Il faccia a faccia decisivo, ancora una volta, sarà con l’Economia. E, intanto che i suoi vertici se la vedono con via XX Settembre nel tentativo di capire se ci sono margini finanziari per riscrivere la stretta sui bilanci delle scuole, la Gelmini si è impegnata a fare un monitoraggio delle situazioni di maggiore crisi. Con l’obiettivo di riscrivere la circolare sui bilanci 2010. In particolare sulle spese per le supplenze e per gli appalti delle pulizie e sull’inserimento dei residui attivi nell’aggregato Z. Quei crediti che gli istituti vantano nei confronti del ministero, e che sono rimasti non spesi sui conti interni. E che rischiavano di essere definitivamente portati nelle casse dello stato.
L’impegno ad ammorbidire la manovra è stato assunto la scorsa settimana in un vertice fiume tra viale Trastevere e i sindacati della scuola. Tutte le sigle sono in pressing per la situazione disastrosa dei conti delle istituzioni scolastiche. Per oggi, Cgil, Cisl, Uil, Snals, Gilda e Anp, si attendono le prime risposte.
Quello che appare certo è lo slittamento al 28 febbraio prossimo della presentazione dei bilanci annuali per il 2010. Una proroga che si è resa necessaria dopo che i presidi e i sindacati hanno duramente attaccato la nota di dicembre sostenendone l’inapplicabilità. Nota che prevedeva, tra l’altro, un taglio del 25% sulle spese di pulizia e intimava ai dirigenti di non chiedere fondi ulteriori rispetto a quelli assegnati per le supplenze. Proprio su questi ultimi due fronti, viale Trastevere pare pronto a fare retromarcia, con una nuova circolare di chiarimento. C’è però il problema della copertura dei fondi aggiuntivi, che potrebbero essere recuperati in sede di assestamento di bilancio. E su questo deve avere l’ok dell’Economia.
Successivamente il confronto tra sindacati e Miur proseguirà in sede tecnica per discutere di alcune voci di spesa, non citate dalla circolare del 14 dicembre, ma che sono comunque gravose per la scuola: nel calderone dei finanziamenti, ci sono le ore eccedenti per la sostituzione dei docenti assenti da pagare, le indennità per funzioni superiori, e i corsi di recupero.
ItaliaOggi 16.02.10