"Proteste sulla geografia e non solo. Le materie sacrificate dalla riforma", di Salvo Intravaia
Tagli in molti indirizzi per rientrare con i conti, e per le famiglie è ancora rebus A un passo dal varo il Parlamento chiede numerose modifiche Niente, o pochissima, Geografia nel futuro degli studenti italiani, ma non è ancora detta l’ultima parola. Al ministero si stanno apportando gli ultimi ritocchi ad una riforma della scuola superiore che lo stesso ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, non ha esitato a definire “epocale”. L’ultimo articolo su Repubblica di llvo Diamanti sul ridimensionamento della geografia nei curricula ministeriali dei nuovi licei, istituti tecnici e istituti professionali ha suscitato un autentico vespaio. In quattro licei sui sei del nuovo corso, in effetti, lo studio di province, regioni, e continenti (ma non solo: dei climi, delle economie e di tanto altro) è stato relegato all’interno di un’unica materia che, per due sole ore settimanali, prenderà il nome di “Storia e geografia”. Ma solo nei primi due anni. Poi, dopo, basta. Un’ora a settimana di Storia e una di Geografia? Non si sa. E non lo sapranno con tutta probabilità al momento dell’iscrizione …