Mese: Gennaio 2010

"I giovani due volte discriminati, su lavoro e welfare" di Iolanda Buffalini

Il ministro dice e poi si diverte, per la tempesta «in un bicchier d’acqua di laguna» scatenata da una frase detta in Tv. Tanto si diverte che sbaglia, nella nota inviata dal suo ministero, un congiuntivo: «sconcerta che una frase venga rilanciata come se sia un disegno di legge… ». Ancora più sconcertato è Tito Boeri: «Francamente basta, un ministro dovrebbe fare prima di parlare». Il ministro Brunetta propone di dare 500 euro mensili ai giovani, agendo sulle distorsioni del sistema pensionistico. «Mi sembra una sparata per rimediare alla gaffe sui bamboccioni di qualche giorno fa. Un ministro avrebbe il dovere di non andare in televisione a fare annunci se non ha una proposta concreta. E il governo dovrebbe fare prima di parlare». Infatti i 500 euro servirebbero a mandare i ragazzi fuori casa. «Finanziati come e dati a chi? Il vero motivo per cui i giovani rimangono a casa a lungo è che i lavori cui hanno accesso sono pagati molto poco e sono molto instabili. La famiglia svolge la funzione di ammortizzatore sociale. …

"Tasse: Tremonti basta favole", intervento di Perluigi Bersani

Bersani a tutto campo su crisi economica, lavoro, fisco,riforme ed elezioni regionali: “La nostra missione, il nostro orizzonte è essere utili al nostro paese”. Bersani attacca il governo.“La nostra missione, il nostro orizzonte è essere utili al nostro paese. Costruiremo l’alternativa e manderemo a casa uno che da troppo tempo fa correre l’Italia dietro a palle perse. Ci metteremo il tempo che ci vuole ma lo mandermo a casa”. È questa la promessa che Pier Luigi Bersani fa al popolo del PD riunito a Folgaria per la Festa Democratica sulla neve. Nell’intervento conclusivo il segretario tocca i temi che assillano gli italiani, ma che lasciano indifferenti il governo. A partire dalla crisi economica. La crisi c’è. E il governo? “Nei prossimi mesi il PD si concentrerà su temi veri: lavoro, reddito, piccole e medie imprese, scuola, politiche sociali. Noi non siamo né catastrofisti né pessimisti, siamo al fianco di chi spera in un anno migliore di quello passato, ma non possiamo accettare politica e comunicazione che parlano d’altro e nascondono i problemi. A gennaio sono …

"Donne e affari, la crisi non c’è", di Luca Fornovo

Con i manager in rosa gli utili raddoppiano. Forse è proprio vero che per battere la crisi bisogna imparare dalle donne. O meglio, dalle donne manager. Nonostante la recessione, nel 2009 sono nate oltre 20 mila imprese in più (+1,5%) guidate da imprenditrici o con una forte presenza femminile. E numeri alla mano, le aziende con un alto numero di manager in gonnella fanno quasi il doppio dei profitti di un’azienda tradizionale. Eppure il gentil sesso continua a scontrarsi con i problemi di sempre: al tasso di occupazione femminile che in Italia (47%) è il fanalino di coda d’Europa (58% la media Ue), si associa un alto numero di precarie (il 25% contro il 13% degli uomini) e la scarsa presenza nei posti di comando: il 4-5% di donne siedono nei Consigli d’amministrazione delle grandi aziende. Su questo e altro le donne manager si confronteranno giovedì e venerdì a Torino nel 3° Salone nazionale dell’imprenditoria femminile. All’evento, ideato da Valentina Communication e premiato con una medaglia speciale dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, interverranno oltre …

"E le torri crollano dalla vergogna", di Edmondo Berselli

Si sapeva della propensione irrefrenabile per l´altro sesso dell´economista. Tra i cittadini c´è un senso di scoraggiamento, come di qualcosa di irrimediabile. Prima di analizzare la contorta vicenda di Flavio Delbono sarà meglio capire chi è e che cos´è il sindaco di Bologna. Subito dopo la Liberazione, Giuseppe Dozza si toglieva il cappello di fronte a tutti i concittadini che incontrava. Era il sindaco «di tutti» a cui si ispirò Giorgio Guazzaloca lanciando la propria candidatura «a 360 gradi», seppure di destra tradizionalista. Dopo di lui, rimangono nella memoria i sindaci «storici», come Guido Fanti e Renato Zangheri, sindaci eterni, immutabili perfino nella fisionomia, a cui non si può ricondurre nessuna caratteristica che non sia il comunismo. Era il comunismo emiliano. Un pragmatismo senza pari nel rapporto con l´economia e un´ortodossia studiatissima e prudentissima sul piano ideologico. Il tutto mediato da facce di legno che rendevano immutabili volti e corpi, e rendevano perfettamente credibili quei volti immobili come depositi di moralità socialista, credibili per sempre e per tutti. Così quando arrivò Sergio Cofferati, fu fin …

Bersani: "Non ci chiuderanno in una riserva indiana", di Federico Geremicca

Dice: «Io so cosa vorrebbero: chiuderci in una sorta di riserva indiana. Immaginano che alle prossime elezioni noi si sia già contenti di vincere in tre o quattro regioni, così che loro possano tenerci imprigionati lì, deboli e controllati. Ma se è questo quello che immaginano, rifacciano i conti, perché non andrà così e nella loro riserva indiana noi non ci finiremo». Sarà che la mattinata è cominciata com’è cominciata – e cioè con le prime pagine dei quotidiani che stampano l’ennesima inchiesta giudiziaria su Silvio Berlusconi, con tutto quel che segue – fatto sta che Pier Luigi Bersani sembra essersi davvero stufato: e in questo colloquio – a tre mesi dalla vittoria nelle primarie di ottobre – il leader Pd sfodera una durezza inusitata. Sulle questioni delle riforme e della giustizia, per esempio: a proposito delle quali lascia intendere che l’approvazione al Senato del cosiddetto «processo breve» ha segnato un punto di non ritorno nei rapporti con la maggioranza di governo. «Continuo a ricevere inutili sollecitazioni a non cedere su questo o su quello. …