato. Allo stabilimento Fiat di Termini Imerese invece l’hanno saputo dai tg. Sono rimasti tutti colpiti. Non se l’aspettavano proprio di ritrovarsi a fianco nella loro lotta a difesa del posti di lavoro il Papa. L’APPELLO All’Angelus Benedetto XVI ha usato parole inequivocabili invitando imprenditori e governo a fare «tutto il possibile per tutelare e far crescere l’occupazione, assicurando un lavoro dignitoso e adeguato al sostentamento delle famiglie». Un appello già lanciato nei giorni scorsi dalla Conferenza episcopale italiana (il segretario generale della Cei monsignor Crociata aveva invitato a dare ascolto al «grido dei lavoratori») e che ieri il Papa ha fatto proprio e rilanciato facendo esplicito riferimento alle due vertenze emblematiche …

"La strana disfatta", di Barbara Spinelli

Uomini con la testa di paglia ci governano, non solo in Italia. Non stupisce lo strano silenzio che circonda, d’un tratto, la guerra iniziata da americani ed europei in Afghanistan, quasi nove anni fa. Guerra senza più bussola, che nel 2001 scacciò i talebani e ora è tutta intenta a facilitare il loro ritorno al potere, addirittura remunerandoli in cambio di qualche gentilezza sulla costituzione. Guerra di cui «abbiamo ormai abbastanza», ammette con candore lo stesso comandante della Nato in Afghanistan, generale McChrystal. Guerra degradata a simulacro, già da tempo. Nessun occidentale vuol finirla, nessun ministro della difesa rinuncia a foto di gruppo con soldati al fronte, ma in cuor suo ciascuno sa la verità: la guerra che solennemente vien continuata è in fondo già considerata perduta. La commedia è recitata da voltagabbana ignari del pudore, che hanno bisogno della messa in scena per evitare l’onta di una fuga. Solo per i soldati e i loro capi il conflitto non è simulacro ma dura prova in cui si rischia la morte, si guadagna l’onore, si …

Tecnica della Scuola: "Programma annuale 2010: scuole nel caos", di Reginaldo Palermo

Non ci sono soldi per il funzionamento e c’è il rischio che gli avanzi di amministrazione (frutto quasi sempre di risparmi e contributi esterni) vengano “ingoiati” per compensare i crediti che le scuole vantano nei confronti del Miur. Flc-Cgil ricorre al Tar Lazio. Ormai la questione del Programma Annuale 2010 sta assumendo di giorno in giorno dimensioni impreviste e imprevedibili. Mancano solamente 15 giorni al termine ultimo per l’approvazione del documento di programmazione e dal Ministero non è ancora arrivato nessun chiarimento rispetto ai molteplici dubbi sollevati da dirigenti, dsga e presidenti dei consigli di istituto. E così la protesta dilaga un po’ dovunque. In provincia di Genova i dirigenti scolastici hanno deciso addirittura di dichiarare il fallimento finanziario delle scuole statali; nei giorni scorsi il consiglio provinciale del capoluogo ligure ha votato un ordine del giorno con il quale si chiede al Ministro di intervenire con urgenza (e la situazione è talmente grave e insostenibile che persino l’opposizione di centro-destra non se l’è sentita di votare contro e si è limitata all’astensione). A Bologna …

"Sul legittimo impedimento il premier teme il voto segreto", di Liana Milella

Sono un incubo da giorni i voti segreti sul legittimo impedimento. Il capogruppo del Pdl Cicchitto se li sogna di notte e si prefigura le nefaste conseguenze di una possibile débacle se i franchi tiratori colpissero. Su oltre 150 emendamenti alla legge che, almeno per un po’, dovrebbe mettere tranquillo Berlusconi e consentirgli di rinviare i processi, le opposizioni, se volessero, potrebbero chiedere moltissimi scrutini coperti perché il testo, riguardando le libertà personali, ricade tra quelli che possono eludere la consultazione palese. E lì, nelle pieghe di quei voti, potrebbe manifestarsi un duplice e pesante dissenso, tutto interno agli ex forzisti. Il primo: lo scontento per una norma che, ancora una volta, riguarda Berlusconi, con il contentino dei “soli” ministri, perché la manovra di farci rientrare gli oltre 30 sottosegretari si è miseramente arenata sullo scoglio dell’incostituzionalità, come quella di infilare pure “i concorrenti nel reato”. Il secondo: i mugugni diffusi per la partita delle prossime elezioni regionali che vede vincenti le richieste della Lega in Veneto e in Piemonte con Cota e Zaia e …

"La seconda generazione", di Luigi La Spina

E’ troppo pretendere di sottrarre i due episodi di violenza accaduti a Torino allo sfruttamento della campagna elettorale. Eppure, sarebbe davvero necessario evitare, almeno questa volta, il solito rimbalzo polemico di accuse, destinato alla consueta sorte: l’assoluta inutilità a prevenire queste tragedie.nNon esiste, innanzi tutto, una specifica e particolare situazione di criminalità giovanile a Torino rispetto a quanto avviene in tutt’Italia e, in particolare, nelle grandi città. La coincidenza temporale di due agguati è suggestiva, ma le circostanze, le nazionalità degli aggressori e delle vittime, le cause, meglio sarebbe dire i pretesti, per lo scatenamento di una violenza così spropositata e sproporzionata sono tali da richiedere un’analisi distinta. Per non rischiare di aggiungere confusione intellettuale, giustificazionismi sociologici, generico moralismo di fronte al pericolo di un aggravamento del clima di intolleranza che indubbiamente sta montando nella nostra società e, in particolare, tra i nostri ragazzi. L’accoltellamento del giovane romeno da parte di una banda di connazionali in un giardinetto della periferia torinese squarcia il muro di omertà, di sottovalutazione, di indifferenza sul problema della difficile integrazione …

"Chi vuole eliminare la geografia?", di Maurizio Tirittico

Chi non sa che cosa sia! Geografia sì, geografia no, geografia così così! Se ne sta discutendo in questi giorni e non so quanto a proposito! Resta o non resta nei programmi di studio? Ma! Facciamo un po’ d’ordine. Ci sono due questioni di fondo da cui occorre partire. La prima riguarda la geografia come “materia” di studio scolastico, perché di questo si sta oggi discutendo, non la geografia in quanto “disciplina”, che attiene a settori di ricerca avanzati che con la scuola poco o nulla hanno a che fare. La seconda questione riguarda le strategie e le modalità con cui un soggetto in età evolutiva cresce, si sviluppa e apprende, interiorizza le dinamiche spaziali, interagisce con esse e le utilizza ai fini della sua personale “sopravvivenza” nell’ambiente vicino/lontano in cui si trova ad operare e a vivere. Per quanto riguarda la prima questione, va ricordato che una “disciplina” è, in quanto tale, sempre aperta e mai conclusa. Ciò che ieri era o sembrava certo, oggi è messo in seria discussione. In materia geografica, o …

Pd: “Il governo vuole azzerare i crediti delle scuole modenesi”

Ammontano a oltre 19 milioni di euro per tutti gli istituti della provincia. Presentato un Odg in Consiglio comunale. Lunedì convegno sulla riforma della scuola superiore. Il governo vuole azzerare crediti per 19 milioni di euro vantati dalle scuole modenesi nei confronti dello Stato. A lanciare l’allarme è il Partito democratico che sui tagli alla scuola pubblica ha presentato un Ordine del giorno in Consiglio comunale. “E’ ormai evidente – dichiara Cinzia Cornia, consigliere Pd e prima firmataria dell’ordine del giorno – che il ministro Gelmini vuole continuare nella sua opera di smantellamento della scuola pubblica. Per questo esprimiamo la massima solidarietà al Comitato genitori di “Scuole statali: bilanci in rosso”, che in questi giorni tentano di creare un coordinamento a livello nazionale. Il Pd denuncia anche il tentativo di eludere la norma, prevista dalla Finanziaria 2007, che introduce la distinzione tra spese di funzionamento e spese per le supplenze. “In questo modo – spiega il consigliere del Pd – è possibile fare un uso indiscriminato di tutte le risorse disponibili, comprese le somme versate …