Mese: Febbraio 2010

"Ora il Cavaliere teme davvero la tangentopoli-bis", di Ugo Magri

Berlusconi scopre la «nuova Tangentopoli». Teme un bis del ‘94. Che si ripeta quel clima, tra arresti per ruberie vere o presunte, da cui la gente tragga l’idea di una corruzione politica dilagante. Proprio sotto elezioni regionali. Col risultato che a pagare il conto sarebbe lui, il Cavaliere: per una volta risparmiato dalle inchieste, ma tradito dai suoi uomini, tirato a fondo dal suo stesso partito… Può darsi che il premier ne parli stamane, quando calerà da Arcore nella Capitale per dare il là alla campagna delle candidate donna, in primis la Polverini. Ci ragiona sopra da venerdì, molto l’ha impressionato la lettura del «Mattinale» (foglio a circolazione interna e riservata del Pdl, redatto dagli strateghi più attenti). Vi si punta l’indice contro le toghe scatenate «a sostegno dell’opposizione», ma soprattutto vi si annunciano cataclismi, cupi presagi, compreso «il rischio che la situazione degeneri pericolosamente, al punto da condizionare la campagna elettorale e il risultato del Pdl». Ieri mattina, mentre di questo ragionava insieme coi fedelissimi, e dell’inchiesta fiorentina che trascina nel fango il coordinatore …

E la Gelmini promette una road map

Il faccia a faccia decisivo, ancora una volta, sarà con l’Economia. E, intanto che i suoi vertici se la vedono con via XX Settembre nel tentativo di capire se ci sono margini finanziari per riscrivere la stretta sui bilanci delle scuole, la Gelmini si è impegnata a fare un monitoraggio delle situazioni di maggiore crisi. Con l’obiettivo di riscrivere la circolare sui bilanci 2010. In particolare sulle spese per le supplenze e per gli appalti delle pulizie e sull’inserimento dei residui attivi nell’aggregato Z. Quei crediti che gli istituti vantano nei confronti del ministero, e che sono rimasti non spesi sui conti interni. E che rischiavano di essere definitivamente portati nelle casse dello stato. L’impegno ad ammorbidire la manovra è stato assunto la scorsa settimana in un vertice fiume tra viale Trastevere e i sindacati della scuola. Tutte le sigle sono in pressing per la situazione disastrosa dei conti delle istituzioni scolastiche. Per oggi, Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anp, si attendono le prime risposte. Quello che appare certo è lo slittamento al 28 …

"L'export crolla e azzera 40 anni di made in Italy", di Felicia Masocco

Esportazioni, indietro di quarant’anni. I dati sul commercio estero diffusi ieri dall’Istat sono pesanti, racchiusa in due cifre c’è tutta la sofferenza del made in Italy, quella locomotiva che non tira più, tenuta ferma dalla crisi internazionale e dall’assenza di politica industriale. Il 2009 ha chiuso con un calo delle esportazioni pari al 20,7% sul 2008, bisogna tornare al 1970 per trovare un livello simile . Ancora più indietro non si può, prima di allora infatti le serie storiche non esistevano. Il dato non è isolato ma viaggia con quello, ugualmente negativo, delle importazioni che l’anno passato ha chiuso a -22%, il più basso mai registrato. Da un lato questo riporta in equilibrio la bilancia commerciale, anzi c’è una riduzione del deficit pari al 36% (da 11,5 miliardi a 4,1); dall’altro parla di un paese la cui economia non gode di buona salute. Dal tessile, bandiera del made in Italy (a -17,7%) ai mobili (-21,4%) all’auto nessun settore (-34,4%) è stato al riparo dal crollo dell’export: fanno eccezione gli articoli farmaceutici e quelli di erboristeria …

«Protezione Civile. Franceschini "Ritiro Spa vittoria opposizione"»

Altre cose non vanno nel Ddl, c’è ancora da lavorare Il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini, esulta dopo lo stralcio delle norme che istituivano la ‘Protezione Civile Spa’, contenute nel ddl che converte in legge il cosiddetto decreto Emergenze, che approderà nell’Aula di Montecitorio mercoledì mattina. “E’ stata – ha detto Franceschini alla Camera – una grande vittoria dell’opposizione”. L’esponente democratico ha però sottolineato che “ci sono altre cose che non vanno” nel testo di legge. Ad esempio, ha citato, “la norma che vieta ogni azione giudiziaria nei confronti della gestione commissariale”. Inoltre, Franceschini ha anche citato il fatto che le nuove carceri, diretta conseguenza dell’emergenza dichiarata dal Guardasigilli a fine 2009, “secondo quella norma verrebbero costruite in deroga a ogni legge”. Infine, da cambiare anche la norma che equipara i grandi eventi ai terremoti e alle alluvioni. “Insomma – ha concluso Franceschini – ci sarà ancora da lavorare, ma per adesso dobbiamo registrare la marcia indietro del governo”. www.deputatipd.it ****** da www.unita.it «Protezione civile, Fini annuncia: “Il governo ha stralciato l’articolo sulla …

Sicurezza: fatti zero

Milano ha paura, i cittadini si chiudono in casa, scoppia la guerra tra etnie, mentre il sindaco scompare e la Lega , al governo in città dai primi anni ’90, farnetica di tolleranza zero ed espulsioni casa per casa. Eppure “governano loro il Paese, la regione, la città, si prendano carico del fatto che è fallita una politica sia di integrazione sia di sicurezza e non scarichino le responsabilità –attacca il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani – la rivolta di Milano dimostra che è fallita la politica di integrazione e sicurezza del governo è accaduta una cosa gravissima e mi ha fatto impressione sentire le alte grida di esponenti della destra, della Lega: ma di cosa stiamo parlando? Si lavori seriamente, ma continuare a coltivare questi problemi per fare consenso e non risolverli mai non è più accettabile”. Già perché nel fine settimana a Milano dopo la morte di un cittadino egiziano è stato chiaro come le destre al governo non sono in grado di controllare nulla, solo di spargere parole di odio. Sarebbero …

"Quell'ingiusta burocrazia dei sentimenti", di Michele Ainis

I numeri sono importanti, perché trasformano le impressioni in fatti. Quelli del Sole 24 Ore dimostrano che la realtà può ben essere peggiore di come ce la raffiguriamo. La prova dei numeri s’applica in questo caso al microcosmo degli affetti, o per meglio dire dei sentimenti infranti. E in conclusione racconta una storia di fatiche giudiziarie, di diseguaglianze, di diritti negati. Perché c’è anche una burocrazia dei sentimenti, non meno inetta delle altre burocrazie che ci tengono in ostaggio. Ma la sua inefficienza colpisce dove fa più male, dove c’è già una ferita aperta dal matrimonio che è fallito. E colpisce doppiamente i più deboli, economicamente e socialmente. Per loro, soprattutto per loro, i diritti restano di carta, esistono soltanto sulla carta. Eccola infatti la cifra unificante di quest’inchiesta in cifre su separazioni e divorzi: in Italia s’apre un abisso fra il cielo delle Gazzette ufficiali e l’inferno dei rapporti quotidiani. Tuttavia i diritti vivono nella prassi, non nelle dichiarazioni normative. Altrimenti muore con loro l’autorità della legge, che nessuno prenderà più troppo sul serio. …