Giorno: 10 Febbraio 2010

Ricercatori, nuovo esercito di disoccupati

Sul tavolo del ministero dello Sviluppo ci sono i dossier di almeno 26 gruppi industriali d’informatica, telecomunicazioni e farmaceutica, cioè quelli dove più alta è la componente di ricerca e sviluppo, che attendono una soluzione. Ci sono aziende multinazionali che tagliano o si trasferiscono, e aziende italiane alle prese con il crollo delle commesse. «Piedmont, here you can». Suona oggi quasi beffardo quel «Piemonte, è qui che si può fare» con cui la rivista Scientific American aveva titolato un lungo servizio sul piccolo Eden della ricerca scientifica ai piedi delle Alpi. L’Olivetti del tempo che fu rimandava ormai solo l’immagine di edifici vuoti, ma in compenso erano arrivati i laboratori di Microsoft, avevano aperto i battenti le cinesi Huawei e Jac, la Indesit faceva lavorare a pieno ritmo il suo centro studi sugli elettrodomestici a basso impatto ambientale, allestito in collaborazione con il Politecnico a None, nella cintura torinese. Per non dire della sfida lanciata fin dal 1999 da Motorola: il tentativo di costruire una nuova identità post-fordista nell’area, attraverso un impianto dove circa 350 …

"Milleproroghe, tabacchi più cari e stretta sul pubblico impiego", di Roberto Petrini

Settecento emendamenti: da Padre Pio a Sanremo Possibile la fiducia in aula al Senato. Il personale della Pa subirà nuovi tagli fino al 10% Sì alla rivalutazione degli immobili per le imprese, salvate le zone franche urbane . Battaglia pre elettorale sul terreno del «milleproroghe». Da Padre Pio (un milione per Petralcina) al mercato dei fiori di Sanremo, fino alla sanatoria preventiva (originata da un emendamento leghista) sulle migliaia di affissioni abusive dei manifesti politici che sarà valida ben oltre il termine delle consultazioni regionali di marzo: fino al 31 maggio. E poi: più tasse per 10 milioni per quest´anno sui tabacchi (anche se formalmente il motivo è nobile: a favore dei trapianti di rene). Senza contare i tagli drastici alla pubblica amministrazione: si prevede una riduzione del 10 per cento del personale entro il 2012 e solo l´opposizione del Pd ha portato alla deroga per giustizia e forze dell´ordine. Sventata, nei giorni scorsi, anche la beffa di un nuovo condono edilizio per la minaccia di ostruzionismo delle opposizioni. I «piani bassi» della Finanziaria 2010, …

"Gelmini-Tremonti una riforma con la scure", di Francesca Puglisi*

Al di là della propaganda governativa di queste ore, valgono i fatti e presto studenti, insegnanti e famiglie si accorgeranno del male inflitto al sistema scolastico dal Governo Berlusconi. A guidare il riordino delle superiori non è uno spirito riformatore, ma una concezione elitaria dell’istruzione e un drastico ridimensionamento della spesa per l’istruzione pubblica (circa 8 miliardi di euro in tre anni), attuato senza discussione in Parlamento e senza alcuna logica educativa. Si tratta della stessa scure che ha già eliminato nell’anno scolastico 2009-2010, nella sola scuola secondaria superiore, 11.347 docenti, con l’aumento oltre misura del numero di studenti per classe. Ora, con la riduzione del tempo scuola, saranno eliminati altri 20.339 insegnanti nei prossimi due anni, un licenziamento di massa di cui faranno le spese soprattutto i precari. Il ministro afferma che con il riordino dei licei avranno più ore materie come le lingue straniere, la matematica e le scienze. In realtà si tratta delle materie che il ministro Gelmini ha azzoppato senza pietà. Per fare solo qualche esempio, nel liceo linguistico la seconda …

"Crisi finanziaria e disoccupazione", di Luciano Gallino

Come mai una crisi dai contenuti prevalentemente finanziari ha prodotto un alto tasso di disoccupazione nell´industria? Le risposte formulate finora vertono soprattutto sugli effetti negativi della restrizione del credito. Le banche colpite o minacciate dalla crisi, si dice, riducono il credito alle imprese; senza credito non si possono acquistare materiali da lavorare né compiere investimenti; perciò le imprese italiane e straniere riducono sia la produzione che le importazioni e tagliano i posti di lavoro. Spiegazioni simili del rapporto finanza-industria ai tempi della crisi sono forse corrette, ma superficiali. Guardano soltanto all´ultimo anello del rapporto. Se si risale qualche anello più su, il rapporto si può così riassumere: la crisi finanziaria produce disoccupazione industriale su larga scala perché l´industria è diventata essa stessa un settore della finanza. In circa trent´anni l´impresa industriale è stata totalmente finanziarizzata. I disastri dei primi anni 2000, capostipite la Enron, sono stati il primo atto del dramma cui l´avvenuta ibridazione finanza-industria sta portando l´economia mondiale. Nel secondo atto abbiamo assistito ai disastri del 2007-2009, archetipo la Lehmann Brothers, ed alle devastazioni …

"Social Watch: parità uomo-donna, l'Italia retrocede al 72° posto, dopo il Ruanda", di Cinzia Zambrano

Parità tra uomo e donna? In Italia nessun progresso, anzi una retrocessione. Di due posti. Secondo l’Indice sulla Parità di genere (GEI nell‘acronimo inglese) calcolato dal Social Watch, un network che conta organizzazioni in oltre 60 nazioni, considerando 100 come punta massima nell’uguaglianza uomo-donna, su una classifica di 157 Paesi il nostro scende dal 70° al 72° posto rispetto al 2008. Molto dopo il Ruanda (84). E seguito da Grecia, Slovenia, Cipro e Repubblica Dominicana (66). E’ la denuncia di “People First” , il rapporto reso noto oggi dal Social Watch. Che nella sua indagine nella disparità o (raramente) parità tra uomo e donna spalmate a Nord e a Sud del mondo evidenza come ancora una volta, senza sorprese, il primato nella quasi assenza di differenze spetti alla Svezia (88 punti). Seguono Finlandia e appunto Ruanda – entrambi con 84 punti nonostante l’enorme differenza in termini di ricchezza tra i due paesi. Il che dimostra, secondo il rapporto – come un alto livello di reddito non è necessariamente sinonimo di maggiore uguaglianza e che anche …

"Riforma epocale? Dieci domande in attesa di chiarimenti", di Anna Maria Bellesia

La riforma è stata avviata sulla base di Regolamenti che ad oggi non solo non costituiscono una norma in vigore, ma sono dei documenti fantasma. Le notizie certe sono poche, gli interrogativi molti: riguardano aspetti gestionali, organizzativi, didattici, e perfino caratterizzanti del percorso stesso (è il caso dei professionali). Ecco alcune domande in attesa di chiarimenti. Ad un mese e mezzo dalla scadenza per le iscrizioni (il cui termine è stato prorogato due volte per consentire una puntuale informazione) il mondo scolastico ha a disposizione soltanto la tabella di confluenza dei percorsi, i profili in uscita e i quadri orario, i comunicati stampa del ministro e qualche scheda curata dall’Ansas. La riforma è stata avviata sulla base di Regolamenti che ad oggi non solo non costituiscono una norma in vigore, ma sono dei documenti fantasma.Le notizie certe sono poche, gli interrogativi una montagna. Riguardano aspetti gestionali, organizzativi, didattici, e perfino caratterizzanti del percorso stesso (è il caso dei professionali).Chi di competenza aiuti le scuole a darsi un orientamento per poter essere in grado di orientare …