"La riforma "epocale" del ministro Tremonti", di Antonio Valentino
Lasciamo perdere le valutazioni auto elogiative del Ministro Gelmini (“Riforma epocale”) e quelle, diciamo così, non controllate di Berlusconi: “Con queste riforme …avremo delle scuole che possono essere comparate a quelle degli altri Paesi”. Meno male che non ha specificato quali. Diciamo in estrema sintesi che è stato confermato l’impianto iniziale dei Regolamenti approvati tra maggio e giugno 2009 (riduzione degli orari, forte diminuzione degli indirizzi, ampi spazi di flessibilità, richiami formali alle metodologia laboratoriali, due settori e 11 indirizzi per l’istruzione tecnica, 2 macrosettori e 6 indirizzi per gli IP, divaricazione netta tra istruzione liceale e tecnico professionale anche nel primo biennio….) con alcune modifiche, alcune delle quali andranno analizzate e considerate più nel dettaglio, quando si conosceranno i Regolamenti approvati nella loro versione ufficiale. Mi riferisco in modo particolare a quanto si legge nella parte riferita al primo biennio dei Tecnici e dei Professionali in cui si prevede l’acquisizione dei saperi e delle competenze previsti per l’assolvimento dell’obbligo di istruzione; ma anche alla possibilità, per gli istituti professionali, di utilizzare le quote di …