Giorno: 4 Febbraio 2010

"Alcoa, cronaca di una resa. La produzione di alluminio non è più cosa italiana", di Roberto Rossi

La cronaca della resa industriale di un Paese inizia martedì scorso alle 21.00 nella Sala Verde di Palazzo Chigi. Attorno a un lungo tavolo, sono riuniti il governo rappresentato da Gianni Letta, i sindacati e Alcoa, multinazionale americana di Pittsburgh. Fuori, invece, mille lavoratori e le loro famiglie, venute in nave, in auto, in pullman, dalla Sardegna e dal Veneto. Si discute del futuro degli stabilimenti di Portovesme e Fusina. Di più. Si discute delle sorti di un intero settore di produzione: quello dell’alluminio. Che l’Italia rischia di perdere senza colpo ferire. La società è rappresentata da Giuseppe Toia, amministratore delegato per l’Italia. Da noi è il numero uno,ma non ha deleghe. È solo il manager di una filiale che sarà destinata a sparire. La riunione viene aperta o da Letta. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio si siede, chiede silenzio e legge un comunicato. Concordato con Berlusconi, impegnato in Israele. Scandendo bene le parole, Letta offre ad Alcoa l’impegno ottenuto in sede Ue «per un esame prioritario del dossier italiano a Bruxelles». Significa che …