Milano ha paura, i cittadini si chiudono in casa, scoppia la guerra tra etnie, mentre il sindaco scompare e la Lega , al governo in città dai primi anni ’90, farnetica di tolleranza zero ed espulsioni casa per casa. Eppure “governano loro il Paese, la regione, la città, si prendano carico del fatto che è fallita una politica sia di integrazione sia di sicurezza e non scarichino le responsabilità –attacca il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani – la rivolta di Milano dimostra che è fallita la politica di integrazione e sicurezza del governo è accaduta una cosa gravissima e mi ha fatto impressione sentire le alte grida di esponenti della destra, della Lega: ma di cosa stiamo parlando? Si lavori seriamente, ma continuare a coltivare questi problemi per fare consenso e non risolverli mai non è più accettabile”.
Già perché nel fine settimana a Milano dopo la morte di un cittadino egiziano è stato chiaro come le destre al governo non sono in grado di controllare nulla, solo di spargere parole di odio.
Sarebbero stati sei sudamericani ad aggredire sabato Ahmed Aziz El Sayed, un pizzaiolo egiziano di 20 anni, uccidendolo a coltellate. Dopo sono scoppiati i disordini in via Padova, una lunga arteria nella periferia nord- est del capoluogo lombardo, dove la presenza di immigrati è molto alta. Una vera rivolta, sono state rovesciate automobili e spaccate vetrine. Sulle transenne che delimitano l’area sono appesi dei cartelli che recitano “Vogliamo vivere in pace”, “Siamo vicini alla famiglia e agli amici di Aziz”firmato dagli amici del quartiere, e un altro che recita “Comune vogliamo convivere come alla scuola Casa del Sole”e fa riferimento allo storico istituto scolastico che sorge all’interno del parco Trotter, proprio di fronte al luogo del delitto. Ma a via Padova sono mancate le istituzioni. Gli scontri sono altro che la conseguenza di anni di assenza che ha ridotto quel quartiere ad una sorta di porto franco di ogni sorta di attività criminale ed illegale.
Come negli altri quartieri periferici di Milano non si garantisce la sicurezza contro le attività criminali e il comune non ha neppure iniziato a mettere in campo una politica di integrazione per gli stranieri regolari.
E nel week end va in scenda la ridda di dichiarazioni di PDL e Lega, che dimostrano come per loro “quando governa il centrosinistra il problema dell’ordine pubblico è colpa del governo, mentre quando il centrodestra governa, sia a livello locale che nazionale, non si sentono investiti da nessuna responsabilità”afferma Filippo Penati, capo della segreteria politica di Bersani e candidato del Pd a governatore della Lombardia, “Sono 15 anni che De Corato (il vicesindaco ex AN ndr) e la destra governano la città di Milano e l’unica cosa che dicono è che Milano è il far west e che le risse sono all’ordine del giorno. E nessuno dei provvedimenti che sono stati annunciati e proclamati hanno sortito il minimo effetto. La Moratti ha pensato all’eco pass per proteggere il centro, ha brigato per l’Expo e si scordata completamente delle periferie della sua città e dei milanesi. Tre anni fa ha indetto una manifestazione sulla sicurezza a cui ha partecipato anche il presidente Berlusconi: oggi i milanesi hanno visto i risultati sulla sicurezza che il governo Berlusconi e il sindaco Moratti hanno prodotto. Io a quella manifestazione da presidente della Provincia vi partecipai nonostante fosse rivolta contro il governo Prodi: oggi di fronte al fallimento delle politiche della sicurezza del governo Berlusconi a Milano, e non solo, invito il sindaco Moratti a mettersi di nuovo alla testa dei milanesi per esigere interventi tempestivi ed efficaci per rimediare ai i tagli a brutali fatti all’organico e alle risorse delle forze dell’ordine.
L’episodio di ieri dimostra come sulla sicurezza Pdl e Lega facciano solo propaganda”.
Parole simili dal responsabile comunicazione del Pd Stefano Di Traglia, “E’ chiaro come negli ultimi quindici anni, più che “tolleranza zero”la destra e la Lega hanno solo assicurato, con successo, “fatti zero”e molte chiacchiere. Gli italiani se ne sono accorti e lo dimostreranno alle prossime elezioni regionali”.
Nel pomeriggio il vicesindaco De Corato e il capogruppo della Lega, Matteo Salvini, sono stati duramente contestati dai cittadini del quartiere esasperati dalle tante promesse non mantenute “mentre, come al solito, la Moratti non si è fatta neppure vedere. E’ la riprova – attacca Penati- del fallimento di una politica complessiva della sicurezza. Ora il Comune invoca una maggiore presenza delle forze dell’ordine ma finora ha tagliato i vigili urbani di 500 unità mentre la città ha perduto più di 500 agenti delle forze dell’ordine. E’ l’effetto delle politiche della Moratti e del Governo Berlusconi. Insomma non sono stati capaci di mantenere un serio controllo del territorio e il centrodestra non è stato capace neppure di applicare una legge da loro voluta come la Bossi-Fini , almeno nella parte di punire chi affitta illegalmente le case ai clandestini. La sicurezza non è di destra o di sinistra è un diritto dei cittadini ed è dovere delle istituzioni operare affinché questo diritto venga garantito”.
A dire quello che pensano in molti è la presidente dell’assemblea nazionale del PD, Rosy Bindi, “Basta con bugie e veleno è chiaro il fallimento della Bossi-Fini. Bisogna subito voltare pagina e avviare una nuova politica sull’immigrazione che abbia come stella polare l’integrazione tra italiani e stranieri e tra i diversi gruppi di immigrati. Solo così potremmo superare i rischi della ghettizzazione, reale e simbolica, che produce abbandono, frustrazioni e violenta. Servono risorse per politiche sociali, per il lavoro regolare, per l’integrazione nelle scuole, per una migliore qualità della vita nelle nostre periferie. La sicurezza e’ un bene per tutti, italiani e stranieri, ma non si esaurisce certo nei compiti delle forze dell’ordine, peraltro senza mezzi adeguati.
La Lega inganna i propri elettori facendo credere che basti rendere la vita difficile agli stranieri per scongiurare l’immigrazione. C’e’ un grande lavoro da fare per recuperare il tempo perduto ma e’ evidente che Lega e Pdl non hanno proposte efficaci, non hanno la cultura politica per affrontare la complessità di questi fenomeni e non sono credibili quando parlano di legalità”.
Emanuele Fiano, presidente del Forum per la Sicurezza del Pd chiede al ministro dell’Interno, Roberto Maroni, di riferire in Parlamento. E ha sei domande per il Ministro La Russa , che sostiene che il morto e gli scontri di Via Padova sono colpa della sinistra e dell’estrema sinistra.
1. Come mai chi governa Milano da 17 anni, la Regione da 15 e il paese da 9 anni complessivi, affibbia a qualcun altro le responsabilità della propria incapacità di governo, del fallimento delle proprie leggi e delle proprie amministrazioni?
2. Chi a Milano con De Corato presidia la postazione di Vicesindaco da 13 anni e con Salvini in maggioranza da 17 anni, presiede oggi la Commissione Sicurezza del Comune non dovrebbe ammettere il proprio fallimento e trarne le conseguenze?
3. Come mai non ci ha pensato prima il Ministro La Russa a proporre al Prefetto un maggior impiego di militari in quel quartiere?
4. Come mai non glielo hanno proposto De Corato e Salvini?
5. Come mai in quelle vie si è lasciato colpevolmente proliferare senza guida qualsiasi insediamento commerciale?
6. Come mai, si è permesso che interi stabili divenissero fortini requisiti da chi governa lo spaccio e la delinquenza ?
Non sarà la caccia all’uomo che propone la Lega la soluzione dei gravi problemi esplosi ieri, porterà forse qualche voto in più a loro, ma consegna ai milanesi una periferia abbandonata a se stessa a una maggioranza cieca e incapace”.
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