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La Gelmini e il nucleare: gli studenti devono conoscerlo

Gli studenti dovrebbero avere gli strumenti e le informazioni di base per conoscere una fonte di energia come il nucleare. L’obiettivo di far cadere nelle scuole il tabu del nucleare, tema impopolare soprattutto tra i giovani, è stato annunciato dal ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. «Bisogna fare una corretta informazione sui rischi, che sono davvero limitati—ha dichiarato durante la presentazione di un progetto europeo sulla conservazione e sicurezza del patrimonio culturale —. Riteniamo che il nucleare debba entrare a pieno titolo anche nelle conoscenze dei ragazzi ».

«Insieme al ministro della Salute Fazio—ha aggiunto—stiamo costituendo un tavolo con esperti di medicina, con il coinvolgimento degli enti di ricerca competenti, per offrire al Paese conoscenze approfondite su un tema propedeutico a scelte politiche ». Per la senatrice del Pd Mariangela Bastico l’iniziativa annunciata dal ministro è semplicemente «sconcertante». «In scuole dagli edifici fatiscenti — sostiene l’esponente dell’opposizione — le cui casse sono ridotte sul lastrico, la prima urgenza che si avvertiva era proprio una bella ora di centrale nucleare». «Indottrinare gli studenti sulla scelta del nucleare — conclude la Bastico — è un’operazione propagandistica che nulla ha a che vedere con la sostenibilità ambientale e tanto meno con la didattica». È polemica anche sui licei musicali e coreutici: a settembre, secondo quando prevede la riforma Gelmini, dovrebbero partire fino a quaranta sezioni dei primi e fino a 10 sezioni dei secondi, un numero comunque destinato a lasciare insoddisfatta la domanda in molte province. La Cgil scuola ha annunciato che al momento sarebbe certa l’apertura di 11 sezioni soltanto per la mancanza di un’intesa tra ministero e regioni. Ma al Miur sostengono che saranno almeno il doppio.
Il Corriere della Sera 26.02.10

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