Mese: Febbraio 2010

"Se questo è un uomo", di Massimo Gramellini

Ma come farà a essere israeliano con gli israeliani e palestinese coi palestinesi? Ad affermare, davanti a Netanyahu, che bombardare Gaza fu «una reazione giusta» e due ore dopo, davanti ad Abu Mazen, che le vittime di Gaza sono paragonabili a quelle della Shoah? Zelig si limitava a cambiare faccia, a seconda dell’interlocutore da compiacere. Ma questo è un uomo in grado di cancellare il tempo e lo spazio. Riesce a stare con il pilota dell’aereo che sgancia le bombe e nel rifugio sotterraneo con i bombardati. In contemporanea, e dispensando a entrambi parole di comprensione. Nella sua vita precedente insegnava ai venditori di pubblicità a essere concavi coi convessi e convessi coi concavi. Una volta li sfidò a salutare cinquanta clienti, trovando un complimento per tutti. Solo stringendo la mano al cinquantesimo, un uomo brutto e sgradevole, rimase perplesso. Poi gli disse: «Ma che bella stretta di mano ha lei!». Molti hanno letto quei manuali americani che insegnano a infinocchiare il prossimo in 47 lezioni. Ma solo lui ha il fegato di applicarne il …

Riforma Licei/ Unione degli Studenti: unico obiettivo è il risparmio

La riforma delle scuole superiori ci lascia profondamente insoddisfatti, l’unica strategia del governo è quella dei tagli, non vediamo progetti educativi dietro questo riordino. Se da una parte una riorganizzazione degli indirizzi era necessaria, dall’altra il taglio indiscriminato di ore in tutte o quasi le classi non è la risposta per riqualificare la scuola italiana. Seppur siamo in attesa del testo definitivo approvato dal Consiglio dei MInistri, dalle indiscrezioni risulta che ci sono stati degli aggiustamenti rispetto al testo inziale, anche a seguito dei parei delle commissioni parlamentari e del consiglio di stato. Come richiesto a granvoce anche dall’uds, la riforma partirà solo dalle prime classi, anche se il taglio al quadro orario riguarderà anche le altre classi e l’impianto generale rimane lo stesso. Non è previsto nessun intervento significativo per rendere più unitario il biennio iniziale in cui assolvere l’obbligo di istruzione, con il risultato di differenziare sin da subito i licei dall’istruzione tecnica e professionale. Il parere degli studenti rispetto a tali decreti approvati oggi dal governo è nettamente contrario, e lo dimostra …

Nucleare: il governo contro le Regioni

Consiglio dei ministri impugna le leggi di Basilicata, Puglia e Campania che impediscono la costruzione di nuove centrali. Pd: “Una debole ritorsione”. Idv: da domani parte raccolta firme per il referendum abrogativo. Il Consiglio dei ministri, su proposta del ministro Claudio Scajola, ha impugnato le leggi regionali di Basilicata, Campania e Puglia sul nucleare che impediscono la costruzione di impianti nucleari nei loro territorio. “L’impugnativa delle tre leggi è necessaria per ragioni di diritto e di merito”, ha spiegato il ministro Scajola. “In punto di diritto – ha aggiunto – le tre leggi intervengono autonomamente in una materia concorrente con lo Stato (produzione, trasporto e distribuzione di energia elettrica) e non riconoscono l’esclusiva competenza dello Stato in materia di tutela dell’ambiente, della sicurezza interna e della concorrenza (articolo 117 comma 2 della Costituzione). Non impugnare le tre leggi avrebbe costituito un precedente pericoloso perché si potrebbe indurre le Regioni ad adottare altre decisioni negative sulla localizzazione di infrastrutture necessarie per il Paese”. Inevitabili le polemiche. Per Ermete Realacci (Pd), si tratta di “una debole ritorsione, …

Ghizzoni: Scuola superiore anno zero, meno, meno.

Il Consiglio dei Ministri ha premuto l’acceleratore sull’avvio della “controriforma” Gelmini che entrerà in vigore già dal settembre prossimo, travolgendo la richiesta di rinvio di un anno avanzata con forza dal mondo della scuola, dall’opposizione e in particolare dal PD. Un rinvio chiesto a ragione, per poter mettere mano alle moltissime criticità contenute nel progetto del Governo, per consentire a studenti e famiglie di scegliere sulla base di informazioni certe il percorso di studi superiori e per concedere alle istituzioni coinvolte il tempo adeguato per adempiere agli atti dovuti – quali la predisposizione degli organici – così da consentire un sereno avvio del prossimo anno scolastico. Attendiamo i testi ufficiali per conoscere e valutare quali delle tante richieste di cambiamenti suggerite da docenti, studenti e esperti e quali della molte condizioni poste da CNPI, Consiglio di Stato e dalla Commissioni parlamentari siano state accolte. Una attesa necessaria, poiché troppe volte gli annunci a mezzo stampa non hanno coinciso con il dettato della norma pubblicata in Gazzetta. Alle scuole e alle famiglie non serve propaganda, ma …

"Superiori, riforma dal primo anno, torna la geografia nei tecnici", di Salvo Intravaia

Ormai è certo: la riforma della scuola superiore partirà soltanto dal primo anno e ritorna la Geografia. Pochi minuti fa, il sottosegretario all’Istruzione, Giuseppe Pizza, ha incontrato i sindacati della scuola in vista del varo definitivo dei tre Regolamenti che riformeranno l’intero asse della scuola superiore italiana a partire dal prossimo settembre. L’ok definitivo alla riforma, che il ministro Mariastella Gelmini non ha esitato a definire “epocale” arriverà domani mattina, durante la seduta del Consiglio dei ministri. Poi, sarà la volta della campagna informativa del ministero che avrà il gravoso compito di spiegare a genitori e studenti, in procinto di fare la propria scelta, come funzionerà il tutto: indirizzi di studio, materie e orari settimanali. Ma i primi commenti non sembrano entusiastici. Per Francesco Scrima, che ha sempre considerato “necessaria per il paese la riforma della secondaria di secondo grado” “partire dalle prime e per tutti gli indirizzi contemporaneamente è una buona cosa”, ma i tagli alle ore di lezione nelle seconde, terze e quarte classi degli istituti dei tecnici e professionali, a partita in …

"Equilibri in pericolo", di Carlo Federico Grosso

Tutto come da copione. La maggioranza ha votato ieri alla Camera il legittimo impedimento, l’ennesimo provvedimento salva-premier. Vi sono stati alcuni aggiustamenti rispetto al testo originario, il beneficio è stato esteso a tutti i ministri. Una scelta fatta per attenuare l’effetto ad singulam personam della versione iniziale (ed ottenendo così il risultato di coprire l’intero governo rispetto alla celebrazione dei processi). La sostanza è rimasta in ogni caso inalterata. Sarà sufficiente una certificazione di Palazzo Chigi, e per sei mesi il Presidente del Consiglio potrà sfuggire al disturbo di un processo in un’aula di giustizia. La sospensione sarà reiterabile per due volte, per un totale di diciotto mesi, quanto basta per riapprovare il lodo Alfano con legge costituzionale. Sul piano giuridico c’è poco da rilevare. Il nuovo provvedimento legislativo è, come altri che lo hanno preceduto, illegittimo da un punto di vista costituzionale, e nel caso in cui venisse definitivamente approvato subirà verosimilmente la medesima sorte: approderà al Palazzo della Consulta e verrà annullato dalla Corte. Il legittimo impedimento esiste già oggi, ma è regolato …

"Alcoa, cronaca di una resa. La produzione di alluminio non è più cosa italiana", di Roberto Rossi

La cronaca della resa industriale di un Paese inizia martedì scorso alle 21.00 nella Sala Verde di Palazzo Chigi. Attorno a un lungo tavolo, sono riuniti il governo rappresentato da Gianni Letta, i sindacati e Alcoa, multinazionale americana di Pittsburgh. Fuori, invece, mille lavoratori e le loro famiglie, venute in nave, in auto, in pullman, dalla Sardegna e dal Veneto. Si discute del futuro degli stabilimenti di Portovesme e Fusina. Di più. Si discute delle sorti di un intero settore di produzione: quello dell’alluminio. Che l’Italia rischia di perdere senza colpo ferire. La società è rappresentata da Giuseppe Toia, amministratore delegato per l’Italia. Da noi è il numero uno,ma non ha deleghe. È solo il manager di una filiale che sarà destinata a sparire. La riunione viene aperta o da Letta. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio si siede, chiede silenzio e legge un comunicato. Concordato con Berlusconi, impegnato in Israele. Scandendo bene le parole, Letta offre ad Alcoa l’impegno ottenuto in sede Ue «per un esame prioritario del dossier italiano a Bruxelles». Significa che …