Mese: Febbraio 2010

Batterli si può, anzi si deve (Newsletter n° 1 – febbraio 2010)

La crisi c’è, eccome se c’è. Lo sanno i lavoratori, le famiglie, gli imprenditori. La politica deve assumersi le proprie responsabilità. Purtroppo il Governo italiano rimane quello che ha fatto meno per affrontare una crisi che ha prodotto oltre un miliardo di ore di cassa integrazione in quindici mesi, e che ha spinto i senza lavoro a superare la drammatica soglia dei due milioni. La disoccupazione crescente sta colpendo sempre più pesantemente anche i nostri distretti e le piccole e medie imprese locali. Voltare lo sguardo dall’altra parte e fingere che la crisi non ci sia, rifugiandosi in uno sterile ottimismo di maniera come fa il Presidente del Consiglio, non aiuta ad affrontarla e a ridurne la portata. Purtroppo, come dimostra il recente varo del “legittimo impedimento a comparire in udienza” (Bersani intervenendo in Aula ha spiegato magistralmente cosa rappresenti l’approvazione di questa norma, pertanto vi rinvio alle sue parole), viviamo le contraddizioni di un Paese nel quale le forze di maggioranza si preoccupano di fare gli interessi di uno solo, e non si dedicano …

"Giolitti il riformista senza casa", di Luigi La Spina

Morto a 95 anni. Tra Pci e Psi una sfida politica e intellettuale. È morto a Roma nella notte tra domenica e lunedì Antonio Giolitti. Nipote dello statista Giovanni Giolitti, è stato membro dell’Assemblea Costituente nel 1946 e più volte ministro dal 1963 al 1974. Fra tre giorni avrebbe compiuto 95 anni. Il riconoscimento più alto e più significativo gli arrivò quasi alla fine della vita. Quattro anni fa, Giorgio Napolitano, appena eletto al Quirinale, come primo atto della sua presidenza, volle recarsi in visita da lui, nella sua casa romana, vicino al Ghetto. Così, il nuovo capo dello Stato riconobbe solennemente che nel 1957, dopo l’invasione sovietica dell’Ungheria, Antonio Giolitti ebbe ragione a lasciare il Pci per protesta e lui ebbe torto, quando difese l’intervento dei carri armati a Budapest. Un tributo davvero meritato a una delle figure più illustri del riformismo socialista italiano, nipote del riformista liberale più importante della prima metà del secolo scorso, Giovanni Giolitti. C’è una pagina, quasi alla fine del suo bellissimo libro di memorie, Lettere a Marta, edito …

Verso le elezioni regionali: i Democratici chiudono la lista con la socialista Luciana Serri

Si chiama Luciana Serri ed è presidente della comunità montana, oltre a ricoprire il ruolo di sindaco di Montecreto. Classe 1960, dovrebbe essere lei il sesto nome che va a completare la rosa dei cinque nomi che il Pd di Modena proporrà come candidati alla prossime elezioni regionali. Si chiude così il terzetto di donne, e si rispettano le quote rosa (50 per cento di donne come percentuale obbligatoria) che il segretario provinciale Davide Baruffi ha voluto fin dall’inizio. Questa quindi la scheda completa dei candidati proposti dal Partito Democratico modenese. Matteo Richetti, consigliere regionale uscente, 35 anni, sposato con tre figli, sassolese di nascita e residente a Spezzano di Fiorano; Franco Bertoli, 50 anni, sposato con quattro figli, dopo essere stato una stella della pallavolo italiana, ricopre la carica di Presidente del Coni Modena dal 2005; Palma Costi, 52 anni, sposata con tre figlie, abita a Camposanto ed è attualmente assessore provinciale alle Politiche per l’economia locale, innovazione, semplificazione amministrativa e risorse umane; Giulia Morini, 22 anni, modenese, consigliera comunale e segretaria del circolo …

"Acqua, la rete colabrodo e la privatizzazione fantasma", di Sergio Rizzo

Sprechi e giungla di tariffe. Ma nelle società domina il pubblico. Il 30% non arriva ai rubinetti, per un valore di quasi 2,5 miliardi: in Germania meno del 7%. Sprechi e giungla di tariffe. Ma nelle società domina il pubblico. Niente accomuna oggi trasversalmente la sinistra e la destra come l’acqua. Se il «religiosissimo » (autodefinizione) governatore della Puglia Nichi Vendola azzarda un paragone blasfemo, dicendo che «privatizzare l’acqua è una bestemmia in chiesa», una liberista come Emma Bonino non esita a liquidare così la faccenda: «Mancano le condizioni ». Mentre la Lega, che per lealtà ha dovuto ingoiare il boccone amaro, votando la legge che potrebbe trasferire in mani private la gestione delle risorse idriche, comincia a intuire quanto rischia di rivelarsi indigesto. E anche molti amministratori locali del Pdl storcono il naso. Il paradosso è che niente, come l’acqua, divide gli italiani. Basta dare un’occhiata al Blue Book del centro di ricerca Proacqua per rendersi conto di come l’unità «idrica» del Paese non si sia mai realizzata. A Milano si pagano tariffe pari …

"L´obbligo di chiarire quella leggenda nera", di Giuseppe D'Avanzo

I morti non si possono smentire e i vivi hanno difficoltà a difendersi dalle parole di morti. È una condizione che crea inestricabili ambiguità. Si ascoltano con disagio le rivelazioni di Massimo Ciancimino. Le ragioni sono due. La prima può avere come titolo: il morto che parla. Perché a parlare con la voce di Massimo, il figlio, è Vito Ciancimino, il padre, il mafioso corleonese, il confidente di uno Stato debole e compromesso, il consigliere politico di Bernardo Provenzano. Anche se Massimo Ciancimino mostra di tanto in tanto una lettera o un pizzino, sono soprattutto i ricordi delle sue conversazioni con il padre la fonte delle accuse contro Silvio Berlusconi e Marcello Dell´Utri. Ricordiamole perché, se fondate, quelle accuse sono catastrofiche per la nostra democrazia (un uomo, che si è fatto imprenditore con il denaro della mafia e politico con la sua protezione, governa il Paese). Se menzognere e maligne, indicano che contro il capo del governo è in atto un´aggressione ricattatoria che fa leva su alcune oscurità della sua avventura umana e professionale. La …

"Afghanistan meglio che Obama si ritiri", di Mikhail Gorbaciov

L’Afghanistan è in subbuglio, con tensioni crescenti e morti quotidiani, molti dei quali – compresi donne, bambini e anziani – nulla hanno in comune con terroristi o militanti. Il governo sta perdendo il controllo del suo territorio: delle 34 province, una decina sono nelle mani dei taleban. La produzione e l’esportazione di oppio sta crescendo. E c’è il rischio concreto che la destabilizzazione si estenda ai Paesi vicini, comprese le repubbliche dell’Asia centrale e il Pakistan. Ciò che è iniziato nel settembre 2009 dopo la rielezione di Karzai – una risposta militare al terrorismo, in apparenza appropriata – potrebbe finire in un colossale fallimento strategico. Dobbiamo capire perché sta succedendo e che cosa si può ancora fare per ribaltare una situazione quasi disastrosa. La recente conferenza internazionale sull’Afghanistan di Londra, cui hanno partecipato rappresentanti di molti Paesi e organizzazioni internazionali, è un primo passo in una nuova direzione. I delegati hanno preso decisioni che potrebbero capovolgere la situazione, a condizione che si rifletta su quanto è successo negli ultimi tre decenni e se ne tragga …

"Meno fondi alla scuola, raddoppia il nucleare", di Roberto Petrini

E´ di 92 miliardi l´assegno che quest´anno il Tesoro staccherà a favore dei ministeri. Una cifra enorme, che sale dell´1,19 per cento rispetto al 2009, e dà la dimensione dei costi della macchina pubblica. E´ questo il dato che emerge dal «Budget» diffuso ieri dalla Ragioneria generale. Intanto il decreto «milleproroghe» ha riperso il cammino presso la Commissione Affari Costituzionali del Senato: dopo il tentativo sventato di reintrodurre il condono edilizio all´orizzonte si affacciano altre richieste di finanziamenti rimaste inevase con la Finanziaria 2010. Su tavolo un miriade di emendamenti: il relatore Malan (Pdl) che chiede 8 milioni per i Campionati mondiali di nuoto del 2009 e 1,2 miliardi per il Formez; altre richieste, fino a 4 milioni, arrivano per la Federazione italiana di canottaggio mentre fuori del Parlamento pressano categorie e associazioni, come quella degli Amici della musica, che chiedono ascolto per la crisi del settore. Mentre il ministro per le Infrastrutture Matteoli ha presentato un emendamento per ridurre le tasse di ancoraggio ai porti e sostenere il settore. Sì anche al salvataggio del …