"Ci basta la verità", di Ezio Mauro
L´inchiesta sulla Protezione Civile è l´irruzione della realtà – una gran brutta realtà – nell´universo magico del berlusconismo che racconta a se stesso e al Paese, dagli schermi asserviti della televisione unica, un´epopea populista di successi ininterrotti, all´insegna del «fare». Oggi si scopre che quel «fare» senza regole nasconde il malaffare. E il disvelamento è immediato, con i cittadini dell´Aquila che entrano a forza nel centro storico morto e sepolto, denunciando la mistificazione televisiva e costringendo il sindaco ad ammettere che «la Protezione Civile ci ha salutati e se n´è andata, e noi dopo dieci mesi siamo davanti a 4 milioni e mezzo di metri cubi di macerie». Si capisce l´agitazione politica che domina il Presidente del Consiglio. Prima ha insultato i magistrati («vergognatevi»), poi ha taciuto per una settimana provando la carta propagandistica di una legge anticorruzione che è durata lo spazio di fanfara di un telegiornale, perché nemmeno nelle favole le volpi possono scrivere i regolamenti dei pollai. Infine ieri è tornato a parlare di complotto «che annulla i risultati miracolosi», ha attaccato …