Mese: Febbraio 2010

"La riforma "epocale" del ministro Tremonti", di Antonio Valentino

Lasciamo perdere le valutazioni auto elogiative del Ministro Gelmini (“Riforma epocale”) e quelle, diciamo così, non controllate di Berlusconi: “Con queste riforme …avremo delle scuole che possono essere comparate a quelle degli altri Paesi”. Meno male che non ha specificato quali. Diciamo in estrema sintesi che è stato confermato l’impianto iniziale dei Regolamenti approvati tra maggio e giugno 2009 (riduzione degli orari, forte diminuzione degli indirizzi, ampi spazi di flessibilità, richiami formali alle metodologia laboratoriali, due settori e 11 indirizzi per l’istruzione tecnica, 2 macrosettori e 6 indirizzi per gli IP, divaricazione netta tra istruzione liceale e tecnico professionale anche nel primo biennio….) con alcune modifiche, alcune delle quali andranno analizzate e considerate più nel dettaglio, quando si conosceranno i Regolamenti approvati nella loro versione ufficiale. Mi riferisco in modo particolare a quanto si legge nella parte riferita al primo biennio dei Tecnici e dei Professionali in cui si prevede l’acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione; ma anche alla possibilità, per gli istituti professionali, di utilizzare le quote di …

«Bella ciao» Inno alla memoria, di Carlo Lucarelli

Sarà perché sono appena tornato da Auschwitz con il treno degli studenti della provincia di Modena ma le cose che riguardano la memoria in questo periodo mi colpiscono particolarmente per cui ho ascoltato con interesse le parole del nostro presidente del Consiglio al parlamento israeliano. Mi riferisco a quello che ha detto riguardo alla vergogna delle leggi razziali, che sarebbero state riscattate dalla Resistenza. È vero. È grazie alla Resistenza e alla guerra di liberazione che il nostro Paese ha riconquistato dignità agli occhi del mondo libero, quando un gruppo di patrioti di tanti colori tra cui parecchie sfumature di rosso hanno cacciato i tedeschi che lo occupavano assieme ai collaborazionisti della Repubblica di Salò, facendo giustizia anche di quello che aveva prodotto tutto questo, e cioè il fascismo delle leggi razziali e dell’alleanza col nazismo. È per questo che una canzone come Bella Ciao che una volta ho sentito erroneamente contrapposta a Fratelli d’Italia da qualcuno che evidentemente non ne aveva capito lo spirito è una specie di inno nazionale ufficioso, che dovrebbe unire …

Immigrati, arriva il permesso di soggiorno a punti

L’immigrato dovrà sottoscrivere un “accordo di integrazione”, impegnandosi tra l’altro ad apprendere l’italiano. Dopo due anni il controllo, il rilascio della carta di soggiorno oppure l’espulsione. Turco (Pd): “Sarà una forca caudina”. Il governo si appresta a varare una carta di soggiorno a punti per gli immigrati. L’iniziativa congiunta dei ministeri dell’Interno e del Welfare è stata annunciata dai titolari, Roberto Maroni e Maurizio Sacconi. Maroni ha spiegato che è in corso di elaborazione un “regolamento che prevede la stipula di un ‘Accordo di Integrazione’ al momento del rilascio del permesso do soggiorno” all’immigrato. “Nell’accordo vengono definiti specifici obiettivi – ha detto ancora il ministro -, da raggiungersi nel periodo di vigenza del permesso, ovvero entro i due anni”. Tra gli obiettivi, ha spiegato invece Sacconi, rientrano “la conoscenza della lingua italiana, l’iscrizione al servizio sanitario, la frequentazione della scuola dell’ obbligo per i minori, la trasparenza nei contratti abitativi”. Alla scadenza dei due anni, lo Sportello Unico valuterà se gli obiettivi sono stati raggiunti o no. Nel primo caso c’è il rinnovo del permesso …

Legittimo impedimento, per la stampa estera governo «blindato», di Elysa Fazzino

Il governo italiano «si blinda» di fronte alla giustizia, 18 mesi di tregua per Silvio Berlusconi, la norma salverà il premier e i suoi ministri. L’approvazione da parte della Camera della legge sul “legittimo impedimento”, che ha riacceso la polemica sulla giustizia In italia, è segnalata su diversi siti esteri, soprattutto spagnoli. E spesso la notizia è corredata da una foto Afp dei deputati dell’opposizione con i cartelli di protesta con le scritte: “Legittimo impedimento = illegittimità impunità”, “Costituzione violata, giustizia calpestata”; “Casta di intoccabili”. El Paisha il titolo più polemico: «Il governo italiano si blinda davanti alla giustizia per 18 mesi». Il corrispondente da Roma, Miguel Mora, spiega che la Camera ha approvato «una norma transitoria e retroattiva che salverà Silvio Berlusconi (e di pari passo proteggerà il suo governo) dai processi in cui è imputato fino a quando sarà approvata una legge costituzionale sull’immunità e, in ogni caso, fino a un massimo di 18 mesi». El Pais nota «il tono insolitamente duro» usato dal leader dell’opposizione, Pierluigi Bersani, per spiegare il voto contrario …

Decreto Romani: libertà di espressione soggiogata all’azione del governo

Il governo ha da poco incassato il parere favorevole della commissione Lavori pubblici del Senato al decreto “tv senza frontiere”. Dopo giorni di dura battaglia poche sono le modifiche apportate al testo, qualcosa in tema di quote di produzione e di diritti in favore delle produzioni indipendenti e una semplice riscrittura, che nulla cambia nella sostanza, di alcune disposizioni che riguardano la rete. Perché è grave questo decreto? Per prima cosa un fatto: è la prima volta nell’ordinamento giuridico italiano che con un decreto del governo, in totale violazione dei limiti imposti dalla legge delega, si riscrive una parte importante delle norme in materia televisiva e si introducono limiti all’uso di internet. Diritti dei cittadini presidiati dalla costituzione (la libertà di comunicazione, la libertà di espressione del pensiero) sono soggiogati all’azione del governo. Uno dei fondamenti della democrazia con questo decreto è andato a farsi benedire e solo poche voci si sono levate a protestare. Il testo finale cambia sulle quote cinematografiche e sui diritti ai produttori indipendenti perché forse anche in questo caso ha …

"Altro che Finlandia, così la scuola torna ai modelli del 1800" di Benedetto Vertecchi

Le norme che modificano l’ordinamento delle scuole secondarie superiori si distinguono per l’assenza di un disegno interpretativo che riguardi, da un lato, le trasformazioni già avvenute altrove e quelle che stanno avvenendo, dall’altro i mutamenti intervenuti nelle condizioni di sviluppo degli adolescenti. Per quanto riguarda il modello organizzativo, siamo di fronte alla riproposta di una nozione ottocentesca del servizio scolastico, centrata sulla coincidenza tra orario della scuola e orario delle lezioni. Poiché è prevista una riduzione di tale orario, la conseguenza sarà una permanenza più limitata tra le mura scolastiche. È il contrario di quanto, da tempo sta accadendo in altri sistemi scolastici, dove i due orari, quello delle lezioni e quello di funzionamento della scuola, sono nettamente distinti e il secondo è ben maggiore dell’altro. Gli allievi frequentano le scuole non solo per fruire delle lezioni, ma anche per partecipare ad attività che concorrano ad estendere le loro esperienze e a favorire l’interiorizzazione di quanto hanno appreso. Ciò vuol dire utilizzare le strutture disponibili (per esempio i laboratori, le biblioteche, le palestre) in un …

Bologna paralizzata da tecnicismi

Maroni non vuole l’election day per scegliere il sindaco del capoluogo felsineo e il governatore regionale. Per il ministro non ci sono i tempi tecnici. Bersani: “E’ una vergogna”. “E’ una vergogna. Non è accettabile vedere lo scaricabarile di un governo che non sa decidere, a fronte di un sindaco e di un comune che con una rapidità senza precedenti hanno messo la città in condizioni di votare subito. Ora il governo decida per una data assolutamente ravvicinata”. Così il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani dopo la decisione del governo di non accorpare le elezioni del sindaco di Bologna con la prossima tornata regionale. Una decisione presa dal ministro Maroni che sa molto di decisione politica e di convenienza e solo maschera con motivazioni di carattere tecnico. Il ministro degli Interni ha optato per il commissariamento della Giunta comunale di Bologna in assenza di un intervento delle Camera, giustificandolo come atto dovuto in quanto le dimissioni di Flavio Delbono sono avvenute troppo tardi per procedere ad una elezione in temi brevi. Dichiarazioni prive di …