Mese: Febbraio 2010

"Riforma dell'istruzione, riordino con posti a rischio", di Gianni Trovati

Una riforma per innovare, ma anche per alleggerire organici e costi di una macchina scolastica accusata di inefficienza. Tra rivisitazione degli ordinamenti, riduzione degli orari e tagli delle compresenze, le scuole superiori mettono sul piatto anni 15.300 dei 45.300 posti che gli organici della scuola perderanno per strada nei prossimi tre anni. I primi 27mila (11.300 alle superiori) se ne andranno a settembre; il resto verrà dai primi due cicli di istruzione (con la rimodulazione di orari e tempo pieno) e dall’accorpamento delle classi, imposto a tutti gli ordini dalla manovra dell’estate 2008. Quando tutti questi provvedimenti concentrici andranno a regime sarà l’autunno del 2014, le forze in campo per l’avvio del nuovo anno scolastico conteranno in tutto 88.538 cattedre e 700 scrivanie da dirigente in meno rispetto a oggi, e saranno anche più leggere (1.838 posti in meno) rispetto agli obiettivi definiti dal governo nell’estate di due anni fa. La realtà, poi, potrebbe aggiungere qualche limatura ulteriore, perché i numeri calcolati dai tecnici dell’esecutivo in occasione della nuova riforma partono dal presupposto che il …

"Un anno dopo mi batto ancora in nome di Eluana", di Beppino Englaro

Caro direttore, un anno è passato dalla “fine di un incubo”. Era un incubo nostro, degli Englaro, perché avevamo un componente della famiglia in balìa di mani altrui, contro la sua volontà. Ma credo che questo incubo familiare sia entrato in molte case. Incontro sempre più persone che vogliono stringermi la mano, salutarmi e dirmi grazie. Penso che questa gente abbia capito il senso dei diritti individuali di libertà delle persone. Sono convinto che molti si siano resi conto del prezzo che abbiamo pagato. C’è una questione che viene sempre capovolta. Mi sento dire: “Mai più Eluane”. E cioè, mai più contro la sacralità della vita e la sua indisponibilità. Ma, secondo me, è l’esatto contrario. E cioè, nessuno deve avere il potere di disporre di un’altra vita com’è avvenuto per Eluana. Il miglior modo di tutelare la vita in tutte le situazioni è affidarne le decisioni a chi la vive. Sia a chi è in condizioni di intendere e volere, sia a chi non è più capace, ma ha spiegato che cosa avrebbe voluto …

«Aspettando la riforma della scuola secondaria superiore», di Fabrizio Dacrema

Purtroppo i regolamenti approvati dall’ultimo Consiglio dei Ministri non solo non hanno nulla di epocale, ma non possono neppure essere definiti una riforma della scuola secondaria superiore. Una nuova forma del secondo ciclo di istruzione è invece una necessità prioritaria per un paese che non può più permettersi di essere fanalino di coda in Europa per dispersione scolastica e per esiti di apprendimento (positivi solo nei licei e nel centro nord, mai nei professionali). Un riforma capace di affrontare queste criticità deve avere il coraggio e la volontà politica di fare scelte innovative e radicali che cambino strutturalmente l’assetto della scuola secondaria: – realizzare un biennio obbligatorio, unitario e orientativo, con l’obiettivo di far pervenire tutti i sedicenni ad una solida cultura di base (competenze chiave di cittadinanza); – innalzare a 16 anni la scelta tra scuola e formazione professionale o apprendistato e tra i diversi indirizzi scolastici liceali o tecnico-professionali, confermando o meno la prima scelta effettuata all’ingresso della secondaria superiore a favore del settore del sapere meglio padroneggiato; – costruire un curricolo continuo …

Umbria: Catiuscia Marini ha vinto le primarie

Sarà Catiuscia Marini la prossima candidata del Pd per le elezioni regionali. Con oltre 29.000 preferenze i democratici umbri hanno l’hanno scelta come candidata alla presidenza della giunta. Catiuscia Marini ha vinto le primarie del Pd in Umbria per la scelta del candidato alla giunta regionale. Per lei hanno votato in 29.000, mentre Gianpiero Bocci ha ottenuto circa 25.000 preferenze. La Marini dovrà affrontare alle regionali del 28/29 marzo la candidata del Pdl Fiammetta Modena, e Maria Antonietta Farina Coscioni per la lista Bonino-Pannella (ancora impegnata nella raccolta delle firme). A pochi mesi dalle primarie per la scelta del segretario del PD è stato ottimo anche il risultato in termini di partecipazione, dato che allora avevano votato circa 70 mila democratici. Le primarie con Bocci sono state un vero testa a testa che alla fine ha premiato l’ex sindaco di Todi, che proverà dunque a confermare il buon lavoro svolto dal governatore uscente, Rita Lorenzetti, dopo che quest’ultima in deroga allo statuto del Pd, aveva più volte cercato di ottenere un terzo mandato. “Siamo un …

"Molti dubbi sulla costituzionalità di una riforma radiotelevisiva fatta per decreto", di Roberto Zaccaria

In poco più di un mese la Camera e il Senato hanno dato il via libera con un semplice parere corredato di alcune limitate osservazioni ad una delle più significative riforme degli ultimi anni del sistema radiotelevisivo. Naturalmente tutta l’opposizione si è rifiutata di condividere questo metodo. Ormai a questa deriva siamo arrivati. Tra decreti legge, deleghe, ordinanze di necessità, regolamenti di delegificazione, leggi comunitarie, il Parlamento italiano non fa più leggi. In quasi due anni ne sono state fatte una decina di significative (compreso il lodo Alfano, poi dichiarato incostituzionale, e il legittimo impedimento).
Nel settore radiotelevisivo in Italia le riforme erano state caratterizzate sempre da importanti dibattiti in Parlamento e nel Paese. Questo era accaduto con la prima grande riforma del 1975. Poi con la c.d. legge Mammì del 1990 e un dibattito molto impegnativo aveva caratterizzato anche la legge Maccanico del 1997 e la legge Gasparri del 2004. In quest’ultimo caso era intervenuto anche il Presidente della Repubblica Ciampi con il rinvio ed un importante messaggio alle Camere.
 Questa volta prendendo spunto da …

"L'Università torna un lusso per pochi", di Andrea Rossi

E’ stata una sbornia d’inizio millennio, drogata dall’esplosione delle lauree brevi e dal proliferare degli atenei sotto casa. È durata poco. E adesso il mito delle «élite per merito» sembra destinato a restare tale. Altro che avvicinarci alla media Ocse per tasso di universitari e laureati; abbiamo ricominciato a distanziarci. E l’Università sta diventando affare per pochi. Sempre meno e sempre più ricchi. E l’alta formazione di massa? Si sta lentamente affievolendo, stritolata tra disillusione, crisi economica e tagli ai finanziamenti. La tendenza sembra consolidarsi da qualche anno, quando – dopo il boom a cavallo del 2000 – le immatricolazioni hanno inesorabilmente cominciato a scendere. In cinque anni abbiamo perso 40 mila matricole: erano 324 mila del 2005; 286 mila a ottobre 2009. Il calo demografico, si dirà. E invece no. O, almeno, non solo. Cinque anni fa 56 ragazzi di 19 anni su cento (il 73 per cento dei diplomati) si iscrivevano all’università. Oggi siamo sprofondati in basso: all’ultimo anno accademico si sono iscritti il 47 per cento dei ragazzi dei 19enni e nemmeno …

"Manager d'oro, esperti all'angolo: l'agonia della cultura", di Luca Del Fra

«Se non lo visiti lo portiamo via»: recitava così la pubblicità presentata in pompa magna al Ministero dei Beni Culturali lo scorso dicembre, corredata da inquietanti immagini del Colosseo, del Cenacolo e del David di Michelangelo. Una campagna voluta dal supermanager Mario Resca, chiamato dal ministro Sandro Bondi alla valorizzazione del patrimonio culturale, e sembra molto ben pagata ma a quanto pare risultata respingente. Di sicuro il messaggio conteneva inconsapevolmente una verità: lo smantellamento del Ministero dei Beni Culturali negli ultimi due anni, da quando Bondi regge le sorti di questo dicastero, ha subito una devastante accelerazione. Saltano i compiti istituzionali come la tutela e la programmazione, il personale è scarso e mal pagato, demotivato di fronte all’arrivo di agguerriti manipoli di manager privati o commissari straordinari super pagati – alla faccia delle difficoltà economiche -, con la Protezione Civile che praticamente ha «agguantato» tutte le vere iniziative dei prossimi anni nei Beni Culturali – Pinacoteca di Brera, aree archeologiche di Roma e Ostia, di Napoli e Pompei, oltre alla ricostruzione del centro storico de …